APOLOGIA
È passato tanto tempo…cinque anni sono tanti, ma non sono serviti a farmi dimenticare.
Non ho obliato ciò che hai fatto, e credo che mai potrò farlo, non finchè non riuscirò a spegnere l’odio che mi arde nel cuore. Eppure stento ancora a crederci. Perché quella notte di plenilunio, quando sotto i raggi scarlatti dell’astro delle tenebre ti vidi, in piedi davanti ai corpi esanimi dei nostri genitori, non lessi rimorsi nei tuoi occhi d’ombra, accesi dallo sharingan, per il tuo insano gesto. Freddo, impassibile, stavi lì immobile, attendendo il momento adatto per scagliarti contro di me, per ghermire anche la mia vita. Cosa provavi in quei momenti, mentre mi rivolgevi contro il tuo potere malvagio, ottenuto a prezzo della vita del tuo migliore amico? Cosa pensavi, mentre io ero travolto dal potere devastante dello sharingan ipnotico, rivendo ciò che tu, poco prima avevi fatto? Come hai potuto trafiggere con una spada chi ti aveva donato la vita? Perché, fratello mio?Non esistono scuse per ciò che tu hai fatto, a dodici anni, quando si è ancora bambini. Già, ma tu eri diverso, eri il migliore di tutti. E anche adesso, dopo il tuo gesto, rimani comunque il migliore dei peggiori. Quella notte nei tuoi occhi non lessi alcun segno di rimpianto, nessuna emozione ti tradì. Colpisti, protetto dalle tenebre, come le fiere che popolano le regioni selvagge, spietato e freddamente razionale. Era questo ciò che sentivi dentro di te? Lo stesso odio insaziabile che mi attanaglia l’anima al solo pensarti, tu lo provavi per il nostro clan?
Fui un codardo allora, io che scappai supplicandoti di risparmiarmi. Ma ora sono cambiato. Come mi dicesti, in quella notte scarlatta, io sono sopravvissuto, attaccandomi alla vita, combattendo per diventare un ninja forte, unicamente per ucciderti. Eppure il tuo sguardo ha insinuato un dubbio nel mio cuore straziato: agisti davvero per volontà tua, Itachi?
Sasuke Uchiha, ninja del Villaggio della Foglia, NARUTO
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