Fidanzati novelli e sgraditi

di MarchesaVanzetta
(/viewuser.php?uid=102958)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


 
Jules e Liz stavano chiacchierando in cucina quando il campanello suonò.
Liz andò ad aprire, ravvivandosi i capelli nel breve tragitto e Jules si insospettì ma non disse nulla, aspettando di vedere chi avesse suonato. Sulla porta si stagliava la figura di un ragazzo robusto, con gli occhiali e una maglietta con un’incomprensibile scritta, Bazinga. Gli ricordava vagamente qualcuno ma non ricordava chi… un compagno di classe di Liz?
“Papà, lui è Kurt. Ti ricordi di lui?” spiegò la figlia, sorridendo apertamente e sperando che il padre ricordasse le battute del ragazzo e non l’enorme figuraccia che comprendeva una ciotola di punch e i suoi pantaloni.
“Ci siamo visti al ballo della scuola di fine anno, signore” gli ricordò il ragazzo. Un lampo di comprensione segnò l’espressione dell’uomo: lui era il ragazzo che piaceva alla sua bambina e che stava tentando di rapirla alla sua protezione paterna! Quello sfigato! Ora ricordava… era finito nel punch, a quella festa!
“Cosa ci fai qui? Ti avevo detto che non ci saremmo mai più rivisti! Fuori!” tuonò, nel tentativo di difendere la figlia. Figlia che, non appena Kurt corse via, lo guardò interdetta.
“Papà?” tentò piano, sperando di non scatenare nuovamente l’ira paterna.
“Papà” continuò piano, non vedendo alcuna reazione da parte di Jules “lui mi piace. È dolce e simpatico. E mi vuole bene. Io sarò sempre tua figlia, anche quando sarò sposata, lo sai vero? Tu e papà sarete sempre gli uomini che amo di più al mondo ma vorrei qualcuno che sia per me quello che per te è papà. Capisci?” gli disse la figlia, dolcemente. Voleva risolvere la faccenda, perché le piaceva Kurt e non avrebbe rinunciato a lui solo per i complessi del padre.
“Sei sicura?” le chiese solo, spostando finalmente lo sguardo dalla parete agli occhi della figlia.
“Sì papà. Per adesso sì” gli confermò la ragazza, tirando intimamente un sospiro di sollievo: era tutto a posto.
“Allora richiamalo, intanto preparo la cioccolata” ordinò, avviandosi verso la cucina. “Quantomeno lo conoscerò un po’…”  aggiunse poi sottovoce, così che la figlia non sentisse: non l’avrebbe lasciata nelle mani di uno squilibrato.


 
Questa storia partecipa alla Challenge Let’s ship again (http://www.facebook.com/groups/357998277571537/) indetta da Il_Genio_del_Male (http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=81001) col prompt del Venerdì "Ancora tu? Ma non dovevamo vederci mai più?"




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1022887