- Titolo della storia Se imbrogliverrai imbrogliato
- Tipologia triple drabble 358
- Binomio scelto Anfora Prestigiatore
- Genere generale
- Avvertimenti /
- Rating verde
- Credits (eventuale)/
- Note dell'Autore (eventuale)/
- Introduzione (breve) Un uomo ha in mente una frode ai danni
dell’assicurazione.
Se imbrogli verrai imbrogliato
L’odore di fumo e di muffa arrivò pungente alle
narici dell’uomo. Non era avvezzo a quel genere di posti, e
non era avvezzo neppure al genere di gente che li frequentava. Si
schiarì la voce e con tono piuttosto alto chiamò:
“Prestigiatore! Sono qui come concordato…
E’ tutto pronto?”
Sentì cigolare alla sua destra, vide una porta dischiudersi
lentamente e un uomo sugli ottanta farne capolino.
Il vecchio uscì completamente dalla stanza fissando il nuovo
arrivato con sguardo arcigno.
“Non urlare idiota, sono vecchio mica sordo”
biascicò il Prestigiatore, sputando saliva da una bocca
senza denti. “Certo che è tutto pronto, per chi mi
hai preso? Sono un professionista, mi chiamano Il Prestigiatore mica
perché so fare i trucchi di magia…
Seguimi” ordinò infine imperioso.
L’uomo seguì quello strano personaggio fin dentro
la stanza dalla quale era sbucato poco prima. A differenza del
corridoio, quella camera era estremamente luminosa; la luce era
talmente forte che l’uomo dovette sbattere più
volte le palpebre per non rimanere abbagliato.
“Ecco qui, questa a destra è la tua preziosissima
anfora originale, invece questa a sinistra è il mio
lavoro” borbottò il vecchio senza neppure degnarlo
di uno sguardo; in fondo non aveva bisogno di vedere la reazione del
suo cliente, sapeva da sé di aver fatto, come sempre, uno
splendido lavoro.
“E’ magnifico” mormorò
l’uomo fissando l’esatta riproduzione del suo vaso
Ming, “Ha fatto un lavoro eccelso! Nessuno si
accorgerà che ho in casa un falso e quando lo
farò rubare l’assicurazione sarà
obbligata a risarcirmi il danno” concluse quasi gongolando.
“Sì, bhè le tue truffe assicurative non
mi riguardano” rispose indifferente il vecchio falsario,
“Dammi i miei soldi e sparisci da qui”
Come concordato il cliente tese una busta piena di banconote e poi,
salutando con una mano, si portò via entrambe le anfore.
Appena la porta si richiuse, il vecchio falsario tese le labbra
raggrinzite in un sorriso cattivo ma soddisfatto. Con passo lento si
avvicinò ad un armadietto di legno e con cura ne estrasse
un’altra anfora Ming, quella originale. La rimirò
soddisfatto e poi continuando a ridere mormorò:
“Sciocco… C’è un motivo se
tutti mi chiamano Il Prestigiatore”.
Scritta per la challenge degli Original Concorsi di Eylis
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