Giurereste mai che le ragazze che abitano al piano di sopra siano in realtà due spietate cacciatrici di demoni?
Con l'arrivo di Claire e Teresa in uno squallido appartamento alla periferia di Roma, la Città Eterna si trasforma in un teatro gotico in cui nulla è più come sembra e anche il più candido angelo di pietra può trasformarsi in un mostro assetato di sangue.
Riuscirà il giovane Raki a sopravvivere in questa nuova realtà?
DAL CAPITOLO 1:
Un'ombra scura si allungò sulle gradinate della Facoltà di Lettere e Filosofia, salendo lentamente le scale che conducevano all'ingresso.
Claire osservò compiaciuta gli sguardi dei presenti che si spostavano per lasciarla passare.
Sui loro volti poteva leggere le espressioni più diverse: stupore, curiosità, invidia, timore.
Le sembrava di poter fiutare la paura nascosta dietro quelle maschere malcelate, come se in fondo il loro istinto animale gli stesse suggerendo che ciò che temevano di più al mondo si trovava proprio davanti ai loro occhi.

Sei forte, Re dell’Argento, più di chiunque altro nella tua generazione, nessuno riusciva a stare al tuo passo: uno dopo l’altro li guardavi risvegliarsi, quegli uomini che così spesso avevi chiamato compagni, inerme, incapace di aiutarli.
La fine arriva per tutti, ti ripetevi: perché, in tal caso, la tua tardava così tanto?

Quel desiderio di vita è ormai lontano, Re dell’Argento. Solchi lentamente un percorso che sembra non avere fine, mentre luci dorate ti circondano, danzano. Dei fiori argentei cantano la loro triste melodia, mentre un malinconico sorriso si dipinge lentamente sul tuo volto rassegnato. Ti incammini per quel falso paradiso che, dietro la sua bellezza, cela solitudine e rimpianto, alla ricerca di un Dio di cui non conosci il volto.

-Sai che ho vinto io?- domandò Easley, la voce flautata colma di ironia. A tutti Riccardo poteva apparire calmo e controllato, ma lui aveva imparato ad andare oltre la maschera di calma statuaria del suo volto.
Oltre quel paramento, si celava una indole focosa, pronta a tutto pur di raggiungere i suoi obiettivi.
E solo una disciplina ferrea incatenava quel temperamento così collerico.
E i suoi sensi, temprati dall'Hokuto, gli permettevano di riconoscere l'amarezza del fallimento.

In questa storia cerco di descrivere il rapporto che si instaura tra Teresa e Clare, e come due persone così diverse tra loro possano aver bisogno l'una dell'altra.
Potrebbe contenere spoiler per chi segue da poco il manga o l'anime.

''Ed eccola lì, fiera come sempre, del suo trofeo di guerra. Rubato ingiustamente da me.''
Possibili spoiler per chi ha appena iniziato a vedere/leggere il manga/anime.

[Iniziai a scrivere questa storia due anni fa, subito dopo aver visto la puntata dell'anime con Ophelia. Non avevo mai letto il manga. Successivamente, alcune cose fra l'opera originale e questa fanfiction hanno cominciato a assomigliarsi, alcune idee erano molto simili se non le stesse... Tuttavia ho mantenuto la trama che mi ero prefissata come era in origine. Spero vi piaccia.]
Boccheggiò, si strinse e si piegò in due, ma ciò non provocò altro che numerose e forti fitte che gli percorsero il corpo arrivando fin dentro alle ossa.

C'era il nero di un abisso nei suoi occhi.
[Riful/Dauph]
[Scritta per il contest I Significati Nascosti dei Film di Miyazaki indetto da Nikij sul forum di Efp]

A poco a poco, gli echi nella sua testa sbiadivano.
Forse, tuttavia, tra quelle montagne sarebbero spirati per sempre i sussurri che le riempivano le orecchie, quel fischio sommesso che racchiudeva grida, lamenti, suppliche e pianti.
La presa di coscienza di Teresa, dopo aver ucciso la banda di briganti.
[Partecipante al contest La notte di una vita indetto da Giulia-EFP e Nikij sul forum di Efp]

L'enorme desiderio di ottenere il rispetto che merita e il potere incontrastato sul continente spingono Riccardo oltre al limite.
Oltre al disgusto per i risvegliati.
Oltre ogni pregiudizio.
Oltre qualsiasi ripensamento.
Perché per realizzare un sogno siamo disposti a tutto, anche a condannare noi stessi.
Questa, se non altro, è una delle poche certezze che abbiamo a questo mondo.
[one-shot partecipante al Tutti (o quasi) i sentimenti dell'uomo - di AmahyP]

Questa fiction partecipa al contest "Quello che vedono gli occhi, quello che sente il cuore" di S.Elric_
Una drabble di 110 parole in cui do spazio ai pensieri di Claire, subito dopo la morte di Teresa. Secondo me c'è stato un cambiamento nel suo essere, la bambina malinconica e felice di aver trovato una persona cara, lascia il posto ad una sete di vendetta implacabile.

Drabble perfetta scritta per la “Writing Stuff Series” di Writing S. S. su Ask.fm, con il prompt «Se tutte le cose inutili sparissero, sarebbe la fine anche di questa nostra imperfetta esistenza.» (Murakami, La Ragazza dello Sputnik)..
Dalla storia: Queste domande affollavano la sua mente debole e stanca e, non poté che pensare, come altre migliaia di Claymore prima di lei avevano fatto, “Se tutte le cose inutili sparissero, se gli Yoma sparissero, sarebbe la fine anche di questa nostra imperfetta esistenza.”.

Clarice non era come le altre sue compagne, non lo era mai stata. Diversamente da loro, lei era imperfetta.
[Un flash sui pensieri e sulle paure di Clarice durante l'esecuzione di Galatea.]

Miria ci aveva provato, con tutta la buona volontà, con tutto il cuore, a salvare le sue compagne.
Ma aveva fallito, ritrovandosi circondata dal sangue e dai cadaveri delle guerriere cadute in battaglia che tingevano di rosso la candida neve.

Una drabble introspettiva sulla prima morte di Hysteria l'elegante. [110 parole]
Estratto: No! Non le importava se sarebbe diventata un mostro, la sua vita valeva più di tutto. Per questo si era opposta e le aveva massacrate, dilaniate, fatte a pezzi una dopo l’altra.