E' una raccolta di song-fic dedicate a Guerre del Mondo Emerso.
In alcune, sarà protagonista La Bestia, anzi che Dubhe.
Diciamo che le ho dato una propria voce :D
Spero vi piacciano!
Dedico queste song-fic alla mia amica Rossy-chan

-Sennar...- sussurri, la voce che trema, la vista appannata.
Lui si gira e ti sorride, accarezzandoti una guancia...
Chiudi gli occhi, un brivido che ti si propaga in corpo, un desiderio che cresce nel cuore, fino a scoppiare.

I loro baci diventavano sempre più affamati, e le mani di Sennar percorrevano ogni minima parte del corpo di Nihal, Quando si sdraiarono, Nihal finalmente si sentì al sicuro. Non smisero un attimo di baciarsi mentre Sennar la stringeva sempre più a se.
Quando si ritrovò nuda di fronte a Sennar finalmente capì che quello che aveva cercato in tutti questi anni in realtà le era sempre stato affianco, quello che le mancava, era riuscita a trovarlo in lui.
che ansimava ad ogni tocco del ragazzo.

Questa storia narra le vicende che vedono protagonista Kataria, un'assassina, una Vittoriosa. La Morte ha sempre fatto parte della sua vita, ricoprendo per lei diversi ruoli: da nemica spaventosa, è diventata nel corso del tempo una madre amorevole.
Nata da una prostituta e rimasta orfana subito dopo la nascita, la prima infanzia di Kataria è contornata di uccisioni, violenze, sangue e torture. Un giorno, però, all'età di undici anni compie una strage, godendone. Viene trovata subito da un Assassino che le mostrerà la via che conduce a Thenaar...
Dal primo capitolo:
"Ero destinata a donare la morte e a commettere la suprema arte dell’Omicidio in onore di Thenaar, il dio del fulmine e della lama, signore del sangue."
Dal secondo capitolo:
"Sorrisi a quell’ultima frase. Ero ormai pulita e ogni mio peccato era stato finalmente cancellato, ogni oltraggio subìto dimenticato. Per la prima volta, il mio nome non aveva più significato e non rappresentava più la mia condanna.
“Il sangue che monda” pensai, guardandomi le mani rosse e gocciolanti di sangue. “La Morte che salva” conclusi, rivolgendo gli occhi alla statua di Thenaar su di me."

Dal testo:
Era tutto buio. L’unica certezza accanto a lei era il calore del suo corpo. Si sentiva felice, come non lo era mai stata. La monotonia e l’oscurità dei suoi giorni condotti come una schiava solo per qualche ciocca castana tra i suoi lucenti capelli bianchi, era stata spezzata dall’arrivo di quell’affascinante straniero, che ora si trovava proprio accanto a lei, mano nella mano.

questa fanfiction racconta la vita di Aster iniziando dalla sua infanzia fino alla disfatta della Rocca secondo un punto di vista fortemente psicologico.

La donna si mise una mano davanti alla bocca per trattenersi .
Yeshol, con un movimento fluido della mano, gliela tolse.
“Non trattenerti, non ce né motivo, e poi sei così bella!”
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Ispirata dalla storia di Elpida "She si my Sin", per questo la ringrazio infinitamente.
Spero che piaccia a tutti ma in particolare alla mia cara Elpida.

Adesso sono affacciato alla finestra, mentre ti guardo andare via, sempre più lontana, sempre più distante, hai trasformato il tuo corpo, ma non l'amore che provo per te.... Quello non riuscirai mai a scalfirlo e anche quando morirò il mio ultimo pensiero lo rivolgerò a te...
Ti amo Reis...
E ti perdono...

Nihal sorrise e Sennar la ricambiò allungandole le mani per invitarla a prenderne uno.
Era da tanto che non sorrideva, che non mostrava il suo sorriso bello e perfetto al mondo ed essere l'origine di quel sorriso lo faceva sentire importante, più di quanto fosse realmente.

“Il tempo fa all'amore quello che il vento fa al fuoco:
spegne il piccolo, scatena il grande.”
Dubhe non sapeva se quello fosse o no amore.
C’era stato Sarnek, c’era stato Lonerin; nessuno, però, era come Learco.
**Seconda classificata al multifandom contest "Coppie su coppie" indetto da Eireen_23 sul forum di EFP**

Yeshol ha appena saputo della morte di Rekla e solo ora che non potrà più rivederla, ammette a sè stesso di aver sempre provato qualcosa per lei.
Nel silenzio della Casa, pensieri e sentimenti riecheggiano forti nella mente della Suprema Guardia ...

Un mago. Un drago. Un'arena vuota. Cosa potrà succedere tra i due?

Cosa pensava Aster, rinchiuso nella sua Rocca, odiato e temuto dal mondo intero?
Il passato torna spesso a bussare alla porta di tutti e il Tiranno non fa eccezione. Le vecchie ferite si riaprono e per quanto possiamo fingere indifferenza, ci fanno ancora male. E Aster lo sa bene.

"Ido", si presenta lo gnomo. Allunga la mano tozza e callosa e ne trova una delicata e morbida.
"Soana", replica lei. E sorride.
Ido sa che non potrà mai più dimenticare quel sorriso.

È proprio come aveva detto lui, distruggere per ricostruire...
Forse il Tiranno non si meritava la morte, forse lo doveva fare veramente... Forse non si meritava neanche quel titolo, perchè la tirannia apparteneva agli uomini, e loro solo ne erano padroni.