La dialettica del
passamontagna ~
«È ufficiale, mi
fai paura.»
«Oh, scusami tanto,
signor le-donne-sono-solo-pezzi-di-carne-da-una-botta-e-via,
se a differenza delle tue venti-ventuno-e-quasi-ventiduenni
io ho un minimo di personalità.»
«La smetti di parlare per
chilometriche parole composte?»
«E perché? Io le
trovo originali.»
«Sono terrificanti, Jess. Esattamente come te. Dai, toglitelo di dosso.»
«Cosa? Ancora?! Ma allora sei davvero un pervertito!»
«Il passamontagna, Jess.»
«Io non mi
toglierò di dosso un bel niente, e sì, sto parlando anche della rabbia viscerale che sento
divampare in me nei tuoi confronti.»
«Seriamente, Jess, non riesco a mangiare se ce l’hai addosso. Mi fa
passare l’appetito!»
«♪ Un
po’ di digiuno non fa male a nessuno. ♪»
«Non sei divertente.»
«Non sono terrificante.»
«Toglitelo.»
«No.»
«Jess,
quand’è che tornerai a guardarmi in faccia e, possibilmente, alla
luce del sole?»
«Solo quando la smetterai
di masturbarti pensando a me.»
«...»
«...»
«Questa conversazione
è ridicola.»
«Hai cominciato tu.»
«No, io ti ho solo chiesto di toglierti quello stramaledetto
passamontagna, non intendevo farne un caso da corte marziale.»
«Questo perché come
avvocato hai fallito, Miller, fallito,
faaal-liii-tooo, f-a-l-l-i-t...»
«Non riesco a credere di essermi masturbato pensando a te!»
«Ecco che cominciamo a
ragionare.»
«...»
«... Aspetta un attimo,
sarebbe un insulto?»
«Oh, Dio...»
«Come diavolo ti permetti, Nick Miller?! Prima ti sollazzi favoleggiando
sulle mie mani da procione–»
«Quello era Winston.»
«Non m’interessa
chi era! – e poi di punto in bianco trasecoli?
Stai cercando di portarmi sull’orlo della crisi di nervi?»
«Io portare te sull’orlo
della...?!»
«Perché è
questo che stai facendo, mi stai lanciando segnali contrastanti! L’hai
sempre fatto, lo facevi già quando Cece mi ha detto che ti piac–»
«Ma si può sapere che
diavolo ti aspettavi? Ti ho vista nuda,
accidenti! È normale che mi sia masturbato pensando a te!»
«Normale? Non è ‘normale’, Nick, neanche un po’!
Io ti ho visto nudo e non mi sono mai sognata di concedermi una fantasia
erotica su di te.»
«No, eri troppo occupata
a ridere quella tua risata insopportabile, me lo ricordo benissimo!»
«La mia risata non è insopportabile.»
«Tu lo sei, lo sei in tutto e per tutto, con il tuo assurdo modo di
parlare, la tua assurda risata e soprattutto il tuo assurdo maledettissimo passamontagna!»
«...»
«...»
«...»
«Scusa.»
«Stronzo.»
«Insopportabile.»
«Monotono.»
«E comunque hai avuto delle fantasie erotiche su di
me.»
«D’accordo, scordati
di rivedere la mia faccia, Nick Miller. Il mio amico passamontagna sarà
l’unica cosa che mai più ti mostrerò. L’unica, hai capito bene.»
«Non pensare che basti un
passamontagna a impedirmi di masturbarmi pensando a te.»
«Ah-ha,
ecco che ti smentisci di nuovo! Allora riesci
a credere di esserti masturbato pensando a me.»
«Jess,
ti prego.»
«In effetti la tua
è una vera e propria confessione, a questo punto.»
«Jess,
ti supplico.»
«E devi essere anche parecchio un pervertito, se nemmeno una
cosa antisesso come un passamontagna riesce
a scoraggiarti.»
«Jess,
ti imploro, lasciami fare colazione
in pace.»
«Oh, Dio, aveva ragione
Cece. È vero. Ti piaccio. Che cosa
ridicola.»
«...»
«...»
«Jess,
non puoi prendere sul serio una che va a
letto con Schmidt.»
«...»
«Togliti il
passamontagna.»
«No.»
«Ti odio.»
«Non è vero.
Ammetti che ti piaccio e facciamola finita.»
«Per quale accidenti di
motivo dovrei dirti che mi piaci?»
«Perché in quel
caso mi toglierò il passamontagna.»
«... Questo è un
bieco ricatto.»
«Obiezione, Vostro Onore!
L’avvocato Miller solleva argomentazioni estranee al nostro caso.»
«E basta con questa
storia...»
«Dillo.»
«Neanche morto.»
«Dillo dillo dillo dillo
dillo dillo dillo dillo dil–»
«Mi piaci, Jess, va bene? Mi piaci da morire!»
«...»
«...»
«...»
«Ora, il passamontagna.»
«No.»
«Per. Quale. Fottuto. Motivo?!»
«Perché ti
piaccio.»
«... Jess,
non ti seguo più.»
«Hai detto che ti
piaccio.»
«Mi hai costretto tu a dirlo!»
«Sì, ma tu non sai
mentire.»
«...»
«...»
«...»
«Il tuo bacon sta per
alzarsi e arrancare via dal piatto. E io credo di aver perso il filo del
discorso.»
«Mh.»
«Nick?»
«Mh?»
«Togliti il cappuccio.»
Spazio dell’autrice
Perché io amo questi due, li amo come non l’avrei
mai creduto possibile, e l’episodio 1x19 è stato talmente
esilarante che ho dovuto scriverci su. Oddio, non mi aspettavo di finire
col parlare di questo, ma oramai li shippo così tanto che sto bellamente andando oltre
il pudore XD Aiuto.
Beh, non credo ci sia bisogno di stare a spiegare... Volevo soltanto
giocare sul fatto che Nick, non sapendo mentire (per sua stessa ammissione),
arrendendosi a Jess essenzialmente non fa che dirle
la pura verità. E il riferimento al cappuccio indica che dopo la
confessione anche lui sente il bisogno di nascondersi, come fa lei col
passamontagna. Aww. à Sarà mai possibile spostarsi dal quasi-lime
al fluff più spudorato nell’arco di una sola shot?
Evidentemente sì, lol.
Oh, ed è doveroso aggiungere che questa storia
è interamente dedicata a KikiWhiteFly, just because. ♥
Aya ~