IL FENOMENO MARY SUE

di Elettra


Leggendo l'angolo redazionale di Erika, ho deciso di spendere anche io due parole sul suddetto e tanto criticato fenomeno "Mary Sue".

Personalmente mi riferiro' alle Fiction tratte da "Harry Potter", categoria che mi e' decisamente piu' congeniale e della quale ho letto praticamente tutto. Se non vado errata, dopo CT, e' il genere piu' amato tra coloro che si dilettano con i FanWork.

Credo che tutti sappiano che con il termine "Mary Sue" si va a definire un personaggio di invenzione dello scrittore/trice che, inserito in un contesto primigenio, assume le redini della storia, e risolve, con non poche difficolta' e peripezie, complicatissimi misteri. Nelle piu' rosee prospettive inoltre avra' anche al suo fianco, la fanciulla o il ragazzo piu bramato del racconto. Inoltre, sara' dotata di straordinari poteri o di bellezza incomparabile, sara' senza ombra di dubbio, in grado di ammansire qualsiasi fiera e di farsi amare da ogni personaggio maschile se nn addirittura dall'intera compagine. Ovviamente nascondera' segreti indicibili e grazie al suo mirabile intervento salvera' il mondo. 

Sarete d'accordo con me nel dire che, un personaggio con tali requisiti e' un tantino esagerato se nn adirittura fuori luogo, perche', a parte l'assurdita' della cosa in se', una tale perfezione, con l'evolversi della storia, risultera' tediosa al lettore, se nn addirittura insopportabile. In breve, come si suol dire, il troppo storpia ed e' quindi meglio cercare di ricreare personaggi attinenti alla realta', con i difetti che ne conseguono. 

Con questo non voglio dire che descrivendo "Quasimodo" avremo successo con il nostro racconto, tutt'altro. Anche l'eccesso dal lato opposto, e mi riferisco quindi a patetismi e vittimismi elevati ai massimi livelli, puo' risultare opprimente ed esasperare il lettore. La lettura deve invece risultare piacevole, distensiva, deve permettere di evadere dalla quotidianita', di perpetrare un viaggio nella fantasia e in essa perdervisi... come fare dunque?

Semplice, attinendosi a caratteristiche reali, a fatti che possono accadere quotidianamente e a tutti, con l'aggiunta pero' di un pizzico di immaginazione e, perche' no, di una spruzzatina di magia. Per chi, ad esempio, scrive Fiction su Harry Potter, questo e' molto piu' semplice.

Vi faccio un breve elenco di quelle situazioni che a mio avviso andrebbero evitate perche' ripetitive e oggettivamente patetiche, lette e rilette che rischiano, spesso e volentieri, di cadere nel plagio...

1- "Una ragazza, bellissima, intelligentissima, potentissima, entrera' a far parte del trio, convertira' Draco e Harry si innamorera' di lei..."

2-"Se Harry Potter avesse una sorella ??? Ovviamente piu' potente di lui che si fidanzera' con Ron e Draco."

3-"Una nuova misteriosa ragazza arriva ad Hogwarts, chi sara'?? La figlia illegittima di Voltemort che innamoratasi di Harry si convertira' e uccidera' il padre."

Personalmente ho scritto solo due racconti e altri due sono alle ancora alle prime battute. Il primo lo incentrato sulla figura di Lily, il secondo su un personaggio di mia invenzione, priva di poteri, che sogna... sogna un castello ed un uomo dal nero mantello da cui e' attratta ma che sembra non avere alcun interesse per lei se nn quello di giocare sulle sue debolezze. Si svegliera' e non ricordera' quasi nulla... ma la storia a poi un seguito perche' Silente, marito della donna che la ebbe in cura da piccola, promise a quest'ultima sul letto di morte, che l'avrebbe protetta e che una volta adulta avrebbe rivelato lei l'identita' della dolce signora con cui la piccola trascorreva lunghi e solitari pomeriggi. Ci tengo a precisare che la mia nn e' pubblicita' ai miei lavori, ma un analisi del modo in cui sono nati e l'ispirazione che ha portato il loro concepimento. Vi sembrera' assurdo ma "Frammenti di un Sogno" e' davvero tratto da un sogno che ho fatto, ecco appunto l'avvento di un fatto del tutto plausibile e dal quale prendere spunto, i propri sogni. Il seguito, "Stella senza Cielo" tratta di una esperienza che segno' la mia infazia, la cara Tata a cui venivo affidata. Adoravo quella donna e ho sempre creduto nascondesse qualcosa di magico. Qunado i miei si trasferirono la persi di vista, ma da lei ebbi in dono una spilla, che ancora oggi conservo.

Quindi in breve il mio suggerimento e' quello di evitare i luoghi comuni ma di basarsi su fatti reali a quali possiamo aggiungere una nota di colore tutta nostra.