Hi, I'm your stepbrother.

di KeepSmiling
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PROLOGO.
Ero seduta su di una panca congelata da quasi un’ora fissando il pavimento con occhi lucidi che minacciavano imminenti lacrime; tremavo come una foglia, non riuscivo a prendere calore nonostante fossi in un locale chiuso. Accanto a me, alla mia destra, c’era mio fratello Harry che, contrariamente a come faceva di solito, mi stava stringendo tra le sue braccia, quasi come se volesse trovare la forza o un punto stabile su cui sostenersi, ma sapeva meglio di me che non ero la persona più adatta in quella situazione, che era completamente impossibile da sopportare per una ragazzina di soli tredici anni.
Avendo solo due anni di differenza, il nostro è stato da sempre un rapporto di odio-amore: certe volte mi faceva talmente irritare che avrei desiderato essere figlia unica, ma in altre circostanze mi rendevo conto che non avrei potuto fare a meno di lui, del mio fratellone.
Nostro padre era alla mia sinistra, immobile da infiniti minuti a fissare il vuoto, con un braccio appoggiato sullo stomaco e l’altro che andava a coprirgli metà viso; era visibilmente distrutto.
Le persone che ci si avvicinavano con espressione affranta pronunciando delle parole orribili, che dovrebbero essere state di conforto, mi fecero capire che era arrivato il momento dell’estremo saluto.
Trascinai il mio sguardo appannato, dapprima fisso sul pavimento, su di una cassa in legno color ciliegio con sopra adagiati dei fiori rigorosamente scuri che emanavano tristezza.
Harry mi liberò dal suo abbraccio e si alzò porgendomi la mano, portai il mio sguardo su di lui e potei tranquillamente notare che i suoi meravigliosi occhi verdi erano diventati gonfi e rossi come palloni da basket e che le sue guance erano rigate dalle lacrime; afferrai la sua mano, ci avvicinammo alla cassa e con un gesto deciso mi avvicinò a sé costringendomi ad abbracciarlo. Non riuscii più a trattenermi: scoppiai a piangere singhiozzando tra le braccia di mio fratello, che a sua volta scoppiò in lacrime più di prima. Persone che non riuscivo a riconoscere a causa della vista offuscata e del gran mal di testa che mi stava stordendo, ci si avvicinavano commosse cercando di calmarci, ma a poco serviva: io non mi ero resa ancora conto di quello che era accaduto e che stava accadendo. Le lacrime avevano finito di scorrere sui nostri visi, almeno per ora, così ci slegammo dal forte abbraccio e ci avvicinammo alla grande cassa. Harry prima la baciò e poi l’abbracciò pronunciando delle parole che mi provocarono una morsa allo stomaco.
“Ciao mamma, ti voglio bene. Pensaci ora che sei lì su.” Mi coprii il volto con entrambe le mani e successivamente mi limitai ad imitare i gesti di mio fratello senza proferire parola, la testa mi stava letteralmente scoppiando, non riuscivo a pensare a niente, avevo la mente offuscata. L’unico chiodo fisso che mi perseguitava era che la persona più importante della mia vita se n’era andata, lasciando un marito e due figli adolescenti in balia delle acque. Probabilmente quel freddo giorno di novembre fu il più brutto delle nostre vite.

KeepSmiling.
Signori e signore, ho deciso di rovinarmi:
oltre a "Honestly, my life would suck without you, boys"
sto scrivendo quest'altra ff, 
e ho aspettato il momento più opportuno
per iniziare a postarla, spero vi piaccia :3
Per ora pubblico solo il prologo,
da cui si capisce poco e niente,
 ma già dal prossimo capitolo
capirete di più, promesso! :D
Fatemi sapere che ne pensate! :3
Ah e ps: voglio ringraziare la Giusty 

(xRikky__) per il magnifico banner! :3
Lots of love,
Ila.xx





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