Sound stage

di rosie__posie
(/viewuser.php?uid=148189)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Questa volta no, niente scuse.
Allungo una mano e prendo il bicchierino di plastica. Bevo un bicchiere d'acqua e poso gli occhi sullo specchio del camerino.
Gliele canterò di santa ragione.
Osservo la mia immagine riflessa. Troppo chiara. Sarà il trucco di scena. O forse quel cazzo di lampadine che incorniciano lo specchio.
Anzi, non gli dirò proprio niente. Non risponderò nemmeno alle sue chiamate.
Getto il bicchiere vuoto nel cestino, mentre continuo a osservarmi allo specchio.
Se avrà il coraggio di chiamarmi...
Mi passo una mano tra i capelli. Gesù, stanno su peggio della Torre Eiffel. Tutto quel cazzo di lacca...
E se non dovesse chiamarmi? È qui, nel sound stage qui accanto. Non può non chiamarmi...
Bussano. Mi avvisano che mancano dieci minuti, poi si riprende a girare i giornalieri. Sbam. Odio quando sbattono la porta così! Oggi non è proprio giornata.
Ma certo che chiamerà. E se non dovesse farlo, lo chiamerò io...
Mi alzo dalla seggiola e guardo impaziente l'orologio. Nove minuti.
Ovviamente, lo chiamerò solo per dargli il mio ben arrivato e per augurargli buon lavoro. Sono stanco di correre sempre io da lui.
Cammino nervosamente per il camerino, mani in tasca. Fa caldo nel costume di scena...
Deve essere lui a chiedermi di andare da lui, questa volta. Eh, sì!
Mi fermo di nuovo davanti allo specchio. Alzo un sopracciglio. Ok, tutto a posto. Otto minuti...
Ah, ma gli dirò di no, che non ho tempo, che non posso vederlo! Lo farò sospirare...
Mi risiedo. Sette minuti al ciak...
Dovrà desiderarmi, questa volta. Pregarmi!
Bussano. Se è ancora quel cazzo di assistente di scena che mi mette fretta...
Chiedermi più e più volte di andare da lui. Implorarmi!

-Mr. Bamber?
-Sì?
-Ha una visita.
-Sì? Chi è?
-Mr. Gruffud. E' qua fuori.
Mi alzo di scatto.
-Vengo subito!
Ioan, accidenti a te!





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1015861