-Ciò che hai fatto è imperdonabile!- esclamò Ruki.
-Non puoi arrabbiarti solo perché ho dimenticato il tuo compleanno!- disse Ryou.
-Mi spiace, ma stavolta l’hai combinata grossa!- lo consolò Risa.

-Tira!- disse Ryou passando con un calcio la palla a Risa.
[...]
-No! Non voglio tirarla!- rispose la bambina restando con la palla in mano.
-Ascolta! Se rompi qualcosa me ne prendo io la colpa!- ribatté il padre.

-Però deve esserci anche Ryou.- disse l’uomo con cui stavano parlando Ruki e Ryou .
-No! Non se ne parla, non commento se c’è lui!- rispose Ruki.
-Così vuole il capo! O tutti e due o niente!- rispose l’uomo.

Mi era stato richiesto un seguito di "Segreti inconfessabili", al momento non sono convinta di poterci pensare. Intanto, questo è successo prima.
***
«Malefatta?» domandò il bambino, non comprendendo il senso della parola.
«Se fai una cosa che mamma non vuole che tu faccia e lei non lo sa, è brutto come farla davanti a lei» gli spiegò Ryou pazientemente, afferrando il bordo della confezione e tentando di sfilargliela di mano.

«Andiamo, Akiyama, smetti di giocare e vieni fuori» ordinò. Ma nessuno rispose alla sua chiamata.
Ruki guardò sotto il letto, sul terrazzino, poi in bagno, nella doccia. Nulla.
La testa le pulsava, mentre si sforzava di continuare le sue ricerche, convinta che a breve sarebbe stata sopraffatta dalla febbre.

-Basta! Ora chiamo la polizia!!-
-Nooooo! La polizia no! Io scappo!- disse la bambina saltando giù dal letto e passando sopra mobili, tavoli e sedie per poi mettersi a correre per tutta la casa.

L’apertura ufficiale dei contatti tra i due mondi aveva ancora molti oppositori, ma, grazie anche all’aiuto dei Tamers di ogni nazione, la gente era sempre più interessata all’argomento. E con una Testimonial quale Ruki Makino, a cui bastava battere le ciglia per conquistare due terzi buoni della componente maschile che riempiva una sala conferenze, non potevano che essere ancora più vicini allo scopo del progetto.
Non che Ruki lo facesse apposta, a far cadere tutti quegli uomini ai suoi piedi, essendo più che impegnata, con quella fede al dito che, comunque, non le impediva di andare e venire come la gatta selvatica quale era.

-Dai! Perché no?- chiese Ryou insistente.
-Perché no! Non ho nessuna intenzione di invitare Juri al cinema. Non è il mio tipo e anche se fosse mi vergogno troppo!- rispose Takato.
-E dai! Lo sa tutto il mondo che hai una bella cotta per lei!- continuò a insistere Ryou.
- Ok. Ma lo farò solo se ci sarai anche tu! Però sarai dietro di me e mi suggerirai cosa fare di nascosto!- disse Takato.

-Ninna nanna, ninna o, questa bimba a chi la do? Gliela do alla befana e se la tiene una settimana- cantò Ruki a sua figlia.
-Ma io non ci voglio andare con quella strega!- disse la figlia di Ruki piangendo.

-Io vado in bagno a far pipì per evitare di farla dopo- disse Ryou andando verso il bagno.
Ruki tenne occupato il posto vicino a lei, per Ryou.
Shouchion diede uno strattone alla maglietta di Jianliang chiedendo - Non’è che poi non dormirò la notte?-
E il fratello maggiore disse – Non ti preoccupare, è solo un film. E comunque ci sono qui io a proteggerti-rispose con dolcezza.

«Kazu; quando mangi sembri un incrocio tra un maiale ed un orso» borbottò quasi gentilmente.
Decise di dirigere la sua attenzione verso un’immagine più appetibile, e trovò Ruki che chiacchierava in un angolo con un ragazzo. Stava appoggiata ad un palo, accarezzandone la superficie liscia e fredda con una mano. Il braccio ripiegato dietro la schiena. Vista da lì sembrava una gatta pronta a balzare via da un momento all’altro.

- Perché avete smesso di parlare? - replicò Ruki con tono sospettoso.
- Ti sbagli!non abbiamo smesso di parlare - rispose Juri sorridendo.
- Sarà stata una tua impressione - insistette Takato.
- Sarà come dite voi -disse Ruki capendo che c’era sotto qualcosa.

Gli occhi di lei erano glaciali ed impenetrabili. Freddi, scintillanti.
Il sorriso di lui ardeva impetuoso. Luce allo stato puro.

ATTENZIONE: HO SCOPERTO CHE, NON SO PERCHE', QUANDO HO POSTATO QUESTA NOTTE MANCAVA IL PEZZO FINALE DI QUESTA STORIA. ORA QUEL PEZZO E' STATO AGGIUNTO. GRAZIE DELL'ATTENZIONE.
Muoveva le orecchie lentamente, ronfando su un fianco con la coda ferma ed i baffi ritti.
«Che bella gattina coccolona che sei» si complimentò il ragazzo.
Ruki lo colpì leggermente con la coda, sollevò il muso ed infilò i denti nella sua mano.
«Aih!» esclamò Ryou arretrando.

Probabilmente, era questo che Ruki non sopportava, si diceva. Il sorriso sempre pronto sulle sue labbra, la piega rilassata delle sopracciglia ed il suo stesso sguardo dolce, spesso rivolto nella sua direzione.