Avrei voluto non essere al bar, quella fatidica mattina di fine Novembre. Avrei voluto perdere il treno delle 6.15 per Roma Termini almeno per una volta nella mia vita. Avrei voluto svegliare il mio amante per dirgli un'ultima volta che lo amavo alla follia. Avrei voluto tante cose, ma non mi fu concesso niente.

Anche un vampiro può morire.
Un immortale di questa specie andava annientato e fatto a pezzi, dopo esser stato immobilizzato con un paletto di legno nel petto, e bruciato, affinché non restasse nulla da cui rigenerarsi. Gli Tzimisce questo lo sapevano bene.
Dall’alto della loro più mostruosa malattia, avevano imparato a sfruttarla come potere, facendo della Vicissitudine il loro cavallo di battaglia. Per questo erano temuti e rispettati, guadagnandosi posti di merito all’interno del Sabbat sin dagli albori, insieme ai Lasombra; molti pensavano -erroneamente- che fossero questi ultimi a gestire gli affari della Setta e al Clan Tzimisce andava benissimo così, libero di agire nell’ombra, muovendo a proprio piacimento l’intera milizia del Sabbat, la Mano Nera, di cui molti vampiri -molti Diavoli- ne facevano parte.

Andreas Goeller, membro della Corte di Trento, stimato Malkavian al servizio del Siniscalco Kessler, la notte del capodanno del 2014 ha il risveglio più brusco di tutta la sua non vita...
In un mondo di Tenebra dove dietro ogni angolo si celano Licantropi, Spettri, Maghi e tante altre orrifiche creature, riuscirà un Neonato del Clan dello Specchio Infranto a cavarsela? Lo scopriremo solo non-vivendo...

Quello che state per accingervi a leggere è l'arduo lavoro compiuto da me medesimo per tentar di ricostruire la cronaca della guerra al principato di Milano, rinominata la Santissima Iniziativa.
Ringrazio i Fedeli che hanno reso disponibili le loro memorie e i loro scritti affinché ogni singola notte, parola e azione venisse ricordata e resa disponibile ai Fedeli per tener viva la Dedizione e la Volontà a debellar la Torre dal mondo per la gloria di Caino, del Reggente e di me medesimo.
-Ghasilij Prokevich detto "Il Porco".

Alassante, chiamata al rifugio di Fanucci, speranzosa vi si appropinqua sperando di potersi dichiarare a lui. Ciò che non sa è che lo Sceriffo ha ben altri piani per lei...

Alassante, dopo tanto tempo, trova il modo di passare una serata tranquilla con Fanucci, lo Sceriffo del dominio che da tanto tempo è oggetto delle sue mire amorose. Ciò che non si aspetta, però, è quello che la serata ha in serbo per loro ha qualcosa di... esplosivo

Dopo l'evento del Circo Ravnos, il Dominio di Verona raggiunge la stabilità grazie ad un'alleanza con gli Zingari. Alleanza che porterà la pace e la serenità nel Dominio. Ma non sarà così per tutti...

Aldrighi, il Capo delle Arpie, convoca lo Sceriffo Fanucci nel suo attico in centro a Vicenza. La luna risplende alta, nel cielo, riflettendosi nella piscina del Toreador, il quale vi si è immerso completamente, in attesa dell'arrivo dello Sceriffo

15 Maggio 1974, nel cuore di Villa Denaly, Darien, ferito mortalmente, riesce a fuggire miracolosamente mentre i suoi compagni gli coprono una sanguinosissima ritirata. Infatti, al termine della notte, egli è solo, nel suo rifugio, in preda al dolore e alla sete di vendetta. Dopo quaranta lunghi anni di attesa, Darien ha deciso di porre fine a ciò che ha iniziato. Ciò che non sa, però, è che ad attenderlo c'è qualcuno a lui molto caro...

Artemide, stanca per la serata, si preparare per ricevere il neoeletto primogenito del clan nosferatu nel suo salotto a Vicenza. Mentre è in camera sua e decide cosa mettere, avverte la porta del balcone sbattere. Esce dalla stanza, controlla e si accorge che è tutto a posto. Dopo essere tornata di fronte allo specchio, si accorge però che qualcosa di diverso c'è. La sua immagine, infatti, inizia a muoversi verso di lei

Mancano poche ore all'alba. L'Elysium permanente, per il quale tanta fatica era stata spesa, ormai non esiste più. All'interno dell'ultima sala rimasta in mano ai Camarillici un gruppo sparuto di vampiri si prepara a difendersi da quella che è l'invasione sabbatica più grande che Verona abbia mai affrontato. Darius, anziano del clan Gangrel, ha fatto sigillare la porta alle sue spalle, rimanendo fuori a combattere con i sabbatici, permettendo ai sopravvissuti di riorganizzarsi. Trundle, in quanto avente lo status più elevato fra i presenti, deve decidere cosa fare. Arrendersi e convertirsi al Sabbat, oppure combattere fino alla fine? I Fratelli attorno a lui pendono dalle sue labbra

Drew, catturato dallo sceriffo dopo l'attentato in Elysium, si lascia andare ad un flusso di pensieri che diventano ben presto parole, parole narrate a quello che si palesa a lui come il suo sire. Ciò che drew non sa è che quella persona altri non è che Namantus con le sembianze del suo genitore

Dalla Torre, dopo aver diablato Amadeus, siede trionfante dietro la sua scrivania, ammirando il disastro generato in seguito alla collutazione dall'Assamita. Dopo qualche istante, però, avverte che del sangue inizia a sgocciolare incontrollatamente dalle sue labbra. Incuriosito, decide di mettersi di fronte allo specchio per capire l'orgine della perdita

Durante la serata all'Afterlife, la Lancia del dominio non ha svolto il suo compito. Trundle, desideroso arrampicatore sociale nosferatu, dopo essere entrato in possesso di testimonianze schiaccianti certificate e altre prove, decide di tentare il colpaccio ai danni della Lancia, la quale, però, non è sicuramente una sprovveduta e non si fa cogliere impreparata. Non del tutto, almeno