capitolo 1
Beth:" por favor, mamà" dissi a mia madre pregandola umilmente
di lasciarmi la libertà di andare alla festa. Sono Beth Holmes,
abito a Wolverhampton,
ho 17 anni. Alta, fisico da modella, occhi color miele, capelli castano
chiaro, con sfumature sul biondo cenere. Come ogni ragazza della mia
età anche io desideravo andare a una di quelle feste da sballo,
non era la prima volta che ci andavamo, ma qualche giorno prima una
ragazza della mia stessa età e rimasta coinvolta in un
incidente, e da quel giorno i miei genitori, hanno esitato a
mandarmici. avevo provato più volte a dirli che non andavo sola,
con me c'era Liam Payne il mio migliore amico, il mio braccio destro,
il mio fratello maggiore di un anno, praticamente tutto, ma pare che
ciò non abbia convito mia madre.
Mammma:" No!" disse con tono autoritario, a braccia conserte. Lei
Spagnola, di Cadice, Spagna e affianco mio padre un inglese DOC di Wolverhampton, seduto sulla sua poltrona rossa intendo a leggere un libro.
Beth:" Papà!" dissi rivolgendo lo sguardo su di lui con tono
più sicuro, sperando che almeno lui mi aiutasse a convincere
quella testa dura di mia madre!
Papà:" ordini superiori, non posso cara!" ritornando a leggere
il suo libro e a farsi i fatti suoi. Bene, c'è una festa
strepitosa che inizierà tra poche ore e io non potrò
andarci, incavolata nera andai in camera mia e mi buttai sul letto,
presi il telefono e inviai un messaggio a Liam.
- negativo fratello, B.- inviato. Dopop qualche minuto il telefono squillava, lo presi e risposi.
Beth:" pronto?!" dissi
Liam:" come negativo! lo sanno che vieni con me ?!" disse urlando dall'altra parte del telefono.
Beth:" non urlare ti sento, si lo sanno ma sai com'è mia madre,
quando dice una cosa nessuno li fa cambiare idea!" dissi
sbruffando. Beth:" ma sai come sono io invece, perciò faremo
come al solito, ci vediamo alle 23.00 al solito posto!" dissi con un
sorriso malizioso chiudendo la chiamata al ragazzo. Il nostro solito
piano quando i miei non mi permettono di andare a qualche festa,
mi preparo e aspetto che la via sia libera e poi fuori dalla finestra
del salotto che da sulla strada e si va alla festa. Ore 23.00
sono già pronta vestitino corto nero, decoltè un filo di
trucco e capelli lisci, silenzio totale in salotto e via, si va. Ed
eccolo lì il mio migliore amico Liam Payne col suo solito
sorriso e la sua aria da sfacciato, capelli corti mossi, look jeans e
maglietta, dal carattere amorevole e solare. Andammo alla festa musica
che si sentiva già da qualche isolato prima, macchine
parcheggiate nei dintorni e molti ragazzi che erano già brilli
del 5 o 6 bicchiere di birra o cose simili, ci divertimmo anche noi
senza esagerare. Erano le 3.00 guardai l'orologio della cucina, ormai
ero già in uno stato confusionale, Liam idem così
decidemmo di ritornare a casa anche per non destare sospetti ai miei
genitori. arrivata a casa aprì molto lentamente la porta
d'ingresso di casa richiudendola alle mie spalle, quando d'un tratto si
accese la luce della stanza.
Beth:" oh-oh!" dissi guardando i miei genitori seduti sul divano a braccia conserte fissarmi con un aria minacciosa.
Mamma:" Chicas, ora come ora, solo un miracolo te può salvare!"
disse con quel suo accento spagnolo. Un miracolo, mi serve solo un
miracolo, pensai.
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