Azzuro

di Mel_beh
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Ti svegli dopo un viaggio.
Esci.
Aria fresca, pura,
Diversa da come l’hai lasciata.
Alzi gli occhi.
Azzurro, grigio, bianco,
Azzurro intenso.
Il vento.
La pioggia è passata
E ha spazzato via tutto,
Lasciando quel freddo,
Quell’azzurro
Che da tanto non vedevi.
Lo guarderesti per ore.
Ti perdi tra le nuvole e il cielo.
Inizia il tramonto.
Da quanto non lo ammiri?
La frenesia, il tempo,
Il rumore
Ti hanno distratta sempre,
Facendoti dimenticare la natura.
La natura.
Ti piace immergerti nel verde,
Alzare lo sguardo e vedere il cielo,
Senza cavi,
Senza grigio,
Solo azzurro e verde intorno a te.
Ami la pioggia, la nebbia,
Passeresti ore a camminare nel verde.
A osservare ogni specchio d’acqua,
Ogni tratto particolare della Terra.
Ti manca quella terra.
Ti mancano quei paesaggi.
Se solo potessi passarvi più tempo.
E non al mare,
Non a casa,
Non con tutte quelle rumorose vite,
Ma nel verde.
Nel verde che avvolge tutto.
Nel verde che loro non notano,
Forse perché abituati a quella vista,
A quel paesaggio.
Ma la nebbia non vi regna,
Non per quel che ricordi.
Quel candido velo che tanto ami.
Quel velo che attutisce i suoni,
Che sfoca le immagini,
Che trasforma tutto in ombre vaghe,
Che ti svuota la mente
Riportandoti al concepimento del tuo primo scritto.
Quella sensazione di vuoto e pace
Che in quel momento ti riempiva,
Saresti rimasta lì a fissare un albero,
Il campo dietro casa,
Ma poi un motore ti riportò alla realtà.

Ora il sole si staglia nell’aria fredda e pura,
Tingendo tutto di arancione.
L’odore della pioggia è ormai svanito,
La mente è bianca.
In lontananza intravedi delle creste,
Come vorresti essere su una di quelle cime, ora,
A guardare le terre sottostanti,
A ignorare la fatica della camminata.
Una visione limpida e pura,
Grazie alla pioggia.
Domani.
Domani sarebbe il giorno perfetto.
Non una nube minacciosa,
Nessuna cortina a coprire il panorama.
Sarebbe perfetto.
Sublime e perfetto.




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