Everybody needs somebody.

di _Extraordinar
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L'inizio. 

 


 L’orologio segnava le diciotto e ventiquattro,il cielo era fitto di stelle,
per una serata di metà febbraio non faceva troppo freddo,infatti si stava bene perfino in terrazza,dove Matteo,all’interno del suo cuore,serbava molto dolore e freddezza.
 Forse il cielo aveva deciso di concentrare tutto il freddo del mondo in un angolino di un organo tanto banale 
ma così importante. Matteo,ormai diciottenne,davanti al suo caro pc aveva un aria scocciata ma allo stesso tempo divertita; 
un copia-incolla continuo di ringraziamenti,dieci richieste di amicizia ogni cinque minuti, 
per di più erano tutte ragazze,ma tra tutte queste lei non c’era;
eppure avrebbe dovuto essere felice,
essere eletto rappresentante d’istituto,avere migliaia di ragazze ai propri piedi,un fisico da far invidia,bella moto,e niente da invidiare a nessuno,tranne un po’ di voti scolastici,
cosa che però avrebbe potuto ottenere facilmente con qualche sforzo in più,l’intelligenza non gli mancava di certo,ma lui non aveva lei.
 Nicoletta,la ragazza più bella della scuola,stupida bionda cotonata gli aveva detto che lei meritava di meglio.
 La classica zoccoletta di quartiere,però Matteo se ne era davvero innamorato,
e non riusciva ancora ad accettare che lei l’aveva abbandonato. 
 La chat di quello stupido social network continuava ad aprirsi,
e il giovinetto che sbuffava davanti quel monitor continuava a giurarsi di cancellarsi da quella giungla 
non appena avrebbe finito il liceo e avrebbe finalmente trovato un lavoro,magari nell’esercito oppure in qualche altro corpo;
oltre ad essere bello era anche alto e virile,nonostante nei lineamenti del viso ci fosse ancora qualcosa di infantile.  
La finestra della chat si illuminò nuovamente,e chissà perché,forse il destino lo aveva scritto,
Matteo decise di rispondere a  quella ragazza,Alice.  
Alice Pinto,frequentava lo stesso liceo di Matteo da poco,si era trasferita in quella pioggiosa città in provincia di Milano
 e guarda caso abitava di fronte al suo amore mai confessato.
 Alice,ora aveva trovato la scusa buona per attaccare bottone,Matteo non si ricordava di lei,nonostante ella aveva cercato a tutti i costi le sue attenzioni,ma fu quel messaggio che fece cambiare tutto
 : «  Ehm ciao,non volevo farti i soliti ringraziamenti,oddio sì,ma ecco,congratulazioni» 
E poi sparì dalla chat imbarazzata con le lacrime agli occhi,Matteo rispose «Grazie» come a tutti,
e appoggiato alla ringhiera impolverata si accese una malboro,l’ultima di quel pacchetto. 


Questa è la mia prima storia,e spero che non la giudicherete  solo dal prologo. 





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