La vita è una semplice illusione, l'attesa dell'eterno infinito dolore che non ci abbandonerà mai. Si aspetta solo che la morte cinga, con le sue grevi e fredde braccia, ciò che rimane dell'attesa. La morte chiama a gran voce i suoi dolci amici, molti sono tra questi ma non le sanno rispondere. Fili neri legano tutti alla vecchia cupa compagna e si intrecciano con fili rossi di affetto mortale. Com'è difficile congiungersi con la cara antica amica che ci chiama, invoca a gran voce la nostra venuta, avidamente si attacca a ogni attimo e lo sottrae per avvicinare l'incontro con lei. Per quanto ci chiami ci sono troppi fili rossi che prevalgono e neutralizzano lo spesso filo nero che ci trascina a lei, ma quando i primi si spezzeranno allora sarà giunto il momento tanto temuto, ma in realtà mai sentito realmente vicino. Aumenta il dolore e la distanza si accorcia. E' forse lei la causa di cotanto dolore? Sente così tanta solitudine da attrarre ogni uomo a sé? Ma forse la morte coglie all'improvviso l'anima di chi non sa combattere.
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