Freedom

di ambergris
(/viewuser.php?uid=112009)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


“Terra! Terra in vista!”

Era l’alba quando le urla dell’uomo di vedetta svegliarono la ciurma in completo. Tutti gli uomini si radunarono sovraccoperta curiosi di sapere quello che il capitano aveva tenuto loro nascosto: la prossima meta del loro interminabile viaggio. Era consuetudine del capitano infatti, tenerli all’oscuro della rotta della nave. Solamente il timoniere ne era al corrente, ma non ne faceva parola con nessuno perché il volere del capitano non si discuteva mai.

Capitan Rook, sebbene fosse ancora giovane, era pirata vecchio stampo. Odiava le più recenti e specifiche cartine navali e, decisa la meta, non voleva più averne a che fare. Pensava spesso a quando girava il mondo insieme al padre, dal quale ricevette in eredità la nave. Così, come suo padre quando era bambino, non gli rivelava il luogo dov’erano diretti, lui non lo rivelava alla propria ciurma, ricordando la trepidanza con cui, tempo che fu, aspettava le grida della vedetta e la felicità con la quale giungeva in luoghi sconosciuti. Governava la sua nave con la voglia d’avventura e le speranze di un bambino, ma sapeva comunque farsi rispettare e temere quando necessario. Era coraggioso e tenace, qualità che si addicono a un buon capitano, il quale ha il compito di guidare la propria ciurma e curare la propria nave e tutti i suoi segreti …

“Ecco la Cornovaglia uomini!” esclamò mentre tutti gli altri ascoltavano impazienti. Si sollevò un mormorio di sottofondo. Erano abituati a mete ben più belle, proficue e sicure dato che tornare in madrepatria era molto pericoloso per navi pirata già conosciute. Non riuscivano a spiegarsi la scelta del capitano, specialmente stavolta che, per festeggiare i vent’anni da capitano di Rook, era stata promessa loro una meta fuori dal comune. Sicuramente questa lo era, ma non in modo positivo per la ciurma.

Finalmente qualcuno si decise a parlare. “Cornovaglia? Per quale motivo? Se voleva tornare in Inghilterra perché scegliere una meta tanto insignificante ?” disse Martin, l’ultima aggiunta all’equipaggio, un ricco intellettuale fallito ossessionato dal gioco d’azzardo. Dopo aver perduto tutto decise di unirsi ai pirati e capitan Rook, pur non vedendolo di buon grado, giudicò che con la sua parlantina potesse essere utile nelle contrattazioni. Tuttavia non lo mise al corrente dei segreti della nave, non considerandolo per niente degno della sua fiducia. In seguito si scoprì che non era portato per la vita da pirata quanto per le trattative ed ora era odiato da tutta la ciurma. L’odio comunque era reciproco, infatti pensava di stabilirsi nella prossima meta e di certo la Cornovaglia non era il massimo delle sue aspettative per il futuro.

“Le decisioni del capitano non si discutono” gli rispose Ian, amico d’infanzia di Rook, guardandolo con uno sguardo disgustato. Gli dava fastidio vedere la sua ciurma di pirati modello, che aveva creato insieme a Rook, rovinata dalla presenza di quel nobile fallito. Martin lo guardò di traverso per un po’ ma poi abbassò lo sguardo. Nonostante il capitano avesse vietato le risse nella propria nave, aveva paura del resto dell’equipaggio, tutti uomini molto più robusti e allenati alla lotta.

Il capitano non li ascoltò nemmeno, assorto com’era nei suoi pensieri.

“Cornovaglia … mio paese natale. Paese di mio padre e …” si bloccò. Poi rivolgendosi a Martin disse freddo: “Vai a prendere le cartine e scegli un altro luogo dove stabilirti se questo non ti garba.” Così Martin si ritirò sottocoperta e solo allora Rook disse a Ian: “Valla a chiamare. Voglio che riveda anche lei questo posto”.

 

 

Buonsalve a tutti quelli che sono incappati in questa storiella! E' la prima che posto e l'ho scritta ancora qualche anno fa quindi abbiate pietà >.<

Inizialmente non l'avevo immaginata così, ma ho dovuto restringerla per questioni di tempo. Volevo sapere se valeva la pena ampliarla o se secondo voi è un'idea da buttare.

Un immenso grazie a chiunque la legga! Baci, ambergris





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1023410