Darren aveva bisogno di sentirsi ancora vivo. Aveva bisogno di Chris.
Non era mai stato così male. Neanche quando aveva inconsciamente buttato Chris fra le braccia di un altro uomo e lui non aveva potuto far altro che restare a guardarlo da lontano e a soffrire silenziosamente per averlo perso. Ma poi si erano ritrovati. Si erano sempre ritrovati. Ma fino a quando potevano perdersi per poi ritrovarsi? Non si sarebbero stancati a un certo punto? Darren sapeva che per quanto si amassero era impossibile che sarebbe successo, ma tutto aveva un limite e loro gli erano davvero vicini.

Darren e Chris ormai stavano insieme da molto e si erano abituati a mantenere in segreto la loro relazione, ma con il passare del tempo diventò difficile accettare il fatto di dover mantenere il segreto per sempre...

Lea è coinvolta un incidente stradale ed ora si trova in una stanza d' ospedale senza segni di vita, ma qualcosa nella sua mente sta accadendo, all'improvviso si risveglia nel corridoio del McKinley insieme a Cory.. costa sta succedendo? perché si trova li ?
dalla storia
-ciao Lea – disse lui avvicinandosi
Cory, com'è possibile? Tu sei qui, oddio non posso crederci – una lacrima di gioia le scese rigandole il viso mentre si alzò in punta di piedi per abbracciare l'unica persona che le era mancata più dell'aria.

OS SCRITTA A QUATTRO MANI
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Tutti ci siamo accorti che la quinta stagione di Glee ha pullulato di baci Klaine. Ecco, ma se fosse stato merito di Darren? Se fosse stato lui a chiederli, solo per poter baciare più spesso il suo Chris? E se Ryan avesse accettato, ma ad una sola condizione?
Ecco cosa succede quando, da un semplice pensiero innocente, due fangirl un po' matte riescono a tirar fuori ben 2165 parole di puro disagio.

Immaginate Naya Rivera. Una sera solitaria. Una piscina. Una visita inaspettata.
Dalla storia:
Din don
Il campanello la fece sobbalzare. Non aspettava visite. Chi poteva essere a quell'ora?
Si affrettò a raggiugere la scaletta metallica,arrampicandosi su di essa.
"Un momento!" urlò.
Una volta fuori dall'acqua,l'aria fredda la fece rabbrividire e si rese conto di aver dimenticato l'asciugamani in camera sua.
"Dannazione!" imprecando camminò a piedi nudi sul prato,per poi entrare in casa dalla porta-finestra,sgocciolando dappertutto.
Arrivò davanti la porta e aprì. Si sorprese,e non poco,nel trovarsi di fronte quel volto familiare,ma ormai lontano.
"Heather?" chiese sorpresa.

Questa valigia non vuole chiudersi!' sbuffò Flavia per la centesima volta.
Si gettò sconsolata sul grande letto dall'albergo a cinque stelle che la produzione le aveva pagato: era ad a LA da solo due giorni, ma già si sentiva presa dall'euforia che tutti sembravano respirare insieme all'aria. Il suo sguardo volò alla poltrona, dove aveva ammucchiato tutti i copioni che Ryan le aveva dato circa qualche ora prima, e che aveva dovuto imparare alla perfezione.
Infondo, essere l'unica new entry straniera nella serie era abbastanza frustrante. Avrebbe dovuto seguire lezioni di pronuncia e grammatica inglese, e soprattutto fare esercizio come se non ci fosse un domani. Eppure, Flavia non era mai stata così felice in vita sua.
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Spero vi piaccia, è un'idea un po' strampalata :)

"A volte c'è più amore in un sorriso che in tanti 'Ti amo' detti seriamente.Non si può descrivere un sorriso"

Ciao angelo, rimarrai sempre nel mio cuore, mi manchi e questa fan-fiction è per te.

Prendete un Darren Criss un po' fangirl della Klaine.
Aggiungeteci una sua ossessione nemmeno tanto velata per l'engagement ring della nostra coppia.
Tenete anche conto di un Chris Colfer che non è esattamente la persona più zucchera del pianeta.
Accadono cose.
Inquietanti.

L'ultima giornata degli attori di Glee, fuori dagli studi dello show. Pronti a passare gli ultimi giorni insieme, prima della fine della terza stagione.

Darren e Chris finirono per pomiciare nel bagno di un sudicio bar dove, ad aspettargli fuori, c’erano tutti i ragazzi del cast di Glee.
«Non sapevo che anche i maschi avessero bisogno di qualcuno che gli tenesse la porta, mentre fanno pipì.»
Non era esattamente così.
❀ CrissColfer.

Moriva dentro, ogni sorriso, ogni secondo, un po' di più

Darren riesce a sentirlo. Lo percepisce fin sotto la pelle. L’amore della sua vita. “Oh, eccoti qui. Ti cerco da una vita.”

Darren Criss, quel giorno, si rivolgeva al collega Chris Colfer in atteggiamenti molto più strani del solito. Voleva essere più sexy nei suoi confronti, e così fu.

- È più tranquilla ora… - constatò HeMo sedendosi sulle mie gambe.
- Già.. – rispondemmo io e Mark.
La casa era immersa in un quieto silenzio, come quello che si ha dopo una forte bufera.
La giornata che avevamo vissuto era paragonabile ad una tempesta: la morte di Cory era arrivata come un uragano che spazza via tutto ciò che trova nel suo cammino, cambiando nel profondo le persone.
Una volta accettato che l’uragano porta sempre cambiamenti e che come arriva se ne va, ad ognuno lascia dentro un’amara rassegnazione e un quieto silenzio tutt’intorno.
L’unica luce accesa della casa era quella proveniente dalla lampada della cucina che contribuiva a formare un ambiente placido, specchio delle nostre menti.