E i giudici ordinarono, piombo fuso sulla carne viva…

Era piuttosto sicuro che l’effetto benefico dei baci di Akira avesse anche delle controindicazioni. Ogni volta che finivano a letto, Ruki si sentiva più fragile di prima; forse perché sapeva di non essere nulla, senza Akira. Di essere vuoto, di sentirsi vuoto. (...). Voleva camminare sulle proprie gambe come un adulto, non voleva aver bisogno di qualcuno che accompagnasse i suoi passi come una madre col figlio. Ma ciononostante, si ritrovava ad aver bisogno di Akira come dell’aria, come di un cuore che gli battesse nel petto donandogli vita.
Era davvero questo, per lui, Akira.
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Long fic collegata alla one-shot PWP "Saké."
NB: Hasu significa "Loto".

Nella nostra coppia funzionava tutto perché doveva funzionare esattamente come l’avevi deciso tu.
Questo si, questo no.
Non mi sono mai opposto, mi fidavo di te. Mi fidavo di te anche quando mi hai detto prima di morire, che mi amavi.
Io ti odio per avermi lasciato qui. Odio anche me stesso perché la tua partenza è stata causata dal un mio madornale errore, ma quando me ne resi conto era già troppo tardi.

I tocchi e le carezze che gli riservava parevano imprimere a fuoco sulla sua pelle il nome del ragazzo; imprimevano marchi che restavano rossi, lo stesso rosso della passione che c’era tra i due. Non voleva parlare d’amore; sapeva che non avrebbe potuto. Il lato triste di quella loro relazione era che per arrivare a finire a letto, dovevano bere.
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E mi ammalo di te
ieri,
oggi,
domani.

Cosa succederebbe se i due bassisti delle band più famose del Giappone si innamorassero??
Tocca a te scoprirlo ♥
[SagaXReita | ReitaXSaga]

Tutto finì in maniera molto silenziosa.
Lui disteso sul pavimento, imbavagliato, con le mani legate dietro la schiena, inondato di benzina.
Io ho semplicemente acceso un fiammifero.
[Reituki]

Una parete bianca quasi completamente spoglia, l’unico suono che si sentiva per le pareti della stanza era l’incessante pioggia che picchiettava sul vetro della finestra e giù in strada.
Il televisore al plasma appeso alla parete opposta, era acceso ma con il volume al minimo, così da non sovrastare quella melodia creata da tante piccole gocce proveniente dal cielo terso e basso; sembrava quasi sfiorare le case.
I suoi occhi si soffermarono a rimirare un unico oggetto appeso alla parete di fronte a lui mentre se ne stava sdraiato, con le gambe affusolate distese lungo il divano in pelle nera, il libro che stava leggendo era poggiato con le pagine aperte sul suo stomaco.
I suoi occhi, restavano fissi a guardare una maschera totalmente bianca se non per una grossa croce rossa posta sulla fronte e che arriva fino al naso.

Chi avrebbe mai detto che quel giorno, già di per sé abominevole, sarebbe stato l'inizio della mia Apocalisse personale; quel giorno, a poche ore di distanza l'uno dall'altro, avrei incontrato i due ragazzi in grado di stravolgere completamente l'esistenza di un uomo.
Io, Ryo Akira Suzuki, da sempre amante sfegatato oltre che divoratore di donne, quell'esatto giorno conobbi gli uomini della mia vita; non solo mi ritrovai ad apprezzare il corpo maschile in ogni sua più piccola sfumatura scoprendomi così irrimediabilmente gay, ma addirittura non mi accontentai di un uomo ma ne scelsi ben due e con entrambi intrecciai la più passionale, carnale ed intensa storia d'amore, così sfavillante da far impallidire tutte quelle del mio passato. Ma uno come me non poteva certo sperare di vivere felice conducendo una vita simile, la mia avventatezza sarebbe stata la causa principale del mio anno di fuoco, perché come c'era da aspettarsi prima o poi i miei uomini, così diversi, agli antipodi direi, ma entrambi assolutamente perfetti, erano destinati ad incontrarsi e quando ciò avvenne il mio anno si concluse...in realtà fu la mia intera vita ad avere fine.

"[...] Ad ogni modo, per quanto assurda fosse la sua vita con quel metro e ottanta di uomo che si era scelto, mai Yuu avrebbe pensato di trovarsi in una situazione del genere. Per l’appunto nudo, ammanettato al suo letto e praticamente costretto a non fare il benché minimo rumore. Da due ore. E, sebbene gli bruciasse tantissimo ammetterlo, se l’era decisamente cercata."

Un amore non compreso. Due cuori rivolti al passato. In un'epoca remota, con principi, schiavi e doveri..
Questa è la storia di due giovani che si sono innamorati, si sono lasciati, sia fisicamente che mentalmente.
Chissà che il primo amore si possa rincontrare di nuovo..?

Dal nulla realizzo che tutte quelle certezze su cui ho basato il mio sentimento per te, sono proprio il motivo di tutto il groviglio di pensieri che ho in testa da quando nella mia vita ci sei anche tu [...]
(Raiting giallo per scurrilità del contenuto)

« Sei sempre stato un ragazzo strano e ti dirò, probabilmente mi piacevi - e mi piaci - proprio perché sei strano. Ma è quello strano bello, quel tipo di stranezza che in un certo senso colpisce e ti arriva dritto a cuore, e non ti lascia scampo, quando lo fa. »

Andai verso la porta d'entrata, a passi lenti e decisi. Quando la aprii, lo vidi appoggiato al muro che si fumava una sigaretta. Alzò gli occhi, fissandomi: «Presumo che tu abbia bisogno di me».
[...]
«Entra» . In risposta buttò a terra la sigaretta e mi oltrepassò, strusciandomisi addosso e lanciandomi un'occhiata ammiccante, per poi entrare nel mio appartamento.

I GazettE hanno appena finito il loro tour e per festeggiare ognuno di loro si organizza a modo proprio. Ad esempio Akira andrà ad un ballo in maschera, dove incontrerà un ragazzo biondo, di cui si innamorerà a prima vista. Ma non sa che quel ragazzo è...

-Non essere nervoso. Te l'ho già detto: farò di tutto per non farti sentire dolore. Ti fidi di me?-
-I-io… Yuu…-
Mi poggiò il dito sulle labbra obbligandomi ad arrestare quella sfilza di parole insensate che mi increspavano la voce.
-Ti fidi di me?-
Sospirai pesantemente ed abbassai lo sguardo verso il pavimento.
-Si. Mi fido di te-