Away

di Beapot
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Storia parteciante all'iniziativa "C.I.A. - Chi ha Incastrato l'Auror" - organizzata dal gruppo di FB "Cercando chi dà la roba alla Rowling [Harry/Hermione]"




Away


 

 

- Non andare.

Il sussurro di una voce rotta e tremante, una panchina arrugginita, vento gelido che penetra attraverso i cappotti.
Bisogno di contatto, troppo bisogno, e lo sfiori con una mano.

Si scosta bruscamente, siete lontani per la prima volta.
E lui ha paura di non riuscire a lasciarti, e tu hai paura di vederlo andar via.

- Resta, ti prego.

Anche la pioggia nasconde l'ultima preghiera, e i vostri sguardi non si incrociano.
Avete paura del passato, paura del presente. Avete bisogno di sperare nel futuro e nell'illusione che il tempo e la distanza possano aggiustare i cocci che non riuscite più a nascondere.

- Harry, guardami.

Occhi velati di lacrime e mani che tremano.
Parole disperate, desideri pericolosi.

- Non possiamo più andare avanti così.

Aveva già deciso.

*

 

Saluti, partenze, lacrime nascoste.
Arrivi, sorrisi, abbracci.
C'è movimento, c'è vita intorno a voi, eppure non vedete niente di quello che vi circonda.

Un ronzio nelle orecchie, il solito profumo nel naso, ma per la prima volta manca il tempo.
Non avete mai avuto abbastanza tempo, siete sempre arrivati tardi.

Non ci sono parole che possano aiutarti, stavolta. Non riesci nemmeno a guardarlo negli occhi, figurarsi a parlargli.
Ti chiedi persino cosa ci fai ancora al suo fianco, in silenzio, con la paura di lasciarlo andare.
King's Cross ricorda. Vi ha visti bambini, vi ha visti crescere, anno dopo anno, insieme. Vi ha visti separarvi senza che ve ne accorgeste: in balia degli eventi, con le ali tarpate e i desideri soffocati.
King's Cross, tu la ricordi. È il passato, è già lontano, è ancora troppo vicino per essere dimenticato.
C'è un pezzo della tua storia in questa stazione, c'è un pezzo di voi.
Forse è dove tutto è cominciato.
La prima volta che le tue labbra lo hanno sfiorato, la volta che ti ha lasciato partire da sola e un po' spaventata, quella in cui ti ha vista tornare e stringersi a un altro, mentre con gli occhi cercavi lui.
Eppure adesso sei lì, sei su quel maledetto binario sette, sei con lui. E sarà ancora più difficile.
Scappare, ecco cosa sembra ancora una volta la cosa più facile.
Siete scappati dalla verità, siete scappati dai sensi di colpa e dalle notti passate a piangere, siete scappati giorno dopo giorno, nascondendovi anche da voi stessi.
Sta scappando da te.
Il fischio del treno ti riempie i timpani, e quasi non ti accorgi che siete già arrivati al binario.
Lì, dove tutto è cominciato, tutto è appena finito: senza altre parole, senza altri sguardi, senza altre carezze proibite. Un sussurro coperto dal rumore, forse una lacrima che sfugge al controllo, e lui è già troppo lontano.

 


 

 





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