NDA:
UlquiHime. ANCORA.
Che ci posso
fare, li
adoro troppo. ;V;
Questa one
shot mi è
venuta in mente dopo aver riletto per l’ennesima volta Unmasked.
Così ho
pensato, e se fosse Ulquiorra a guardare Orihime dormire...? =O=
Niente,
quindi questa
one shot è scritta dal POV
di Ulquiorra. A breve
però ne pubblicherò
anche una scritta da quello di Orihime,
sempre nella stessa situazione. Quindi questa sarà una raccolta di due
one shot.
Quindi...
BUONA LETTURA. E come al solito, se vi è piaciuto mi
rendereste
immensamente felice se lasciaste una recensione. ♥
Do
you know where your heart is?
Do you think you can find it?
Or did you trade it for something,
Somewhere better just to have it?
Do you know where your love is?
Do you think that you lost it?
You felt it so strong, but
Nothing's turned out how you wanted.
~
Sai dov’è il tuo cuore?
Sai dove lo puoi trovare?
Oppure l’hai scambiato per qualcosa,
Da qualche parte, giusto per averne
uno?
Sai dov’è il tuo amore?
Pensi di averlo perso?
Lo sentivi così forte, ma
Niente è andato a finire come volevi.
[OneRepublic
~
Say (All I Need)]
I corridoi
di Las Noches
sono deserti, come sempre.
Freddi, come
sempre.
Il bianco
delle pareti
è così privo colore. Spoglio.
Opprimente.
Come le mie mani.
Sfioro la
porta prima
di aprirla, quasi la mia pelle vi si confonde contro.
E’
notte fonda, solo
il pallore della luna illumina debolmente la stanza.
Alzo lo
sguardo verso
la finestra sbarrata.
La luna
è piena.
Ed
è bianca, come tutto il
resto.
Da quando tempo ho iniziato a notare quanto bianco
ci sia in questo castello finto?
Bianco, con
qualche
traccia di nero.
Tutto qui
è
caratterizzato da questi colori incolori.
Anche i miei
vestiti.
Anche io stesso.
Il mio
sguardo viene
attratto da un oggetto di metallo che riflette flebile la luce.
Un cucchiaio.
Sopra un
vassoio,
spinto nell’angolo del divano.
Il piatto
che contiene,
non è più intatto come agli inizi.
E così hai mangiato.
Sono state
le minacce...?,
mi chiedo.
O forse un
misero
istinto di autoconservazione.
O forse ancora, credi che mangiare ti
permetterà
di essere in forze per quando arriveranno i tuoi compagni a salvarti?
Mi avvicino
al divano,
senza fare rumore.
La osservo.
Anche nel
buio di
questa stanza, il colore della sua pelle mi ferisce gli occhi.
Il colore
dei suoi
capelli sparsi contro il bianco della fodera, brucia.
Vivo...
E’
questo l’aggettivo
che più ti descrive, donna.
Anche mentre
stai
dormendo, tutto di te... vive.
Il tuo cuore batte?
Certo che
sì.
Avere un
cuore è un
requisito fondamentale per essere vivi.
Il tuo petto
si alza e
si abbassa seguendo il ritmo del tuo respiro.
Impercettibilmente,
il
sangue scorre nelle tue vene, che si scorgono appena sotto la
superficie della tua
pelle.
E tutto
questo, è
possibile grazie al tuo cuore.
Sarebbe così facile fermarlo...
La mia mano
sfiora la
tua gola.
La tua pelle
è calda.
Rosea.
Con il
pollice laccato
di nero, ti sfioro le labbra rosse, leggermente semiaperte.
Il contrasto
della tua
pelle con la mia, mi fa sentire ancora più... bianco.
Freddo.
Opprimente.
Premo appena
le dita
contro il tuo collo, fai una smorfia, ti lascio andare subito.
Non posso
permettermi
di farlo.
Anche se...
una parte
di me lo vorrebbe.
L’altra
parte, invece...
Da quando ho iniziato a volere?
L’altra
parte... ne
morirebbe.
Anche nel
buio di
questa stanza, il colore della tua pelle mi ferisce gli occhi.
Il colore
dei tuoi
capelli brucia.
Sento una fitta al
petto, dove dovrebbe trovarsi
il mio
cuore.
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