Una bambina. Solo una bambina minuta e dall'aspetto insignificante. E agli occhi di chi non la conosceva a fondo, Gunhild sarebbe potuta apparire perfino una bambina beneducata e rispettosa; ma chi le era vicino sapeva bene che sotto la sua pelle infuriava un fuoco pronto ad eruttare come un fiume di lava in piena, impossibile da prevedere o frenare. Era la maledizione del sangue vichingo, era il dono che sua nonna Gytha le aveva portato in eredità.
Lei è la figlia dell'ultimo re Sassone Harold, lui è un Normanno, il suo peggior nemico. Gunhild dovrà trovare un compromesso tra la lealtà e il cuore.

Andrea è stata accusata di essere una strega.
Siamo ai tempi dell'Inquisizione e lei è troppo per questa epoca: troppo bella, troppo forte, troppo orgogliosa, troppo intelligente... Deve essere eliminata.
I protagonisti sono lei e suo fratello che raccontano la loro storia in due lettere.

La Spagna di Filippo II è scossa dal dramma e dallo scandalo che l'unico figlio maschio del re, Carlos, sta dando alla corte del padre con i suoi comportamenti innaturali e la sua sempre più evidente pazzia, sebbene il giovane tenti in tutti i modi di dimostrare il contrario per riuscire a raggiungere ciò che gli spetta per nascita: il suo diritto alla corona. Ma il padre, incapace ad amarlo pienamente, tenta in tutti i modi di tenerlo a freno.
Alla fine, padre e figlio si ritroveranno a dover prendere ognuno delle scelte difficili per raggiungere un determinato scopo: la distruzione dell'uno per la salvezza dell'altro.
Sullo sfondo di questa vicenda si snodano le storie di altri personaggi, come Elisabetta di Valois, infelice sposa di Filippo II e innamorata di Carlos, Ana di Eboli, dalla bellezza disumana e dalla crudeltà glaciale, don Giovanni d'Austria, fratello bastardo del re, la devota duchessa di Mendoza, l'ambiguo Antonio Perez e altri.
In un crescendo di avvenimenti che prepareranno il campo al dramma più antico del mondo. L'eterno conflitto tra padre e figlio.
Liberamente ispirato al dramma teatrale "Hofscenes" di Karst Woudstra.

Brucia, brucia tra le fiamme dell'inferno.
La sua risata risuona tutt'intorno.
Questa la morta, questo il processo di una strega.

Molte volte le persone attribuiscono un valore diverso ad un luogo, ad una situazione, ad un gesto pur essendo animati dagli stessi desideri, dalle stesse aspettative: per chi guarda non ci deve essere una strada da percorrere o da evitare prima di capire le vere motivazioni per le quali ciascuno parte.

Parigi, 26 Gennaio 1920, 8 bis rue Amyot, quinto piano, poco prima delle tre del mattino. Jeanne Hébuterne scrive una lettera al suo compagno, Amedeo Modigliani, deceduto due giorni prima.

Agli albori della civiltà umana, un piccolo gruppo nomade cerca di sopravvivere. Non sono veri e propri uomini, ma poco più che bestie. L'ostilità del mondo che li circonda sembra non dargli la possibilità di progredire. Alcune emozioni ed esperienze però sono universali.
Quando l’oscurità cadeva sembrava che tutte le specie entrassero in una sorta di breve letargo: i fiori si chiudevano, le foglie si ritiravano, le bestie cercavano riparo. Una categoria, quest’ultima, in cui la donna e la sua gente si sarebbero riconosciuti e non a torto.
Questa One Shot partecipa al contest "E storia sia!"