Da un esperimento proposto in classe quando eravamo solo in sette è nata questa cosuccia, alla quale sono però molo affezionata: ho riscritto, reinterpretato e reso mio il famoso passo dell'Addio Monti.
Dal testo:
"Quale uomo o donna, vecchio o bambino si allontana da voi senza rimpianti?"

“L’uomo che aveva quel soprannome, non era niente meno che il capo de’ bravi, quello a cui s’imponevano le imprese più rischiose e più inique, il fidatissimo del padrone, l’uomo tutto suo, per gratitudine e per interesse".
Sì, beh, questa definizione è più che giusta, signor Manzoni, ma ci terrei a precisare che vale dal lunedì al venerdì, dalle nove del mattino fino a mezzanotte.
[Giornata tipo del Griso] [Giochi di parole molto stupidi]

E se Renzo e Lucia fossero esistiti ai nostri tempi? Cosa sarebbe accaduto? Come sarebbe andata la storia?

Nessuna buona azione rimane impunita.
Nessun atto di carità va a buon fine
Ecco i pensieri di Gertrude dopo l'ennesimo fallimento della sua esistenza.

"Così s'avventarono l'uno sull'altro, alla velocità di un fulmine che squarcia il cielo, e io mi slanciai al seguito, col cuore in gola, per difendere il mio padrone, il primo bambino che abbia mai stretto fra le braccia ancora in fasce, il maggiore de' miei figliuoli."

Suor Gertrude, dopo la mezz'ora d'evasione con Egidio, decide di chiedergli di portarla via da lì e i due trovano un accordo. La sua libertà in cambio di quella di Lucia Mondella, ricercata da Don Rodrigo e i suoi seguaci. Gertrude è combattuta, ma alla fine pensa a sè e capisce una cosa... che la croce che porta al petto è una bestemmia per lei.
Perché non è sua, c'è l'hanno costretta.
Perché non è un peso suo.

E se un ipotetico giornalista si fosse presentato nel paesello di Renzo e Lucia per indagare sui fatti della 'notte degli imbrogli e dei sotterfugi'? Ecco un piccolo assaggio di quello che avrebbe potuto scrivere!

Questa è la semplice storia di una bambina
che, costretta in un convento, ha raccontato
la sua vita ad un diario segreto.

[Renzo/Lucia | long di drabbles | pre-romanzo]
#01. Ai suoi piedi, un’umile fanciulla si apprestava a raccogliere il suo cappellino di paglia, probabilmente volato via con il vento.
#05. «Lucia... Lucia Mondella. E voi, messere?». «Renzo Tramaglino, al vostro servizio!». E fu amore.
#10. La tentazione di trasgredire alle regole della sua epoca era troppa, irrefrenabile. E la baciò.
#15. Perché in fondo Renzo non pretendeva altro dal loro matrimonio: rispetto, sostegno, amore e una famiglia da costruire insieme.

Se si deve parlare di lei, della "signora"... per una volta, almeno, lasciamo che sia lei a parlare di se stessa.

Non ero ancora nata, quando il mio destino fu prescritto, deciso da chiunque si ritenesse mio parente, da chiunque dicesse di amarmi: da chiunque, fuorché da me stessa.
Ero solo una bambina alla quale avevano insegnato ad obbedire, a giocare con bambole vestite con abiti neri ed un velo, a pregare falsi dei e miti che non mi appartenevano, ad elogiare un Dio che mai aveva rivolto il suo volto a me.
A me, Gertrude, la cosiddetta Monaca di Monza."

Come mai Manzoni ha cambiato il nome di Fermo in Renzo? Queste breve poesia si propone di scoprirlo, e ci dà anche un accenno della trama del manoscritto orgiginale di Manzoni, poi modificato perché troppo... Corto ;-)
(Disclaimer: il contenuto di questo testo è pura invenzione, ogni riferimento a fatti realmente accaduti è puramente casuale. I personaggi non mi appartengono. E nemmeno Manzoni.)
"Se cominci a tiranneggiare
quando ancora non sei mia moglie,
al futuro vicino pensare
già mi provoca orrori di doglie.
Brutte streghe! Dei documenti
di nozze non firmerò un rigo.
E ridendo ai quattro palmenti
me ne vado a scopar don Rodrigo"

"Il freddo e triste cimitero era silenzioso. [...] Improvvisamente qualcuno ruppe l’assoluto silenzio di quel luogo; Don Rodrigo entrò dal cancelletto in legno e attraversò il prato verdognolo a passi svelti. Giunse di fronte a una lapide e si accovacciò sull'erba fresca sospirando: quella era la tomba di Attilio."
Don Rodrigo x Attilio

Renzo è un ragazzo apparentemente tranquillo e innamorato.
Lucia sembra molto... dolce e... intelligente?
Don Rodrigo invece nasconde uno scioccante segreto..
I tre all'improvviso si ritroveranno nel futuro e... uffa, uno sforzo anche da parte vostra...
Devo anche ringraziare Fenice_blu per il suo aiuto.
Attenzione: è una storia a contenuto altamente demenziale, si avvisano i gentili lettori che l'autrice non è responsabile dei problemi causati dalla lettura prolungata di questa fanfiction...
NB: è considerato illegale, pena 100 anni di carcere e lavori forzati, leggere senza recensire...
Grazie e Arrivederci.

Martedì 7 novembre 2012
I fatti che ho intenzione di raccontare risalgono a 2 giorni fa, quando ho ricevuto un e-mail da parte di un anonimo in cui raccontava una storia (probabilmente la voleva spedire ad una casa editrice, ma per sua sfortuna è finita in mano a uno che, di copyright, se ne frega). Come storia è abbastanza decente, ma il suo italiano “moderno” (linguaggio SMS) lascia molto a desiderare, così ho deciso di riscriverla.

Attilio è fin dalla più tenera età innamorato del cugino Rodrigo, e convinto di non essere ricambiato.
Rodrigo è fin dalla più tenera età consapevole che il cugino è innamorato di lui, e convinto di non ricambiarlo.
Ma come può esserne sicuro?
"Il signorotto si rigirava ora nel letto, sul punto di addormentarsi, e un ultimo ricordo, risalente appena a qualche giorno prima, calò su di lui, piegando quelle labbra non avvezze alla dolcezza in un sorriso che, più di ogni altra smorfia lui avesse mai fatto, faceva trasparire tenerezza."
Spero che tra voi vi sia qualche yaoista sfegatata ;-) Se lo sei, questa è la storia che fa per te!