Le
terre di Inazuma erano contese tra quattro regni. Il regno Raimon, il
regno Royal, il regno Dark Emperors ed il Regno Zeus.
Il
regno Raimon aveva come principe
l'ingenuo e gentile Mamoru Endou, che sperava in una semplice
discussione sulla suddivisione delle terre tanto bramate dai regni.
Il
regno Royal aveva come principe Yuuto
Kidou, conosciuto da tutti per la sua astuzia, la sua scaltrezza e la
sua intelligenza. Il giovane principe riteneva sciocco ed ingenuo
parlare, bisognava agire, magari muovendo una guerra al regno più
debole.
Il
regno Dark Emperors aveva come principe
Ichirouta Kazemaru, conosciuto per la sua incredibile velocità.
Fino a qualche anno prima Kazemaru viveva col principe Mamoru nel suo
regno, stanco delle continue prese in giro del principe Kidou, decise
di mettersi a disposizione del re ed egli ne fece il principe. Il
giovane vorrebbe aiutare Endou nella sua impresa, per questo,
nonostante il re non fosse d'accordo, si era alleato con lui.
Infine,
il Regno Zeus aveva come principe
l'egocentrico Afuro Terumi, non meno conosciuto degli altri, ma,
anzi, forse il più conosciuto per la sua bellezza ed eleganza.
Il principe era nel mezzo e, infatti, si dichiarava neutrale nella
rivalità che il principe Yuuto muoveva fra lui ed il principe
Mamoru.
Nei
regni v'erano delle regole rigide, una di queste impediva a tutti,
reali e sudditi che fossero, di innamorarsi di qualcuno che non fosse
dello stesso regno. Erano consentiti solo ed esclusivamente i
matrimoni combinati volti a risolvere guerre e/o ad evitarne.
Su
questa legge non era d'accordo la principessa Aya, sorella di Mamoru,
che spesso si lamentava con suo fratello di ciò, ma il padre
sembrava irremovibile. Aya, infatti, s'era innamorata niente di meno
che del principe Afuro, il quale sembrava vagamente interessato a
lei. Purtroppo Aya era la promessa sposa del principe Yuuto, il
quale, invece, non sembrava avere interesse in lei, quanto più
era impegnato nel prendere in mano il suo regno.
Della
stessa opinione di Aya era la sua dama di compagnia, Miyako, la quale
da ormai un paio d'anni andava dietro a Kazemaru, ma non era in grado
di far cambiare opinione al re, vista anche la scarsa riuscita della
principessa.
Una
mattina, che sembra prospettarsi come tutte le altre, il giovane
principe Mamoru s'era svegliato ed era andato al suo solito
allenamento. Si allenava con la spada, Mamoru, si allenava per
difendere il regno e sua sorella.
“Principe!”
lo chiamò d'improvviso uno dei servi. Il principe si voltò
verso di lui, scuotendo il capo.
“Sì,
che succede, Kai?” chiese Mamoru, tentando invano di sistemare
i capelli, sudati, fissando il servo negli occhi.
“La
principessa Aya è sparita!” esclamò l'altro,
sudando freddo. Sapeva che il principe era buono, ma quando gli si
toccava la sorella perdeva le staffe come pochi.
“CHE
COSA?!” esclamò infatti, adirato. “Dov'era
l'ultima volta che l'hai vista?” chiese, cercando di calmarsi.
Kai socchiuse gli occhi, assumendo uno sguardo pensieroso.
“Beh,
diceva che sarebbe andata nel neutrale regno Zeus, ma non è
più tornata.” replicò, sospirando leggermente.
“Miyako
era con lei?” domandò di nuovo, spogliandosi
dall'armatura d'allenamento per indossare la tunica semplice ma
elegante da principe. Scosse lievemente il capo per sistemare i
capelli, restando in attesa di una risposta da parte del giovane.
Quello per tutta risposta scosse il capo, sollevò le spalle e
sospirò. “Chiamala.” ordinò, e subito il
servo corse.
Miyako
giunse dal principe in cinque minuti, limitandosi a fissare il
contorno del suo viso con uno sguardo perplesso.
“Mi
avete fatta chiamare, Endou-sama?” chiese, limitandosi a
sorridere timidamente.
“Mia
sorella Aya è sparita.” rispose, puntando gli occhi
castani nei timidi e spauriti occhi della dama di compagnia della
sorella. “Perché non eri con lei?” Miyako sospirò
lentamente, portando una mano a sistemare una ciocca dei lunghi
capelli castani dietro l'orecchio. Fissò il principe negli
occhi, poi sospirò.
“Aya-sama
mi ha ordinato di non seguirla.” cominciò la dama “Non
so bene il motivo di questa scomparsa, ma è probabile che
Aya-sama non volesse farvelo sapere.” spiegò poi,
portando entrambe le braccia al petto, sospirando leggermente. Il
principe scosse il capo, Miyako sapeva che era arrabbiato, glielo
leggeva negli occhi.
“Ci
si rivede, Endou-kun.” s'intromise una voce. Miyako e Mamoru si
voltarono nello stesso istante verso la voce e subito videro il
Principe Yuuto sorridere beffardo verso l'ingenuo principe.
“Oh,
salute a voi, Principe.” disse Miyako, eseguendo un breve
inchino che accompagnò con gesto del capo.
“Salute,
Kidou-kun.” lo salutò gentilmente Mamoru, scoccandogli
un sorriso. Yuuto si limitò a sorridere beffardamente in sua
direzione.
“Allora,
dov'è la principessa? Sapeva che oggi sarei venuto a
prenderla.” replicò, fissando i due. Mamoru cominciò
a sudare freddo, portando una mano sul viso.
“Ora
si spiega tutto.” pensò
Mamoru, capendo il perché della scomparsa improvvisa della
sorella.
“Aya-sama
è malata.” mentì Miyako “Se fosse possibile
potrebbe ripassare fra qualche giorno, Principe Yuuto?” chiese,
portando una mano fra i capelli.
“...
Sta male davvero, Endou-kun?” Mamoru sorrise, annuendo
leggermente. Yuuto scosse il capo lentamente, assumendo
un'espressione pensierosa. “Ripasserò fra una
settimana.” replicò, voltandosi ed andandosene. Aveva
intuito che qualcosa non andava. Non era un ingenuo.
“Come
ti è saltato in mente, Miyako? Il principe Yuuto non è
stupido.” Miyako scosse il capo e sollevò le spalle.
“Sto
sperando che Aya-sama torni in fretta. Potremmo chiedere aiuto a
Kazemaru-sama, no?” propose, arrossendo all'idea di rivedere
Kazemaru. Era da diversi mesi, infatti, che non lo sentiva.
“Ottima
idea.” replicò il principe, dirigendosi dunque verso le
stalle per prendere il suo destriero e raggiungere il regno del suo
alleato.
“Sicura
ti vada bene così?” mi chiese la voce dolce di Afuro.
Sorrisi in sua direzione, abbracciandolo.
“Mio
fratello capirà.” risposi, sorridendo. Lui mi strinse
nell'abbraccio, accarezzandomi i capelli.
“Non
è di lui che mi preoccupo. Come la prenderà il principe
Yuuto Kidou?” mi chiese di nuovo, fissandomi negli occhi.
“Non
mi importa.” replicai, socchiudendo gli occhi castani. Afuro
scosse il capo e sollevò le spalle.
“Dichiarerà
guerra a tuo fratello, te ne rendi conto?” sollevai le spalle e
borbottai.
“Mio
fratello se la caverà.” risposi solamente. Lui scosse di
nuovo il capo e mi baciò in fronte.
Ero
scappata senza dire nulla a Mamoru, non volevo diventare la sposa di
Kidou. Non mi interessava.
Stavo
infrangendo le regole, ma poco mi importava. Volevo amare
liberamente, e se per farlo avrei dovuto mettere in pericolo il mio
regno, l'avrei fatto.
Mi
dispiace essere egoista, ma non potevo resistere un giorno di più...
Angolino
dell'autrice: Okay,
non uccidetemi! Questa long è nata nella mia testa come
un'idea generale. Perché non vedere l'Inazuma ai tempi
medievali?
Boh,
spero vi piaccia come prologo. Mi sembra un po'... Uh... Un po'
strano ecco.
…
Bene.
Dedico questo capitolo a:
Chicco,
a cui rinnovo il ti voglio bene!
Mely,
che adoro e a cui voglio un mondissimo di bene!<3
Spero
che vi piaccia.
Un
abbraccio cuccioloso, Marie
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