PAURA DEL BUIO
(2012)
"I am a man
who walks alone
And when I'm
walking a dark road
At night or
strolling through the park
When the light
begins to change
I sometimes feel a
little strange
A little anxious
when it's dark!"
(Fear of the
dark – Iron Maiden)
PROLOGO
Ora
era certa che qualcosa l'inseguisse, il punto è che non sapeva COSA.
Quel
QUALCOSA strisciava ad una velocità incredibile sempre più vicino a loro.
Lui
si fermò all'improvviso. «Matt che fai!» piagnucolò lei.
Il
ragazzo la zittì e la guidò dietro un cespuglio.
Chiuse
gli occhi ed indirizzò le proprie mani verso il punto dove un attimo prima si
trovavano loro. Delle figure inizialmente sbiadite iniziarono a prendere
consistenza. Erano delle loro copie precise.
«Lisa
ascoltami bene, quando arriverà davanti a noi e uscirà allo scoperto devi
bloccare il tempo. Poi dovrai trasportarci il quel villaggio infondo alla
valle».
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PRIMO
CAPITOLO - Little anxious when it's dark!
«Corri,
corri piccola!» non sapeva neanche lui chi l'inseguisse. Sapeva di dover
correre più che poteva.
«Andrà
tutto bene» rispose lei. Non era pronta a tutto questo. Quella specie si
rituale d'iniziazione era più pesante del previsto. Nessuno dei due era a conoscenza
di quanto sarebbe durato, giorni, mesi, anni o forse eterno. Sua madre da
piccola le raccontava che c'erano maghi che neanche tornavano più, che cadevano
nell'oblio perdendo il loro poteri. Si ricordò che queste storie le facevano
una gran paura e che in fondo non ci voleva credere. Ora era certa che qualcosa
l'inseguisse, il punto è che non sapeva COSA.
Quel
QUALCOSA strisciava ad una velocità incredibile sempre più vicino a loro.
Lui
si fermò all'improvviso. «Matt che fai!» piagnucolò lei.
Il
ragazzo la zittì e la guidò dietro un cespuglio.
Chiuse
gli occhi ed indirizzò le proprie mani verso il punto dove un attimo prima si
trovavano loro. Delle figure inizialmente sbiadite iniziarono a prendere
consistenza. Erano delle loro copie precise.
«Lisa
ascoltami bene, quando arriverà davanti a noi e uscirà allo scoperto devi
bloccare il tempo. Poi dovrai trasportarci il quel villaggio infondo alla
valle».
Ubbidiente
si concentrò, le sarebbe servita tutta la sua energia per poter effettuare due
magie di seguito.
Era
buio e l'unica cosa che riuscì a vedere fu un'ombra davanti ai loro alter ego.
«Tempus retineo»
urlò e ogni foglia smise di muoversi, tutta la foresta intorno a loro si spense
rendendo quella notte ancora più cupa e silenziosa. Di riflesso anche l'ombra
si bloccò.
Neanche
un istante dopo un forte mal di testa l'informò che la smaterializzazione era
avvenuta. Si trovavano al centro della piazza di un paese che non avevano mai
visto.
Sfinita
Lisa si buttò ai piedi di una fontana. Il tempo aveva ripreso a scorrere ma
sicuramente quel QUALCOSA non aveva potuto identificare la loro destinazione.
Per
il momento erano al sicuro.
L'aiuto
ad alzarsi e a bere un po' d'acqua.
«Sei
stata bravissima, se è vero che ci sono dei supervisori per questa prova, hai
sicuro guadagnato mille punti per velocità e precisione» sorrise «okay, siamo
in un mondo parallelo al nostro, non conosciamo nessuno e dobbiamo tentare di
ricostruirci una vita con le nostre mani dimostrando si saper usare i nostri
poteri» fece il punto della situazione come era solito fare, un po' per
mascherare la propria paura un po' per farsi venire buone idee.
«Papà
mi ha detto che domani mattina smetteranno d'inseguirci, mancano ancora tre ore
all'alba... Se solo sapessi dove potrei trasportarci...» disse e facendosi
forza si diresse verso una delle vie che partivano dalla piazza.
«Conviene
uscire dal paese e passare la notte tra i campi» la raggiunse e le prese la
mano.
Camminarono
fino ad arrivare alle porte della città per poi smaterializzarsi.
Il
nascondiglio che scelsero si trovata al centro di un campo d'ulivi. Semi
abbandonata c'era un capanno degli attrezzi con un piccolo soppalco nascosto.
Entrarono
e lui fece apparire una scala.
Si
distesero sistemandosi come meglio potevano. Lisa pensò di analizzare il
contenuto del suo zainetto.
Non
avevano avuto il tempo di fare grandi preparativi: la prova iniziava quindici
minuti dopo l'apertura della lettera di notifica. Si trovavano insieme, era il
suo diciottesimo compleanno.
Ormai
era quasi un mese che aspettava quella raccomandata, da quando il suo ragazzo
era diventato maggiorenne.
Improvvisamente
quello strano rumore riprese. Quel QUALCOSA li aveva raggiunti.
Matt
la guardo facendo segno di stare zitta e facendole capire che avrebbero dovuto
agire.
La
porta del capannone si aprì, non ebbero neanche il coraggio di guardare giù,
poi tutto tornò buio.
La luce che proveniva da fuori era sparita, qualcuno doveva aver chiuso la
porta.
Si sentì nuovamente quello strisciare sull'erba. Matt sgranò gli occhi, non era
l'unico rumore che si riusciva a distinguere …
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