Luce

di rosie__posie
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Il cielo era colmo di nubi gonfie di pioggia. Il vento portava a spasso le foglie dei platani che stavano ingiallendo prima del tempo. Le prime gocce gli sfiorarono le lunghe ciglia e i riccioli scuri ribelli. Si tirò su il bavero della giacca e, approfittando di una coppia di ragazzi che stava uscendo, si infilò dentro il bar. 
Si sentiva stanco, arrabbiato e poco soddisfatto di sé stesso. Aveva bisogno di lavorare, ne aveva disperatamente bisogno. Il fumo fu la prima cosa che lo invase. La seconda, una luce tenue ma altresì spettacolare. Lì, a pochi passi da lui, vicino al bancone. Un sorriso brillante, quegli occhi azzurri ridenti, quelle piccole rughe che li incorniciavano. E quei capelli biondi, morbidi e lunghi a incorniciare quel viso dai tratti rigidi.
Se non era la luce, quella, era un meraviglioso inganno.




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