Breve Merthur scritta per la sfida "a box full of prompts".
Ad Arthur viene da ridere quando Merlin spalanca la porta delle sue stanze ed entra come un uragano, il tutto senza ovviamente annunciarsi. Le labbra minacciano di piegarsi irrimediabilmente all'insù di fronte a quell'espressione sconcertata e stizzita, perché lui ne conosce già la causa ed è contento che abbia funzionato.

Come la precedente storia, questa non è mia ma di Aramina, io traduco soltanto dall'inglese all'italiano.
"Morgana è scomparsa da anni. Nessuno ha idea di dove sia nè di cosa le sia successo. E quando viene catturata e portata a Camelot insieme alla dragonessa Aithusa, Artù non sembra riuscire a trovare la forza di ucciderla. Privata dei suoi poteri e ridotta a fare la serva, la maga dovrà convivere sia con il suo nuovo status sociale sia con gli sgraditi sentimenti che la sua permanenza a Camelot sta risvegliando. Riuscirà Merlino a superare l'odio e il rancore che sente verso Morgana? Riuscirà a vederla per quello che è, una donna sola bisognosa d'amore? Perchè il passato di Morgana sta tornando a cercarla, un passato orribile e mostruoso, e sarà compito di Merlino proteggerla da esso"
MERLIN/MORGANA PAIRING (slow)
WARNING: leggere prima Morgana's servant. Questa storia contiene inoltre tematiche forti di violenza e sesso, perciò è spiegato il rating rosso.

Sono passati mille anni, anno più anno meno e Merlin aspetta. Poi un giorno il futuro predetto si scontra finalmente con il presente e la ruota ricomincia a girare rendendo Merlin ebbro e assuefatto di felicità, cieco oltre ogni dire a tutto se non a stare insieme al suo Arthur il più possibile. Ma con la gentile collaborazione non proprio discreta di Lacelot, Gwen, Morgana e Gwaine forse non tutto sarà perduto.

Merlin e Arthur.
Migliori amici, fratelli, coinquilini.
Ma c'è altro... Un aggettivo che non sono in grado di darsi.
E il silenzio, si sa, può distruggere qualsiasi cosa.
DAL TESTO:
"Digli la verità.
Digliela adesso.
Digli che sei innamorato di lui... Che vivi per lui.
Digli che ogni volta che pensi a lui ti trema il cuore e che ti senti felice senza nessuna ragione al mondo.
Digli che il solo pensare che hai lui accanto ti rende la giornata migliore.
Digli che lo ami come non hai mai amato nessuno nella tua vita.
Diglielo."

| Merthur | Missing Moment 2x04 |
«Artù, riportamela» dice Morgana.
Riportamela come se fosse Merlino quello che stai andando a salvare.

[...]Strinse le mani a pugni e poi le riaprì, tornando a tormentare il bordo del contenitore in modo da specchiarsi ancora nell'acqua limpida: i capelli neri erano umidi ed attaccati alla fronte, facendo risaltare la pelle candida e un paio di leggere occhiaie violacee che contornavano i suoi occhi blu notte che, in assenza di una qualche fonte di luce a colpirli, gli sembrarono stranamente vuoti e lontani, come se non gli appartenessero[...]

E se Morgana in realtà fosse un burattino controllato da Morgause?
Se si ribellasse? E se arrivasse a camelot e venisse aiutata da Galvano? E se poi si innamorasse di lui? Il finimondo.
Questa storia è stata scritta con mia sorella, infatti la sua fan fiction, la strega e la forza (pubblicata su questo profilo) presenta gli stessi avvenimenti solo descritti in maniera diversa. 👅😸 detto questo buona lettura!😇

Spoiler quinta stagione.
Artù e Merlino. Il re e il mago. Due facce della stessa medaglia.
Due anime legate da un filo indissolubile che finisce, inevitabilmente, per spezzarsi in ogni tempo e in ogni luogo.
Ma forse, era finalmente giunto il tempo in cui le due facce della medaglia avrebbero potuto riunirsi, portando a termine il proprio destino.

{ Hogwarts!AU • Human!Aithusa }
«Il Ballo del Ceppo è una tradizione del Torneo Tremaghi sin da quando ha avuto inizio. […] Nel Ballo del Ceppo innanzitutto e soprattutto, si danza.»
Sembra che la più famosa scuola di magia sia in fermento e che tutti siano impazienti di ballare... Ma sapranno conciliare dei volteggi con le piroette del cuore?
[Mordred/Aithusa]

[One-shot collegata alla long "Pendragon's Coffee"]
Sua madre le aveva sempre ripetuto che era molto più sveglia rispetto ai bambini della sua età, ed era vero: Morgana era intelligente. Fu per questo che capì di dover ascoltare senza dire una parola, guardandola bene negli occhi come se da quel momento in poi non potessero farlo più.
«Non permettere mai a nessun uomo di eclissarti», le disse. «Continua a risplendere per te stessa».
Morgana aveva sei anni ed era molto intelligente, ma le servirono molti anni per comprendere le parole di sua madre.

❧ Merthur
☆ Sesta classificata [29/33] al contest "Drabble: mi sento" di Rebecca04 sul forum di EFP.
Sovente conviene custodire certe verità in un angolino recondito del proprio cuore, concedendosi di rivelarle solo a piccole rate di sarcasmo improvvisato.

Arthur aveva visto solo un paio di volte il ragazzo magro dal piano di sopra, ma lui lo sente piangere a tarda notte attraverso lo sfiato che attraversa le loro stanze. A volte, l'unica cosa che sente prima dei singhiozzi, sono le parole che il patrigno rivolge al bambino magro e buffo, dei colpi secchi e poi il silenzio.
Il padre di Arthur gli dice di farsi gli affari suoi, ma Arthur non può stare con le mani in mano, così una sera, quando lo sente piangere, Arthur si avvicina alla bocca dell'aria e con un sussurro gli rivolge la parola, e la prima cosa che dice è; “Hai bisogno di aiuto?”

Lo tirò su dall'acqua, afferrandolo per un braccio e quando furono sull'erba lo rigirò bruscamente spingendolo a terra. Merlino cadde sulle ginocchia, il terreno soffice attutì il colpo.
“Non dici più nulla? Ti è morta la lingua Merlino?” lo canzonò Artù.

Durante le riprese Colin viene catapultato in una dimensione parallela dove esiste veramente una Camelot e un Re Artù. E lui viene scambiato per il vero Merlino. Come se la caverà considerando che lui non ha poteri magici? E considerando che in quella realtà lui (cioè il mago Merlino) e Artù hanno una relazione?

E' così che sarebbe dovuta finire la saga di Merlino e Artù.
Una piccola, spontanea, dolce Merthur.
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Artù poggiò una mano su quella che Merlino gli teneva sul torace per sorreggerlo, lo accarezzò e con un filo di voce e quel poco di forza che aveva ansimò “Tienimi e basta. Tienimi. Ti prego.”