In un universo parallelo Clarke uccide Emerson(guardia di M.W) dopo aver spinto la leva per irradiare il livello 5 di Mount Weather. Emerson non fornirà mai i codici di sicurezza per la distruzione di Mount Weather alla Nazione del Ghiaccio. All’interno del monte i terrestri e il popolo del cielo creano un’alleanza. Pike riesce ad accettare gli abitanti della Terra. Lincoln non verrà mai ucciso.

What if..? E se Anya e Lexa non fossero morte?
«Heda, non puoi permetterle di farti questo. Abbiamo bisogno di te, ora» susseguì a precisarle, cercando di scuoterla da quello stato catatonico. «Questo bunker non ci è stato concesso per mano tua ed il popolo lo sa, non ci vorrà molto prima che riconoscano Octavia come leader. Siamo sull’orlo di una rivolta!»
[...]Lexa sorrise, ma senza allegria. C’era qualcosa di inquietante nei suoi occhi, un scintillio spaventoso.
«Dovrai batterti contro di me».
(ClarkexLexaxOctavia) ~ mini long di 5 capitoli.

Lo vede poggiare la mano sul calcio del fucile che porta sulla spalla destra per evitare che ballonzoli troppo e osservarla con la coda dell’occhio. L’ha visto farlo anche prima, voltarsi nella sua direzione e cercarla nella folla da lontano, strizzando gli occhi contro la luce per metterla a fuoco. È il suo modus operandi: inquadrare, mettere a fuoco e scattare. Non a caso è un cacciatore provetto, un tiratore scelto. Un paio d’anni e sarà un guerriero di rinomata fierezza anche tra i dodici clan.
“Giusto perché tu lo sappia,” lui dice, “avrei abbassato quella leva con te.”
[2 stagione Canon Divergence. Clarke non irradia Mount Weather. Bellarke.]

Tutto quello di cui avevano bisogno era del tempo, avevano dovuto ricorrersi senza mai trovarsi e stringersi.
Aspettavano un segno che sembrava non arrivare, attenzioni che venivano deviate e un amore che ritornava indietro.
Tutto quello di cui avevano bisogno era lì, davanti a loro ma erano troppo spaventati per rincorrerlo e prenderlo.
Bellamy e Clarke c’erano sempre stati l’uno per l’altro, si capivano senza bisogno delle parole, ed erano migliori se stavano insieme.
Questo sarebbe bastato? Sarebbero riusciti a dirsi quello che provavano?
Due persone che il destino aveva deciso di mettere alla prova, ma con la consapevolezza che indipendentemente dal tempo, dallo spazio o dalle situazioni sarebbero finiti per stare insieme, diretti l’uno nelle braccia dell’altro, nell’unico posto in cui avevano bisogno di rimanere.

Eliza è una ragazzaccia di Melbourne, che dopo varie delusioni, decide di concedersi notti folli di sesso sfrenato senza pensare ne' ai sentimenti, ne' alle conseguenze. Incontrerà per caso una bella barista dagli occhi verdi che le farà perdere la testa e l'aiuterà a riprendere in mano la sua vita.

Questa è la prima storia che scrivo, siate magnanimi con me. L'idea generale è una fafic sulla coppia Clexa ma ancora non so bene come si svolgerà, sarà abbastanza lenta e voglio introdurre bene ogni personaggio quindi anche lunghina. Ambientata in una normale scuola, precisamente nel loro quarto anno. Aperta ad ogni recensione :D

“Sei così giovane,” mormora contro la sua pelle.
Bellamy le scosta i capelli dal viso. Sono lunghi e scarmigliati come li portava allora, una massa di trecce biondo sporco. Sembra che tra le sue ciocche sia nascosta un’intera polveriera o la sponda fangosa di un torrente. Quando avvicina la fronte alla sua, lei percepisce il suo respiro contro il naso. “Anche tu.”
“Non mi sento più giovane da tanto tempo.” È facile ammetterlo con questo aspetto, quando non era ancora diventata Wanheda, quando non aveva ancora scritto una lista di sopravvissuti condannando il resto a morte certa. Prima del Praimfaya, prima di Madi, prima di dieci anni di solitudine con una spada al posto del cuore.
(Clarke si sveglia cinquant'anni prima di chiunque altro dal sonno criogenico e impiega dieci anni per trovare una soluzione. Sesta stagione Canon Divergence. Spoiler-free.)

(AU)
Lexa sà che non sta vivendo la vita che vorrebbe. Soffre di insonnia e quelle poche volte che riesce a cadere tra le braccia di Morfeo, si sveglia in preda ad attacchi di panico o peggio, con la brutta sensazione di aver dimenticato qualcosa.
Una Dea degli Inferi decide di stravolgere la sua vita.

Il fantasma di suo padre si mostra per la prima volta quando mancano meno di cinque mesi al suo diciottesimo compleanno. Ha già trascorso sette mesi in isolamento e penserebbe di essere impazzita se non fosse per il fatto che Jake Griffin non è il primo fantasma che le sia mai comparso di fronte.
[AU in cui Clarke ha la capacità di vedere i fantasmi ed è il Comandante della Morte in più di un modo. Bellarke]

In un futuro in cui il mondo è diviso tra progresso e devastazione.
Compiuti i vent'anni viene data a ciascuno la possibilità di migliorare la propria condizione di vita passando ''al lato migliore''. Il lato migliore ha un nome e si chiama Arca. Accedervi non è semplice; gli abitanti dell'Arca sono considerati superiori, puri e privi di difetti. Lo scopo del processo è quello di selezionare tra i candidati solo quelli degni di vivere in un mondo perfetto come l'Arca. La selezione avviene attraverso prove fisiche e mentali, colloqui e test di vario genere. Solo il 3% della popolazione riesce a superarli. Il restante 97% è costretto a vivere in una gigantesca favela.
Una situazione bizzarra, fuori dal comune e certamente discutibile. Che razza di mondo è se costringe più della metà della popolazione a morire di fame? Ma questo non sono io a pensarlo, ma Clarke, che si trova tra coloro che affronteranno il processo. Ma con quali intenzioni?

La storia è ambientata in uno spazio e tempo diversi da quelli tipici di "The 100". I fatti narrati sono diversi da quelli dell'originale opera narrativa e dalla conseguente trasposizione televisiva. La storia si concentra sul personaggio di Lexa, dalla sua fanciullezza sino all'età adulta.
In una terra fuori dal mondo,di sinistra violenza, vivevano dodici clan, separati fra loro da una rivalità così forte da non conoscere eguali. Il clan degli alberi era uno di quelli, capeggiato da un grande comandante di nome Rhaego, padre di una bambina di nome Alexandra, ma non una come tutti gli altri, la distingueva il suo sangue nero, qualità che aveva segnato il suo destino già dalla sua nascita. Una bambina audace e solitaria con un fato da scrivere.
Intrighi e rivalità,guerre e omicidi, amori e tradimenti si intrecciano nella vita della giovane Lexa,nella sua ascesa a comandante dei TriKru e del suo sogno di riunire tutti e dodici i clan sotto un unico vessillo.

"Io sono una selva e una notte di alberi scuri, ma chi non ha paura delle mie tenebre, troverà anche pendii di rose sotto i miei cipressi"
Era una poesia di Nietzsche.
A Lexa sfuggì un sorriso nell'ombra.

Conobbi Clarke che era da poco morta mia madre, e con Clarke la mia vita prese una piega che non avrei mai potuto immaginare.

“..Clarke..” la sua voce era decisa, così come i suoi occhi che la bloccarono sul posto
“..sono il tenente Griffin, lo sai..” anche gli occhi di Clarke saettarono in quelli della donna che era appena entrata e si era chiusa la porta alle spalle
“..ci siamo solo noi due qui..” un mezzo sorriso stava contornando le sue labbra “..tenente Griffin..”
Clarke si era alzata e adesso stava recuperando la roba che le sarebbe servita per la doccia dall’armadietto poco distante. Cercava di non guardare la donna a qualche metro da lei, ma era molto, molto difficile.
“..a cosa devo la visita detective Woods?” Clarke si era girata di poco e guardava l’altra donna che non accennava a fare il minimo movimento

"Ti stai chiedendo quando finirà. Quando sarà semplicemente troppo? Quando ci spezzeremo sotto il peso delle nostre responsabilità, dei nostri errori?"
"Atlante," lui sussurra.
Lei annuisce. In un giorno diverso riderebbe. Nel loro caso quel complesso è diventato parte di loro. Poggia la fronte contro quella di lui, sposta la mano dietro la sua nuca e il sospiro che rilascia è tanto suo quanto di Bellamy, assordante nella bolla di silenzio che li circonda. È sollievo, è sfinimento, è quieta accettazione che quella è la loro realtà e non c'è niente e nessuno, a parte loro, che abbia il potere di fare qualcosa al riguardo.
"Sopporta, o mio cuore: tu hai sopportato una cosa anche peggiore," lei mormora a voce bassissima.
[Post-Season 6. Clarke scopre le conseguenze causate dall'aver fatto da ospite a Josephine. Bellarke]