Via Crucis

di mamie
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 L’unico vantaggio di quella missione capitata loro tra capo e collo era che avrebbero scampato la noiosissima Via Crucis cui erano tenuti a partecipare inesorabilmente tutti gli anni. Non che non tenessero in debita considerazione i patimenti di Nostro Signore, ma Lavi a volte si chiedeva quante migliaia di uomini – milioni, probabilmente – erano morti di pene parimenti orribili senza aspettare nessuna resurrezione. E non era neanche il primo dio a cui succedeva. Nella sua memoria Bookman junior poteva ripescarne un discreto numero.
Per quel motivo la lenta processione di fiaccole e penitenti che si snodava lungo le strette viuzze in salita di quel paesino abbarbicato sulle rocce in parte lo affascinava e in parte lo irritava.
Sei morto per salvarci, no? Per salvarci dal peccato originale.
Anche sul peccato originale Lavi trovava da ridire. Un lontano mito mesopotamico.
Ci condanni ancora prima di nascere, poi mandi tuo Figlio a scontare la condanna per noi.
La figurante che faceva Maria sembrava piangesse veramente. Quante donne avevano visto i propri figli straziati allo stesso modo?
Il canto leggermente stonato dei paesani rimbombava fra le case lugubremente.
- Non distrarti.
Questa era la voce di Kanda, immobile vicino a lui nell’ombra. Marie e Miranda dovevano essere un po’ più avanti. Allen e Lenalee da qualche parte dietro di loro.
Alla luce delle fiaccole il profilo di Yu sembrava tremare e rimodellarsi continuamente. La bocca era indurita in una smorfia amara.
Perché non salvi anche lui allora?
“Se uno vuol venire dietro a me, prenda la sua croce e mi segua”.
Eccoci. Siamo tutti qui. Ognuno con la sua croce. Ci hai promesso il Paradiso. I tuoi martiri ti obbediscono.
Lo strillo acuto degli akuma tagliò in due come una falce i suoi pensieri. E poi ci fu solo la battaglia.




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