[Squid Game]
Sang-woo/Gi-hun, spoiler episodio 3.
Pregava fra sé che il dannatissimo ingenuo (l’idiota) riprendesse a scommettere sui cavalli, s’indebitasse con gli strozzini, trovasse un modo di badare alla madre, in sostanza se ne stesse il più lontano possibile da quella trappola sadica e mortale, dove qualcuno con una morale come la sua non aveva alcuna possibilità di riuscita.
O forse desiderava semplicemente che se ne stesse il più lontano possibile da lui, dall’illusione di un futuro insieme (parola tremendamente spaventosa) che mai avrebbero potuto avere.
E invece eccolo di nuovo lì, tripudio di sciocco candore e buoni sentimenti, a fare squadra con un immigrato che di giochi da bambini coreani non sapeva nulla, e con un vecchio le cui possibilità di sopravvivere a quel massacro erano inferiori allo zero.
Il cuore di Sang-woo era andato a fuoco.
[Storia partecipante al contest Platonic relationship indetto da LadyPalma sul forum Writing games]

[Maniac]
[Maniac][Annie/Owen]
Esce dalla camera del dottor James di corsa, sbatte lo sportello, si ferma soltanto un attimo sulla soglia della porta. Avvicina una sigaretta alle labbra, ti squadra veloce. I suoi occhi vanno su e giù su di te.
«Sono dei truffatori, non ascoltarli», afferma, avvicinando il grosso accendino alle labbra. «Sono loro quelli matti, noi non abbiamo nulla di sbagliato».

[altro]
ONE SHOT
"Che ci fai tu qui?" domandò Mona.
Harry le si avvicinò con sguardo truce. "Tu..." Era come se non trovasse le parole. "Tu sei negra." Sputò l'ultima parola fra i denti, come se fosse una parolaccia della peggior specie.
Mona spalancò gli occhi a dismisura. Harry aveva una voce così bella e così poco adatta a parole di odio e rancore.
"Non ti meriti di stare qui. Tornatene da dove sei venuta." sibilò il ragazzo, puntandole un dito contro, "Vattene e non tornare!"
Mona riprende a suonare per non sentire quelle parole e quel dolore. E la melodia ricomincia.

[Extreme Duudsonit: Hannu- Pekka Parvianen X Jukka Hìlden]
Hp sbadigliò, stanco e provato dalla lunga giornata: avevano festeggiato il suo compleanno alla loro maniera, e si può immaginare con quali risultati: si era ritrovato lividi, graffi e lievi ustioni sparsi più o meno ovunque sul corpo.
Jarno e Jarppi se ne erano andati, perché avevano da fare giù a Seinajoki, e sarebbero tornati il giorno successivo.
Dopo essersi fatto una bella doccia calda e rilassante se ne andò in camera, con l’intento di farsi un buon sonno ristoratore: con sua enorme sorpresa però ci trovò dentro Jukka, allegramente svaccato sul suo letto.