Drive
Era da due settimane che lui non c’era più.
Irene l’aveva cercato dietro ogni macchina, dentro ogni officina. Ma di lui non c’era più traccia oramai.
Continuava a pensare a Driver soprattutto nei giorni come quello in cui Benicio non era a casa e lei non doveva lavorare.
Irene allora accendeva la tv e guardava qualche telenovelas per distrarsi, ma i suoi pensieri erano troppo rumorosi, e neanche il vociare della televisione riusciva a coprirli.
Era ancora vivo? Si domandava in continuazione, senza tregua.
Poi, in un assolato giorno d’estate, il campanello suonò, e Irene lo vide davanti a sé. Si guardarono a lungo.
Poi Driver sorrise: era il semplice movimento di un muscolo, nulla di particolarmente speciale, ma per Irene fu qualcosa di più: era il loro codice, era quel genere di sorriso che si potevano scambiare solo loro due, così semplice e intimo e spontaneo.
La ragazza ricambiò il sorriso.
-Ti va di fare un giro?-Disse Driver dopo qualche minuto di silenzio, senza smettere di sorridere.
Irene annuì, e insieme uscirono dall’edificio.
Salirono a bordo di una vecchia Chevrolet, e lui iniziò a guidare.
Driver avanzava lentamente per le strade di Los Angeles, e d’un tratto, quasi timidamente, la sua mano afferrò quella di Irene.
La ragazza sorrise, domandandosi dove stessero andando.
Poi si ricordò che era insieme a lui, e che ormai dove stessero andando non aveva più nessuna importanza.
Spazio autrice: Okay, salve! Oggi ho rivisto Drive - uno dei miei film preferiti, di cui ho anche letto il libro che consiglio caldamente a tutti di leggere - e mi è venuta l'idea per questa piccola drabble!
Premetto che ho adorato il finale di Drive, perchè diciamolo, ci stava: fare ritrovare Driver e Irene sarebbe stato troppo scontato, ma mi è piaciuto scrivere questo lieto fine, per così dire (:
Spero che l'abbiate apprezzato!
A. |