Incubo
Buio
Paura
Terrore
- Quando
uccidi una persona senti l'adrenalina scorrerti lungo tutto
il corpo, è una sensazione stupenda...- disse l'uomo alla
sua destra, iniziando a giocare con una sua ciocca corvina. Lei sentiva
la paura invaderla e il cuore scoppiare, sapeva che da un momento
all'altro sarebbe potuta svenire.
-...uccidere ti fa sentire vivo, ma la parte migliore è
quando la tua vittima ti implora di lasciarla vivere e, dopo averla
torturata e sentita strillare dal dolore, squartarla e toglierle,
finalmente, la vita. Tu sei ancora molto giovane, ma sono sicuro che
imparerai in fretta. Dopo tutto, assomigli molto a tua madre: intelligente,
bella e sveglia.-
La ragazza deglutì, non riusciva a fermare il ritmo del suo
cuore che sembrava volesse uscirle dal petto. L'uomo si sedette su una
sedia proprio davanti a lei e incominciò a guardarla. Allora
prese un pugnale affilato dal cassetto della scrivania, lei lo
riconobbe subito e la rabbia iniziò a farsi strada nella sua
mente insieme ad orribili ricordi troppo dolorosi.
Sul volto dell'uomo comparve un ghigno che le fece accapponare la pelle.
- No- disse semplicemente la ragazza - io non ucciderò
nessuno, io non sono come te - continuò
lanciandogli uno sguardo glaciale, cercando di nascondere tutta la sua
paura.
- Ah, in questo ti sbagli! Che tu lo voglia oppure no, tu sei sangue
del mio sangue. Sei parte di me- le
disse, ricambiando lo sguardo - Quindi, prendi questo pugnale e fai
quello che devi fare. Dimostra di essere figlia di tuo padre-
finì l'uomo.
- Cioè devo dimostrare di essere la figlia di un mostro? Mi
spiace, ma te lo ripeto: non ucciderò nessuno!-
gli rispose a tono la ragazza.
- Così non mi lasci altra scelta. Ma voglio darti un'ultima
possibilità, adesso torna nella tua stanza e pensa a quello
che ti ho detto. Domani ti farò venire di nuovo qui e tu
dovrai fare quello che ti dico. Se lo farai, meglio per te, ma se non
lo farai, morirai proprio
come tua madre. Pensaci bene.- le rispose. Chiamò delle
persone e la fece riaccompagnare nella sua stanza.
******
Odiava quella stanza, anche se era più una cella: non
conteneva niente, solo muri grigi tetri e freddi; in alto si trovava
una piccola finestra con delle sbarre. Lei aveva pensato diverse volte
di scappare, ma non sapeva in che modo. Ma da allora non si sarebbe
più posta il problema, non avrebbe più potuto
scappare. Era in trappola.
******
L'uomo le si
avvicinò. Ormai non poteva fare più niente, solo
sperare che qualcuno la salvasse da quell'orribile destino. Sperava che
qualcuno la salvasse da quell'incubo.
Già, perché la sua vita era
un'incubo, lo era sempre stato.
- Hai riflettuto, come ti ho detto?- le chiese
l'uomo.
- Sì- rispose semplicemente, guardando il pavimento per non
far vedere quanta paura provasse in quel momento.
- Allora, cosa mi dici?- disse, cercando di capire cosa potesse pensare sua figlia, e non
poté non notare quanta somiglianza c'era tra lei e Celeste,
la madre. Lui era una persona orribile e sadica, avrebbe fatto di tutto
per farla soffrire, proprio come aveva fatto con lei.
- Non farò niente di tutto quello che hai detto. Spero che
tu possa cambiare e riparare a tutti i danni che hai commesso. Ho solo
una richiesta da farti- rispose alzando lo sguardo e il padre
riuscì a vedere tutta la tristezza passare dentro quegli
occhi smeraldo intenso, sentendo, stranamente, un pò di
nostalgia, anche se non sapeva per che cosa.
- Avverti tutti gli altri miei familiari, dopo che
succederà- finì. Chiuse gli occhi, forse
così avrebbe sentito meno dolore. Ma ormai non le
interessava più niente. Almeno sarebbe stata finalmente
felice, per davvero.
- Addio, Esmeralda- l'ultima frase che sentì fu quella. Da
lì in poi non vide e sentì più niente.
Solo nero, solo il buio. Non si era mai sentita tanto libera prima e,
rivide la madre. Era felice. L'incubo era finito.
******
Un uomo e un ragazzino
sono inginiocchiati davanti ad una tomba. Davanti alla lapide si trova
la foto di una bambina dell'età di circa quattro anni, dagli
occhi verde smeraldo e i capelli corvini. Affianco alla lapide della
bambina si trova quella di una donna dagli occhi celesti e i capelli
castano chiaro: una donna bellissima.
- Papà, secondo te adesso Esmeralda è felice? -
chiede il ragazzo guardando il padre.
- Adesso che è insieme a sua madre? Di sicuro- gli risponde
il padre sorridendogli. Un sorriso davvero triste, pensa
il ragazzo.
- Certo che è strano. Io e Esmeralda siamo gemelli e non ci
siamo mai più visti dopo la morte della mamma. Avrei voluto
rimanere insieme a lei per più tempo- dice il giovane molto
triste, ricordando la sorella che aveva visto per così poco
tempo.
- L'importante è che adesso sia felice. Di sicuro si
starà prendendo gioco di noi insieme a Celeste da
lassù!- dice l'uomo sorridendo ancora al figlio.
- Forse hai ragione tu- dice, allontanandosi insieme al padre.
Davanti alla tomba della bambina ci sono delle rose bianche e delle
camelie rosse. Invece, davanti alla tomba della donna, ci sono delle
rose blu e dei fiori di pesco bellissimi:
i loro fiori preferiti.
Angolo Autrice:
Spero vi sia piaciuta!
Se avete delle domande, scrivetele nelle recensioni.
Ringrazio anche chi legge soltanto.
Baci Fede :)
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