Era buia, la notte. Più buia di quanto fosse in qualsiasi altro luogo, sui colli della sepoltura.
Soffi di vento gelido si insinuavano tra le ciocche, smuovevano le vesti, e, nella loro spietata imperturbabilità, avevano l’ardire di trapassare la stoffa leggera.
Quale abominio, toccare l’intoccabile.
Wei Wuxian sorrise, all’empia oscurità fuori e dentro di lui.
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Passavano, le ore. La campana aveva suonato, l’ora era arrivata. Il sonno no.
Ma il tempo passava, lo faceva. Invecchiava i volti, smussava le rocce, stringeva i cuori.
In silenzio, noncurante dell’ombra di distruzione che si portava dietro.
In silenzio, come il più sleale degli assassini e il più fatale dei sentimenti.
Aveva imparato a conoscerlo, Lan Wangji, il tempo. Ed era l’unica cosa di cui avesse paura.

"Sei sempre di cattivo umore, certo, ma oggi sei intrattabile.
Sei intrattabile più del solito perché stamattina, mentre lui entrava radioso nella tua stanza (un tempo, la vostra stanza dei giochi) e ti diceva se eri pronto ad accompagnarlo sotto braccio all’altare, tu hai realizzato che, cazzo, lo hai sempre amato."

Jin Ling odiava la stagione della fioritura.
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Piccola drabble non autoconclusiva che sarà accompagnata da altre, se la misericordia mi permette il tempo e la pazienza.
[Zhuiling]

La realtà stessa si frantumò,
correndo indietro nel tempo,
attraversando le ere,
fino a ritrovarsi lì

Ed eccolo lì, a vent'anni, a lavorare in un locale mediocre per sperare di ripagare i debiti che, probabilmente, non sarebbe bastata una vita a saldare.
[Lan Xichen/Jiang Wanyin]

“Wei Ying..” – sussurò a meno di un palmo dalle sue labbra.
Wei Wuxian sorrise ancora più radioso quando iniziò a sentire, a contatto con la sua coscia, il rigonfiamento nei pantaloni del marito.
“Sì, mio devoto Lan Er-Gege?” – strofinò ancora il naso contro il suo e socchiuse gli occhi, avvicinandosi alle sue labbra per baciarlo.
Lan Wanji, però, parlò.
“Vorrei cambiare.”
Wei Wuxian aprì di scatto gli occhi e si allontanò un po’ dal viso di Lan Wangji, guardandolo perplesso.
Che?
“Lan Zhan, non capisco a cosa ti stia riferendo. Sei scomodo seduto così, forse?”
Lan Wangji lo guardò per un attimo serio, poi scosse la testa.
“No, sto bene.”
“Uhm. E allora cosa intendi con quel ‘vorrei cambiare’?”
[Wangxian canonverse. Bottom Lan Wangji]

[Novel!verse, What if, Traduzione, WangXian]
[BETATA! 11.08.2021]
Prima che Wen Chao possa gettarlo nei Colli dei Sepolcri di Yiling, Lan WangJi trova Wei WuXian.

Non importava il momento, non importava come, bastava uno scambio di sguardi casuale, un cenno del capo, un saluto, un sorriso. E a Xue Yang sembrava che valesse la pena vivere giusto un altro po' in quella che era la sua esistenza.
[Xiao Xingchen/Xue Yang]

Chissà dove si era cacciato quel farabutto. Dopo tutto il Sorriso dell’Imperatore che si era bevuto, tracannandolo come acqua, uscire a prenderne altro non era per niente una buona idea.
Non che lui e l’amico avessero avuto la forza di fermarlo, comunque, però ormai era in giro da un po’. Possibile che quel cretino si fosse perso?

Una missione gli era stata affidata, lì, nello spazio profondo, in mezzo a bolle color rame e un cuore di troppo. Aveva accettato, per dovere e senso di appartenenza. Inoltre, l’idea di vedere infiniti scenari e paesaggi, oltre alle piantagioni variopinte di casa sua, era troppo attraente per tirarsi indietro.

(SangCheng; Spoiler Finale)
Quando Jiang Cheng si rese conto di quel piccolo e inutile dettaglio che trasformava una tragedia in premeditazione, il più grande terrore di essere solamente parte di un grande piano si palesò in lui.

Wei WuXian e una solitaria notte insonne nei Meandri delle Nuvole. Il passato è ancora un ricordo doloros, ma il presente accanto a Lan Zhan è davanti a lui.

Cosa accadrebbe se, ad un certo punto, per mano di qualcun altro o stroncato da una malattia, il nostro amato Hanguang-Jun, Lan Wangji, Lan Zhan morisse?
Traduzione italiana della storia di CupOfGreenTae su Ao3
https://archiveofourown.org/works/21182576