Obsession
Uno
Spencer e una serva, sembra sia destino.
Maggie era da pochi giorni a
Montford, il palazzo era grande e maestoso almeno quanto Collingwood,
ma privo della sua aura cupa.
“Sarebbe un ottimo
posto in cui vivere”, pensava,
esplorando le stanze luminose.
Nonostante
la bellezza del posto e i riguardi con cui era trattata si sentiva a
disagio, senza alcun compito da svolgere, ma il divieto del conte
Spencer era stato tassativo:
«Sei
un'ospite, qui, e verrai trattata come tale»
Era bello Daniel, con quei suoi occhi chiari e il sorriso un po'
malinconico, bello davvero.
◊◊◊
Le
giornate trascorrevano lente, e tutte uguali, cuciva, gironzolava per
il palazzo e passeggiava in giardino, ma si annoiava e non ne poteva
davvero più. Andò a cercare il conte in biblioteca, raccogliendo
tutto il suo coraggio. Lo trovò immerso nella lettura di un tomo, su
una poltrona accanto al caminetto e sentì mancarle la forza di
distoglierlo dal libro, ma lui si accorse della sua presenza prima
che potesse tornare indietro «Maggie...»
«Io...
Conte... mi dispiace disturbarvi – balbettò – ma, ecco, non so
cosa fare... Vorrei almeno rendermi utile!»
Daniel
la osservò in silenzio per qualche secondo, chiedendo poi a
bruciapelo «Sai leggere?» la ragazza lo guardò con tanto d'occhi:
leggere? Era solo una serva, ovviamente no! Negò col capo e vide
l'uomo alzarsi, deponendo con cura il libro su di un tavolino, e
sparire fra gli scaffali, tornandone con un altro volume fra le mani.
Le fece segno di accomodarsi accanto a lei su un divanetto e sfogliò
le pagine fino a trovare quella che gli interessava, mise il tomo in
modo che lei potesse vederlo e cominciò a spiegarle come distinguere
le lettere.
◊◊◊
Era
passato circa un mese da quel pomeriggio, quando Ashton Spencer
arrivò con Eleanor in carrozza a Montford. In tutto quel tempo
Maggie aveva notato che, quando incrociava Daniel sentiva sempre
premerle qualcosa all'altezza del cuore e non riusciva a non
sorridere. Quella sera decise di raccontare tutto alla sua amica,
cercando di distoglierla dai suoi pensieri ed Eleanor, alla fine del
suo discorso sorrise come se avesse afferrato un significato nascosto
dietro le sue parole.
Quattro
giorni dopo era in carrozza verso Collingowood, con Daniel al suo
fianco. E si ritrovò a parlare in un modo che non credeva possibile,
non verso il conte, almeno.
«Con
tutto il rispetto signor conte, non credete che sia il momento di
lasciar andare Eleanor?»
«Lei
è libera di lasciare la tenuta quando vuole. Tranne che in queste
circostanze, ovviamente.»
«Intendevo
dire di lasciarla andare dal vostro cuore. Ma voi l’avevate capito
perfettamente, non è vero?»
Tornare
nel palazzo e osservare quella che era stata la sua casa per tanto
tempo, destinata all'incuria non le suscitò alcun dispiacere. O
comunque nulla di paragonabile al batticuore di avere il conte
Spencer al suo fianco.
◊◊◊
La
sera dell'attacco a Montford corse nella camera di Daniel e urlò,
con quanto fiato aveva in gola, dimenticando il titolo nobiliare
dell'uomo a cui si stava rivolgendo.
«Daniel!
Daniel! Svegliati, ci stanno attaccando, vogliono Eleanor!»
Lui
si alzò, con i capelli arruffati, le labbra gonfie e gli occhi
semichiusi dal sonno.
“Quanto
sarebbe bello vederti così ogni mattino?”
◊◊◊
Il
palazzo degli Edington era spettacolare, quella sera, ma Maggie non
riusciva a godersi a pieno l'atmosfera, con lo sguardo preoccupato
che correva costantemente al soffitto, cercando di immaginare cosa
stesse facendo Daniel, in quel momento, chiuso in una stanza con
Eleanor e suo padre. L'arrivo del conte Ashton e di quella che
immaginò essere sua madre Helena la distrasse, e quando Anne
Edington si avvicinò loro, per condurli al piano di sopra non poté
fare a meno di seguirli.
Uscirono
tutti, Ashton abbracciato ad Eleanor, Helena e Anne, ma gli altri due
Spencer rimasero nella stanza, e Maggie decise di trattenersi in
corridoio. Quando Rochester salì, raggiungendo padre e figlio, sentì
un brivido di paura risalirle la spina dorsale.
Uno
sparo. Urla. Rochester si affacciò alla porta chiamando soccorsi. La
paura la immobilizzò: stava bene, Daniel, era ferito? Cosa diavolo
era successo? Ma non riusciva a muoversi, poi vide Eleanor portare
quasi di peso il giovane di Spencer, sbigottito e con la camicia
sporca di sangue, ma illeso, fuori e tirò un sospiro di sollievo.
Decise
di tornare a casa, dai suoi, ma nessuno sembrava riconoscerla. Non
riusciva a scuotersi da uno stato di torpore e indifferenza a tutto,
non ora che sul capo di Daniel pendeva l'accusa di patricidio!
◊◊◊
In
tribunale sedette fra la folla, osservando attenta il volto del conte
Spencer, cercando di scorgere un minuscola luce nei suoi occhi. Ma
nulla, stava ritto e triste, così triste da sembrare indifferente a
tutto, al fianco della madre. Vederlo così le faceva male al cuore.
Neanche la condanna di Rochester riuscì a smuoverlo dal suo stato
d'inattività. All'uscita lo trovò accanto a se, con uno sguardo
quasi supplice: «Torna a Montford, Maggie, ho bisogno di un'amica,
ti prego.» la ragazza accettò, cominciando a vedere una luce alla
fine del tunnel di angoscia in cui si trovava.
◊◊◊
Quando
Anne Edington si presentò al palazzo, alcuni giorni dopo il funerale
di Ashton, Maggie origliò il suo discorso al Conte Spencer,
sentendosi una codarda e una vigliacca, non potè fare a meno di
sorridere quando sentì la donna sciogliere Daniel da fidanzamento.
Sapeva che il suo amore, perché era amore quello che provava, lo
aveva capito, era a senso unico, ma non riuscì a non sperare, come
una bambina.
DISCLAIMER
Tutti
i personaggi di questa One Shot appartengono a Brin,
solo e soltanto a lei.
NdA:
Salve!
Prima
di tutto voglio scusarmi del mio orrido modo di scrivere, ma dopo
aver letto Obssession
non ho potuto fare a meno di avere questa idea ronzarmi in testa e ho
deciso di creare il mio personalissimo account per pubblicarla
(ringrazio infinitamente Rika234
per avermi lasciato usare il suo di tanto in tanto!)
Anyway, tornando alla One Shot.
È
una Maggie per Daniel. Questi due insieme non che li vedo: Daniel non
credo (e non voglio) che Daniel rinunci al titolo solo per Maggie,
anzi! Deve sposare Anne! Però, beh, una Maggie innamorata che cerca
di soffocare i suoi pensieri per Daniel... ci sta, almeno secondo me!
Spero
mi lasciate un commento, o più di uno: una recensione apperuno non
fa male a nessuno u.u, così magari riesco a migliorare e a
sottoporvi qualcosa di sensato, leggibile, originale e di mia propria
produzione... sempre che lo vogliate :D
Enrica
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