trigun
Ciao
a tutte! è la prima ff che scrivo su quel figo del
tifone umanoide... sono rimasta alquanto delusa da come si è
concluso questo bellissimo cartone!!! Non è per niente
giusto! quindi ho deciso di provare a fare un mio finale... spero che
vi piaccia... e per farmelo sapere c'è solo un modo....
RECENSITE!!!! (le frasi scritte in corsivo riferiscono ai pensieri di
Meryl... solo i suoi....)
capitolo I°
"
La battaglia era finita. Vash aveva finalmente sconfitto il suo
gemello.
Questa guerra era costata la vita a molte persone innocenti, il
reverendo era tra queste. Milly non si è ancora ripresa,
continua ad essere la solita spensierata di sempre, ride, scherza,
gioca con i bimbi dell'hotel dove soggiorniamo, lei è forte,
sta
cercando di riprendere in mano la sua vita, ma leggo nei suoi occhi la
tristezza di un amore sbocciato troppo tardi e finito troppo presto.
Non potevo credere che proprio lei potesse innamorarsi di un uomo come
Nicholas. Erano diversissimi ma uguali allo stesso tempo. Nemmeno io,
Meryl, la sua migliore amica mi sono accorta di quella piccola
fiammella che si era accesa nel suo cuore, io la pensavo sempre come un
bimba troppo cresciuta; mi sono resa conto che quella infantile tra noi
due ero proprio io, troppo impegnata a correre dietro ad un pistolero
da strapazzo con i capelli a spazzola per rendermi conto di quello che
realmente provavo per il medesimo. Sentimento che ho scoperto quando lo
vidi scomparire all'orizzonte con il corpo martoriato del fratello
pendere dalla spalla..."
-
Hey Meryl! Cosa è quel muso lungo? Viene anche tu a giocare
in piscina con noi! -
-
Grazie Milly, ma adesso non ho voglia, preferisco stare qui a prendere
il sole - "...
e a rimuginare su un uomo che non vedrò mai
più... "
- Come vuoi
Capo!!!! -
-
E smettila di chiamarmi capo!! Quante volte devo dirti di chiamarmi
Meryl?! -
Un
lampo di tristezza passo negli occhioni azzurri di Milly.
-
Chiamarti capo mi ricorda i vecchi tempi... -
I
pensieri
delle due ragazze confluirono nello stesso, entrambe ripensarono alle
migliaia di kilometri che aveva fatto per stare dietro a Vash the
Stampede, l'incontro con il reverendo Wolfwood, le ciambelle mangiate
in compagnia, i viaggi. La prima a distogliere la propria attenzione da
questo pensiero fu Milly, investita
letteralmente da un'ondata di bambini che volevano giocare con lei.
Meryl invece continuò a viaggiare tra i suoi pensieri. Le
ritornò in mente un fatto che aveva rimosso.
§§§§§§
FLASHBACK §§§§§§
Stavano tornando da
uno dei loro viaggi, stranamente in compagnia anche di Vash, si erano
fermati in un albergo per la notte. Quella sera Meryl non riusciva a
dormire, aveva deciso di osservare le lune dalla terrazza, ma quando
arrivò vide che era già occupata, un
uomo si
stagliava contro il cielo notturno denso di stelle, la sua sagoma
l'avrebbe riconosciuta tra mille, i suo capelli sempre in
piedi a
spazzola, quei capelli che avrebbe voluto accarezzare una volta. Lo
sentì canticchiare una vecchia canzoncina di cui lei
ignorava
totalmente le parole, decise di tornare sui suoi passi, per lasciarlo
solo con i suoi pensieri. Stava per girarsi verso la porta, ma una voce
la fermò.
- Perché vai già via? -
- Pensavo che volesti restare da solo... eri così preso dai
tuoi pensieri -
- Potrei rendertene partecipe se vuoi... -
" chissà come
mai..."
- Allora a cosa stavi pensando? -
- Ad una vecchia canzoncina che mi è stata insegnata quando
ero piccolo -
- La canti spesso quando sei solo, ti ricorda la persona che te l'ha
insegnata? -
- E tu mi sei sempre dietro quando io la canto!!! -
Meryl arrossì per aver confessato che lo spiava spesso
quando stava da solo.
- Perché credevi che non me ne fossi accorto? Comunque per
rispondere alla domanda che mi hai fatto prima... si la canto spesso
perché mi ricorda una persona a cui tenevo, e tengo, molto,
che
purtroppo è stata uccisa... -
- Mi dispiace... non volevo farti ricordare... -
Ma una mano di Vash sulla sua spalla l'azzittì. Quel
semplice contatto la fece arrossire ancora di più.
- Non ti preoccupare finché non avrò risolto i
conti con
Knives io continuerò a ricordarla, e a stare male per la sua
morte -
- Perché ti fai questo? Perché continui a farti
del male? E' inutile! Non è colpa tua se è morta!
-
Non si rese neanche conto che mentre parlava il suo tono di voce si
alzava, terminando la frase urlando. Vash la trovò buffa.
- Non importa, finché non avrò regolato la
questione con Knives continuerò a pensarla -
- Hai intenzione di ucciderlo? -
- No... proprio lei mi ha insegnato che nessuno ha il diritto di
togliere la vita a qualsiasi essere vivente -
- Lei... -
Era un sussurro ma il tifone umanoide lo sentì lo stesso.
- Si... si chiama Rem... -
- E ci tenevi molto a lei? -
- Si -
Una sola parola, due lettere che le avevano spaccato il cuore in mille
pezzi.
§§§§§§
FLASHBACK §§§§§§
Uno schizzo d'acqua la ridestò dai suoi tristi pensieri.
Stava maledicendo quel bambino per averla bagnata.
- Ma la mamma non ti.... -
Non
riuscì neanche a terminare la frase, stava fissando un
bambino dagli occhi azzurri e i capelli biondi. Vedendo che la ragazza
buffa non finiva di rimproverarlo decise di farle la linguaccia e
rituffarsi in piscina a giocare con Milly. Meryl rimase per ore sul
bordo piscina a guardare quel bambino che assomigliava incredibilmente
all'uomo da 60 milioni di doppi $ che era sparito nel nulla ormai da
troppo tempo.
" esatto... troppo
tempo! E' troppo tempo che penso a lui! Svegliati Meryl! Sei giovane,
intelligente e bella, ma soprattutto modesta! Non puoi perdere gli anni
migliori della tua vita dietro ad un uomo che non ti considera nemmeno!
Basta, devi riprendere in mano la tua vita. Prima cosa da fare:
dimenticare Vash... no forse questa è meglio che non sia una
delle prime cosa da fare altrimenti non andrei più avanti.
Quindi, ricapitolando, stasera quando Milly ti chiede di uscire, non
fare la zitella acida di turno, esci! Perché mi sto parlando
in terza persona? "
- Meryl tutto bene? Sei così pensierosa... -
- Sto bene, grazie Milly -
- Allora io anche stasera ti rifaccio la stessa domanda.... -
- E io stasera accetto volentieri! -
Poteva sospettare una possibile reazione di Milly, ma quella fu
veramente eccessiva! Prima l'abbracciò, poi
iniziò a saltellare per tutta la stanza, fermandosi per
qualche secondo davanti alla croce del reverendo e ,come se lo avesse
davanti, sorrise, soddisfatta di aver convinto anche la sua migliore
amica a cercare di continuare la propria vita. In due sarebbe stato
più facile, adesso non era più da sola.
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