E se Esmeralda avesse scelto lui?
DAL TESTO:
"Felice che ti piaccia. Quello che è mio è tuo. Adesso, te ne prego, bevi con me".
La gitana si tirò su lentamente, voltandosi poi a guardarlo.
"Avete intenzione di farmi ubriacare per poi approfittarvi di me?"
"Ah, ma non ce ne sarà alcun bisogno", affermò lui mellifluo. "Sarai tu a supplicarmi di farti qualcosa. Cosa vuoi che sia un pò di vino?".
Esmeralda serrò le labbra. Senza staccargli gli occhi di dosso, prese il calice, poggiando le labbra sul bordo. Immediatamente, il tepore del vino la scaldò, era piacevole avere qualcosa di caldo nello stomaco.
"Voi pensate davvero di potermi fare vostra?", domandò poi. "Io proverò a scappare, oggi, domani, sempre, finché avrò la forza".
"Mia cara Esmeralda, io aspetterei a dirlo. Già domani mattina potresti cambiare idea. Tuttavia mi sento generoso. Passa con me una notte soltanto. Se entro domani non avrai cambiato idea... allora ti lascerò andare".
La ragazza sembrava ad un tratto più interessata.
"Non ho la certezza che manterrete la parola".

"«Voi potete mentire a voi stessa, o a quei servi che stanno con voi, ma non potrete mai scappare di fronte agli occhi di Notre-Dame!» esclamò l’uomo, puntandomi il dito contro.
Come per enfatizzare le sue parole, un lampo squarciò il cielo, illuminando tutte le statue dei santi; incastonate nei cornicioni della cattedrale, mi guardavano con i loro occhi di pietra, come per rimproverare tutte le mie azioni.
Il cuore mi mancò di un battito. Aveva ragione."

Il set di un film non è mai tutto rose e fiori...Ne sanno qualcosa i personaggi de Il gobbo di Notre Dame, che hanno dovuto fare i conti con difetti e imbranataggine, e lavorare duramente per creare quel capolavoro che conosciamo! Ridete pure!

E forse è solo una sua impressione, ma c’è tanta più luce, oggi, sul vecchio tavolo dove il campanaro di Notre Dame lavora alle sue creazioni.
{Quasimodo/Esmeralda ♥ accenni Febo/Esmeralda}