Amelie

di Leyton_Nenny
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Mi chiamo Amelie.
E sono una cortigiana.
Mi chiamano la mangiatrice di uomini.
Ma non è la verità: io non mangio gli uomini, mi nutro solo del loro amore.

Conobbi Harry al suo compleanno.
Al suo diciottesimo compleanno.
I suoi amici mi avevano pagato: dovevo soltanto passare la notte con lui.
Non vi dirò come sono andate le cose, non lo ricordo.
Ricordo solo che era ossessionato dal pensiero che dovessi essere pagata per ogni singola cosa.
Ma noi cortigiane non ci facciamo pagare per ogni cosa.
Ci sono cose che concediamo gratis.
Come le domande.
Siamo donne, parlare è nella nostra natura.
E non ci facciamo pagare per delle domande.
Mi osservava e mi studiava come se fossi un qualcosa di... etereo e innocente.
Ma non capiva: non sono mai stata innocente.
E non sono mai stata innamorata.
Forse un giorno lo sarò.
Ma fino ad allora continuerò a nutrirmi dell' amore che gli uomini mi danno, con l' illusione che andando a letto con loro io possa ricambiarli.
Sono una cortigiana, e non conosco cosa sia l' amore.
Non che per me sia importante il conoscerlo o meno.
L' amore è solo una cosa per deboli.
E nel mio mestiere non c'è spazio per le debolezze.
E' proprio questo il trucco per essere una brava cortigiana: non avere debolezze.
Questo e anche sapersene andare quando il partner si dichiara innamorato.
Che poi, come si fa a innamorarsi di una cortigiana?
Noi vendiamo il nostro corpo, non si può innamorarsi di qualcuno che conta il proprio “amore” in base ai soldi che può ricavare.
Una cortigiana non ama.
Una cortigiana non sogna.
Una cortigiana è solo un corpo senza vita.
E c'è qualcosa da biasimare in questo?
Lascio la parola all' accusa.




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