Mi chiamo Gerald Dawson e ho sedici anni ed è da quando la civiltà ha smesso di esistere e i morti hanno incominciato a darci la caccia, che vivo con la mia miglior amica Samantha Heich.
Ma è tutto come sembra?

Correre verso la luce.
Sempre più velocemente.
Sempre più speranzosi.

Oh no. È tornato. Un’altra notte senza dormire, un’altra notte di terrore.
Una paura primordiale ti blocca. La cosa è riapparsa.

Spegnete le luci, chiudete porte e armadi, mettetevi sotto le coperte e immaginate la situazione più terrificante che vi sia mai capitata. Ma non illudetevi di poter rinchiudere tutto nella vostra fantasia: ciò che ci terrorizza non sempre resta un'ipotesi.

Salve a tutti! Questa è la prima storia originale che pubblico, spero davvero che sia degna di essere letta.
Dal testo:
" Non so se la tua sorellina trovi questo gioco divertente ma io mi annoio molto, ma la cosa più noiosa di tutte è fingere di essere lei "
Spero di essere riuscita ad incuriosirvi e che leggiate in tanti e mi diate consigli su come migliorarmi!

"Jayden era squisito, il suo sangue lo inebriava e ne era diventato dipendente. Aveva passato gli anni a nutrirsi ogni volta di una vittima diversa, ma da quando aveva avuto il piacere di assaggiare il sapore del ragazzo, non era più riuscito a farne a meno.
Era più forte di lui: quando la sua bocca sfiorava il sangue di Jayden, la lucidità lo abbandonava e subentrava l'istinto. Aveva anche cercato di disintossicarsi, provando a dimenticarsi del ragazzo, ma ogni volta era tornato per stringerlo tra le braccia e assaporarlo.
Anche questa volta."
Racconto a quattro mani...

Nell'Isola delle Bambole non vive nessuno, a parte il suo guardiano, eppure una presenza inquietante e macabra è disseminata dappertutto: sono le bambole, centinaia, che fanno mostra di sé appese agli alberi., appoggiate ai tronchi o ai sassi.
Nessuno sa con certezza quante siano poichè esse si spostano, cambiano posizione durante la notte...

Fuori piove, sono da sola in casa e cosa più peggiore ho appena finito di guardare un film horror in televisione. I miei genitori sono usciti per lavoro, anche oggi che è domenica. Devo passare le prossime ore da sola in una casa.

Perché ci guardiamo allo specchio?
 
***
 
Prima classificata al "Fic Contest 2016" di Pokémon Central Forum.

Lei si è svegliata. Non si ricorda chi è, non capisce dove si trovi e perché: l'unica cosa che si ricorda è che non può rimanere lì.
Con l'unica compagnia di un pupazzo, si appresta a esplorare i corridoi di quel luogo oscuro, indagando più a fondo per scoprire la verità... Ma poi, riuscirà a crederci?
O non crederete ai vostri occhi?
[Leggermente ispirato alla demo horror Tainted per il fatto dei computer, e a Lo straordinario viaggio di Edward Tulane per il "design" di Peter Rabbit. Ma per il resto non c'entra nulla]

“Stai tranquilla. Quando ti innamorerai lo capirai, perché il tuo unico desiderio sarà quello di essere un tutt’uno con la persona che il tuo cuore ha scelto per te. Non avere fretta, tutto accadrà naturalmente. A me, con tuo nonno, è successa la stessa cosa.”

A grande richiesta, il secondo capitolo della saga It's Up to You. Ashley è una matricola che si trasferisce nel campus St. Collins. Tra confraternite e segreti, il gioco interattivo ritorna: a fine di ogni capitolo si dovrà scegliere tra due o più opzioni, ognuna delle quali avrà delle conseguenze. Il primo a commentare ha il diritto di scegliere.

Sento le tue grida, i tuoi lamenti, i tuoi mugolii di dolore, mentre nel buio della stanza mi infilo i guanti di cuoio nero osservandoti. Ti ho sempre odiato e ho sempre sognato questo istante, vedere la tua paura tramutarsi in grida e singhiozzi strozzati. Ho sempre sognato vederti lì, legato a quella sedia, in questa stanza maleodorante e buia.Vedere il sangue uscire dai tuoi polsi per le manette troppo strette che, ad ogni tuo respiro o lamento si strigono di più, affondando in te.Esco dall'ombra, finalmente, per farmi vedere in volto, tu spalanchi gli occhi, sembri quasi un cervo che ha appena visto in faccia la morte.Una goccia brillante di sudore ti percorre la lunghezza della fronte, della guancia, cadendo sul pavimento freddo e sporco di sangue, il tuo sporco e venduto sangue.Mi avvicino stringendo la fibbia di metallo, facendo in modo che i guanti aderiscano bene alla mia pelle fredda e morta.Scuoti la testa, come se ti volessi svegliare da un brutto incubo, ma non puoi.
Sono io il tuo incubo più profondo.

” To invoke the hive-mind representing chaos.
Invoking the Feeling
Of Chaos.
Without order.
The nezperdian Hive-mind
Of chaos.
Zalgo.
He who waits behind the wall.
ZALGO! ”

Cassandra stava leggendo l’ennesimo libro del suo scrittore preferito, Stephen King. Adorava il genere horror, nonostante la spaventasse a morte. Provava gusto a leggere di omicidi violenti e crudeli, mostri spaventosi e di entità da far gelare il sangue. Peccato che non sapesse ancora che ben presto la finzione dei suoi libri sarebbe diventata realtà.