To me you are perfect

di YayMe
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Entrai dentro l’ennesimo Starbucks della giornata ma appena ci misi il piede dentro pensai che forse dovevo cercarne un altro dato che era pieno. Avevo bisogno di tranquillità, silenzio, per studiare per uno dei miei ultimi esami all’università.
Vi starete chiedendo perché non me ne fossi stata a casa a studiare, anziché girarmi tutta New York in cerca di un po’ di pace. Diciamo che il figlio della mia coinquilina Kristie non aveva intenzione di dormire, e dato che aveva le coliche non faceva altro che piangere, ma forse avrei preferito i pianti di Kyle piuttosto del casino che tutte queste persone provocavano.
Mi sedetti all’unico tavolino vuoto, in un angolino da sola. Mi  si avvicinò una cameriera dall’aria stanca mi chiese se volevo ordinare, presi  un caffè, così per tenermi sveglia.
  








  
  
  
  
  
  
Ero alla ricerca dell’ennesima modella da “vendere”. Avevo già chiesto a un paio di ragazze se interessava loro fare la modella, rifiutarono con un certo dispiacere.
Per riprendermi un po’ decisi di entrare in uno dei tanti Starbucks di New York  a prendermi un caffè. Era pieno, mi guardai un po’ attorno per cercare altre prede. Niente. Mi misi in fila e aspettai per cinque minuti abbondanti in cui aggiornavo il mio capo che non avevo trovato niente.
 Ordinai il mio caffè, mi girai per andarmi a sedere e fui come colpito. La vidi. La ragazza giusta,  lì da sola con un computer, in un angolino.










  
  
  
  
  
  
Avevo appena finito il mio caffè. Sbuffai. Scrissi l’ultima frase per  la mia tesina e finalmente digitai il punto. Sorrisi. Mi stropicciai gli occhi e senti qualcuno dirmi <<Ehi>>

 




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