Tre settimane dopo la rivelazione del loro amore Dean e Alice sono
separati da demoni da cacciare e ferite da risanare ma qualcos’altro li
aspettava. Ecco cosa:
Ciao
Dean, mi chiami appena puoi?
Sempre
io è passata mezz’ora e ancora niente. Mi chiami è importante.
Terzo
messaggio. Mi devo preoccupare?
Dean
chiama Alice altrimenti Alice ti trova e ti fa a pezzi!!
Dean
decimo messaggio della giornata, sono le tre del pomeriggio e ti lascio
messaggi dalle nove. Altre due ore e poi … vengo a cercarti!
Mi
ha chiamato Bobby. E' possibile che io debba essere informata da lui
dei tuoi casi? Dean sono la tua ragazza, se vuoi continuare questo
rapporto devi chiamarmi tu!
Scusa
amore, sono stata in ansia tutta la giornata. Probabilmente ti ho
riempito la segreteria, so che stai bene, sempre Bobby … mi sono
accorta di non averti detto una cosa: ti amo tanto. Ho voglio di
sentire la tua voce. A presto amore mio.
L’impalata nera è l’unica auto parcheggiata nell’aria di servizio,
appoggiato a essa Dean Winchester riprende fiato dopo una rocambolesca
ritirata, si ritirata perché uno come Dean non fugge, si ritira! Sam è
all’interno a prendere qualcosa da mangiare, Dean, fuori, ascolta la
segreteria piena di messaggi della sua fidanzata. Al suo pensiero
sorride, possibile che uno come lui potesse avere una ragazza, una
fidanzata fissa che si preoccupava, che lo aspettava, che lo ama, da
cui tornare e cui essere fedele? Certo lui è la fedeltà non sono mai
andati molto d’accordo ma era più che propenso a provarci e riprovarci,
soprattutto ora che sapeva che lei ricambiava.
- Tutto ok?
- Vado in bagno.
Una volta lontano da Sam fa partire la chiamata ad Alice, gesto che
ormai faceva automaticamente ma sempre lontano da Sam, in auto solo
quando lui era certo che dormisse usando l’auricolare, lei riattaccava
se è senza troppo pericoloso e loro di pericoli già ne affrontano
troppi, è sempre felice di fargli compagnia anche solo per ascoltare la
musica insieme, a volte parla solo lei, a lui piace la sua voce.
- Dean!!!
- In persona.
- Stai bene?
- Sano e salvo.
- Non ha niente da dirmi?
- Ho appena sentito tutti i tuoi messaggi …
- Farmi preoccupare lo trovi divertente?
- La verità: si. Mi piace avere la segreteria piena di tuoi messaggi,
amo avere te che ti preoccupi ...
- Questa te la faccio pagare ...
- La cosa non mi spaventa.
- Dove sei ora?
- In autogrill anzi devo andare, Sam mi aspetta, ti posso chiamare dopo?
- Veramente stavo andando a dormire, domani avrò molto da fare.
- Cosa?
- Amore non iniziare!!
- Ok, ci sentiremo domani.
- Allora buona notte.
- Notte Alice.
- No, no, no cosi!
- Cosa no cosi?
- La buona notte! Così sembri arrabbiato e io non riuscirò a dormire.
- Scusa ma in che altro modo dovrei augurarti la buona notte?
- Come ieri, come il ragazzo innamorato che sei.
- Ah … come ieri …
- Dean muoviti ho riattacco ed è peggio per te!
- Buona notte mia piccola principessa, sognami!
- Ci proverò! Buona notte scudiero!
- Ti amo.
- Anch’io.
Prima di ritornare da Sam, Dean aspetta che il sorriso da ebete
innamorato, che è certo di avere in quel momento, scompaia dalle sue
labbra.
Che colpa ha lui se ogni volta che Alice fa la bambina lui reagisce
cosi?
Se ogni volta che gli dice “Ti amo” o “Anch’io” si sente solo un
ragazzo innamorato e non un cacciatore?
Certo la cosa con il tempo passerà, sono solo tre settimane che lui e
Alice stanno insieme, il tempo muterà le cose, per ora gli sta bene
cosi.
Si siede al posto di giuda e fa partire il motore, ora lei si starà
rannicchiando sotto le coperte, che scemo non gli ha neanche chiesto se
l’avesse svegliata?
No, era sveglia, ne era sicuro dalla voce troppo squillante e
preoccupata e poi non andava mai a dormire senza avvisarlo e dirgli
l’ultimo “ti amo” della giornata.
Che si stessero trasformando in due smielati fidanzatini? Ci aveva
pensato ma aveva scartato l’idea, era pur sempre uno spietato
cacciatore!
- Lo sai vero che non c’è bisogno di correre a nasconderti ogni volta
che vuoi sentirla?
- Io non corro a nascondermi e poi se voglio sentirla in santa pace
sarò libero di farlo si o no?
- Dean non ti scaldare, fai un po’ come vuoi!
- Come ho sempre fatto.
- Come sta Alice?
- Bene.
Di poche parole dopo l’annientamento del mostro di turno, poche parole
ma tanta musica che rimbombava nell’abitacolo, i pensieri di Dean erano
altrove a cercare di svelare un mistero che gli era passato sotto il
naso senza accorgersene.
Arrivati al motel i Winchester si coricano ognuno nelle rispettive
brande e lentamente cadono tra le braccia di Morfeo, a distanza nel suo
letto Alice li avrebbe imitati molto, ma molto tempo dopo.
|