Un desiderio a troppo lungo represso, istinti che si risvegliano nei momenti di più assoluta intimità

Sede della PSC. Tra giornate di ordinaria follia e piccoli scleri personali, la vita di Reita orbita attorno all'affascinante Ruki, di cui è innamorato da sempre.
Peccato però che nessuno sappia a cosa o a chi il piccoletto sia davvero interessato: mai una volta che si sbilanci o che riveli i propri sentimenti, cosicché al povero bassista non resta che arrabattarsi attorno a vaghe allusioni.
E se un giorno Reita scoprisse di avere un rivale per il cuore del bel vocalist? E se questo rivale fosse un attaccabrighe di serie A perennemente attorniato da quello scassaballe atomico del suo degno compare?
Nel frattempo, Aoi e Uruha sono impegnati nel loro "non-rapporto" fatto di molte seghe mentali ed interminabili duelli a colpi di gelosia.
ATTENZIONE: molti personaggi, molti pairings e molta confusione!

[IN CORREZIONE]
La vita di Reita scorre monotona e noiosa fra la band, le corse in moto e i fantasmi del suo passato. Ha una visione decisamente negativa del mondo ed è convinto che passerà il resto della sua esistenza da solo.
Ancora non sa però, che quella vita che lui tanto odia ha qualcosa in serbo per lui… qualcosa a cui Reita aveva rinunciato ormai da tempo: l’amore. E sarà proprio nella più fredda e grigia mattina di febbraio che i suoi giorni inizieranno a riprendere nuovamente colore.
[Nuovi pairing; nuovi personaggi; Aoiha (sì, loro ci sono xD)]

Eravamo pedine di un gioco più grande di noi. Eravamo marionette i cui fili erano manovrati dalla Regina in persona...dovevamo solo sperare che non decidesse di recidere quei fili o saremmo caduti.

Una spessa coltre di neve ricopre ogni centimetro della città. Fisso quel manto bianco candido, dal nostro appartamento.
La neve mi ricorda esattamente la pelle del mio ragazzo.
Sono tornata con una nuova Aoiha (sai che novità -_-)

Dopotutto la stessa letteratura giapponese sottolineava in diverse opere,[...], quanto la vita fosse breve e caduca, quanto la non permanenza fosse un tratto essenziale dell’esistenza. Teoria elaborata sul paragone assai frequente con il fiore di ciliegio, bellissimo, ma con fioritura breve, qualcosa di effimero della natura e della vita.
“La vita è breve.” Pensò salendo su quell’aereo, quindi non c’era tempo per avere paura.

Mi sento una falena. Io, spirito della notte, che segue la luce come un affamato seguirebbe un pezzo di pane marcio. E lui, lui il ragno nella sua tela invisibile. Che mi cattura e non mi lascia più andare, chiudendomi nelle sue spire di seta.
«Dovrai essere mio, dimostrarmi che l'umanità non è fatta di vermi, che le puttane possono essere principesse.»

Con la cognizione del poi, ogni essere umano cambierebbe qualcosa della propria esistenza, una scelta sbagliata, un calcolo fatto male oppure, una semplice occasione persa.

C’era una volta…si, vi piacerebbe che questa storia cominciasse così e invece no. L’affermazione con cui tutto ebbe inizio è molto diversa e non vi catapulterà in una favola piena di uccellini svolazzanti e principesse in pericolo, per alcuni potrebbe essere un incubo, per altri solo qualcosa di altamente improbabile, ma credetemi quando vi dico che non è affatto impossibile. È successo proprio a me e tutto quando ho pronunciato quella maledettissima frase.

Qui mettiamo fine al nostro essere comuni uomini.
Non siamo più Akira Suzuki, Takanori Matsumoto e Kouyou Takashima.
All'interno di questa stanza, siamo il Padrone, Ruki e Uruha. Le nostre vite quotidiane si annullano, per essere sostituite da questo bellissimo e perverso piccolo mondo, che trova il suo inizio e la sua fine tra queste quattro mura.

Il secondo chitarrista non riuscì a porre la fatidica domanda che Kouyou, ancora sconvolto, rientrò nella sala, gli occhi gonfi.
Quattro sguardi carichi di stupore si posarono su di lui.
‘Che c’è?’ mugugnò.
‘Kou’ cominciò un divertito Takanori ‘abbiamo una sorpresa per te’
Per il bene degli adolescenti giapponesi, frustrati e oppressi, i nostri cinque impavidi si ritrovano a dover interpretare dei ruoli..alquanto particolari!

Siamo fuggiti da Tokyo. Non lo sa nessuno dei nostri amici, abbiamo preferito fare le cose all'insaputa di tutti persino dei nostri compagni di band.
AoixUruha