comico 3
Per una settimana non successe niente di particolare, ognuno rimase per
i fatti propri a cercare di espletare i loro doveri nel migliore dei
modi e soprattutto quando e se ne avevano voglia.
Quell'incredibile pace che non sembrava essere fatta per un covo di matti come il Santuario stava comunque per finire.
La parola fine arrivò in concomitanza con un mandato del
Sacerdote che li convocava TUTTI nessuna eccezione al Grande Tempio
per un comunicazione urgentissima, naturalmente la banda dei dodici si
chiedeva per quale infausto motivo fossero stati tutti convocati.
Tra un commento e l'altro, sbuffi, pigrizia immane nel salire le scale
e l'augurio che Shion potesse sprofondare di nuovo nel regno di Hades ma stavolta da solo,
i baldi guerrieri tutti in Armatura e bianchi mantelli si presentarono al cospetto del
Sommo.
Tutti ordinatamente in fila sembravano soldati in attesa del Colonnello
che gli avrebbe sfilato davanti con aria pomposa e faccia da minchia mandando a fare in culo
anche quello che aveva un solo capello fuori posto.
Shion, seduto sul suo trono li guardava serio, poi si alzò, fece
una passeggiatina chilometrica prima a destra e poi a sinistra con le mani dietro la schiena,
tornò a guardarli e alla fine, dopo due ore di sguardi strani e
anche cattivelli il redivivo della precedente Guerra Sacra prese la
parola.
<< Ordunque...vedo che almeno siete stati puntuali. La cosa di
cui voglio parlarvi è della massima importanza ed è una
cosa che vi riguarda mooooooolto personalmente. >>
Cominciarono tutti a guardarsi dubbiosi.
<< Mo che abbiamo fatto? >> domandò Milo.
<< Niente, è proprio per questo. >> rispose Shion.
Tutti continuarono a guardarsi, Shion aveva questo maledettissimo vizio
che prima di arrivare al punto interessante faceva sempre dei giri di
parole più lunghi della Muraglia Cinese, rimaneva equivoco quel
tanto che bastava per far saltare la mosca al naso a tutti o forse,
semplicemente, si divertiva a fare la guerra psicologica.
Sembrava di stare ad uno di quei maledetti giochi a premi televisi dove
dalla frase "il vincitore è..." passavano tipo due ore
devastando chi era in attesa del verdetto.
Shion in questo era un campione.
<< Siccome durante l'ultima Guerra Sacra ho potuto vedere personalmente
che siete diventati delle pippe immani, posso anche dirvi che temo per
la sicurezza di codesto Sacro Loco, indi per cui d'ora in poi le cose
cambieranno. E ho pensato una bella cosa. >>
Questa era la parte più brutta, le trovate di Shion
significavano sempre catastrofe perchè solo una mente che
soffriva di demenza senile come la sua poteva inventarsi quelle
assurdità che coinvolgevano sempre tutti.
<< D'ora in poi farete un giorno di allenamenti regolari e un giorno di... >>
Le orecchie di tutti si appizzarono.
<< ...teoria. Semplice teoria su tecniche combattive che dovrete
apprendere con la stessa facilità con cui pronunciate il vostro
nome. Per vostra fortuna ho trovato un ottimo professore che insegna le
tecniche ai semplici soldati e non vi farò male se anche voi lo ascolterete. >>
Le facce di tutti presero un'espressione da funerale.
<< Cioè...dobbiamo tornare a scuola? >> chiese Aiolos incredulo.
Shion si mise seduto sorridendo un po' malignamente.
<< Se vogliamo metterla su questo piano...si. Avrete anche i
compiti a casa, le interrogazioni e tutto il resto e soprattutto, pena
la morte, non voglio sentir volare una mosca, non voglio diserzioni
conosciute anche come "faccio sega" e tutto il resto. Qualche domanda?
>>
Nessuno aveva voglia di domandare la benchè minima cosa, perchè nessuno voleva credere ad una cosa del genere.
I grandi guerrieri dorati, i soldati più forti dell'Universo...costretti a tornare sui banchi di scuola.
<< Io non ci credo. Non voglio crederci. >> diceva Milo.
<< Credici perchè se non ci andiamo quello ci ammazza e stavolta per sempre. >> rispondeva Camus.
<< Io nel banco non ci entro, sono sicuro. >> diceva Aldebaran con cognizione di causa.
<< Dai, prendete il lato positivo delle cose, possiamo
ricominciare ad attaccare le gomme masticate sotto il banco. >>
diceva Shura cercando di autoconvincersi senza troppo successo.
Il mattino dopo, alle otto in punto, i baldi scolaretti si avviavano
con aria da funerale verso quella che sarebbe stata la loro scuola a
giorni alterni per un perido di tempo x.
Naturalmente tutti cercavano di nascondere il proprio quaderno e la
propria penna nei luoghi più improbabili, chi nella maglietta,
chi nei calzini...si perchè Shion aveva categoricamente impedito
loro di presentarsi a lezione in Armatura.
<< Così non mettete soggezione all'insegnante. >> aveva detto lui.
Ci mancava solo che apparisse un bidello che li faceva tenere per mano due a due.
Quando entrarono in
quell'aula ricavata in quella che era una camerata per soldati, tutti i
buoni sentimenti caddero in maniera vergognosa sotto le suole dei
piedi, i banchi erano infatti come quelli della scuola elementare
completi di sediucce piccole piccole che non servivano manco a
contenere una chiappa.
Per quanto potevano
vergognarsi, il puro istinto scolastico prese il sopravvento e ci fu un
accapigliarsi e un litigare vergognoso per accaparrarsi i famosi "posti
dietro".
I banchi erano sistemati in
due file da sei per un totale di dodici, ma all'occhio divino del
Sacerdote non sfuggiva nulla quando organizzava queste immani cazzate,
quindi aveva fatto aggiungere un posto in più per Kanon, totale
tredici.
Naturalmente la lotta fratricida cominciò immediatamente.
<< Chiariamo subito le cose, tu in prima fila e io dietro. >> disse subito Saga.
<< E perchè? >> chiese Kanon.
<< Perchè così posso tirarti i pallottolini di carta sbavata in mezzo ai capelli. >>
Siccome era inutile
discutere Kanon si avviò come un cane bastonato nella prima fila
ma scelse il posto più estremo vicino alla finestra da dove
poteva guardare fuori e scoprire quanto poteva diventare interessante
lo statico paesaggio durante le ore di lezione.
Alla fine, dopo un parapiglia che non finiva più, i posti furono predisposti a codesto modo:
Prima fila: Mu, Aiolos, Shura, Aphrodite, Kanon, Camus.
Seconda fila: Aldebaran,
propriamente sistemato per fare in modo che non impedisse la visione al
mondo intero, Aiolia, Death Mask, Milo, Saga, Dohko, Shaka.
Ora, potete immaginare quello che provavano.
Dopo una buona mezzo'ora di
ritardo ecco arrivare il temuto professore, tutti pensavano che per
tenere a bada quella banda di diseredati che avrebbero fatto di tutto
per disertare, Shion avesse scelto qualcuno dalla stazza come quella
del terrificante Docrates, invece si presentò un omino alto come
due barattoli messi assieme, dai capelli unti sistemati con lo
squallidissimo riporto sulla parte destra atto a coprire l'alopecia
galoppante.
Tutti si misero la mano
sulla bocca cercando di non scoppiare a ridere, persino Camus era
diventato tutto rosso e faceva versi terrificanti con la faccia per
cercare di mantenersi serio ma non sapevano a cosa andavano incontro.
Costui era chiamato "gun",
ossia fucile, per l'incredibile facilità con la quale sparava
punizioni e note disciplinari che assomigliavano a delle e vere e
proprie fucilate, i suoi voti erano strettissimi e famosa era la sua
maniera spiccia di spiegare le materie.
C'era un silenzio
terrificante in quella stanza e tutti si chiedevano se il proprio
vicino era atto alla sottilissima arte del "suggerimento" o quella
ancora più indomita della "copiatura" per evitare delle
colossali figura di merda che, sicuro, avrebbero fatto.
Il tipo più
pericoloso di un T-Rex affamato, si voltò verso la lavagna senza
dire nemmeno buongiorno, afferrò il gesso e cominciò a
scrivere sulla lavagna il suo nome.
<< Dunque, io mi
chiamo Tokas, sono un insegnante che grazie alle sue naturali
capacità ha fatto nascere dei grandissimi soldati, spiego molto
bene e mi vanto della mia cultura. >>
<< Alla faccia della
modestia! >> disse sottovoce Shura all'orecchio di Aiolos che,
incredibilmente, gli si era seduto vicino.
<< Allora, per prima
cosa voglio fare la conoscenza con voi, so che siete Cavalieri d'Oro,
siete molto potenti ma a quanto pare vi siete adagiati un po' sugli
allori ed io sono qui per questo. Rimbaldanzirvi è la mia
missione. >>
L'aveva presa addirittura come una missione.
<< So che andremo
sicuramente d'accordo ma per fare in modo che questo succeda davvero vi
metterò a conoscenza di alcune piccole regole che io pretendo, e
ripeto pretendo, vengano rispettate. >>
Il silenzio di tomba continuava.
<< Regola numero uno,
non voglio sentir volare una mosca, chi non è interessato alle
lezioni può uscire oppure fare la mummia ma senza disturbare gli
altri e soprattutto me in primis. Per quelli che preferiscono stare
fuori... >>
Tutti si sporsero leggermente in avanti e a nessuno piacque il sorriso sadico che fece.
<< ...per quelli che
preferiscono stare fuori sappiano fin da ora che mi ricorderò
perfettemente le loro facce quando dovrò dare i giudizi. >>
Già quella era una sentenza di morte.
<< Regola numero due,
avrete solo una possibilità di andare in bagno in tutta la
mattinata, quindi non la gettate via inutilmente solo per andare a
vedere quant'è bello il mondo fuori perchè se dopo vi
scappa per me vi potete piasciare anche addosso, tanto non mi
scandalizzo.
Come se avesse detto le
cose più gentili del mondo fece un sorriso bonario che
già stava facendo nascere istinti omicidi nelle menti dei
tredici disgraziati.
<< Basta un colpo e gli faccio saltare la testa, non se ne accorgerà nemmeno. >> diceva Shura.
<< Fermo, buono, questo ci appende a testa in giù e poi ci scuoia vivi. >> lo fermò Mu.
<< Ora faremo la conoscenza, dunque...vediamo...andiamo in ordine di Casa. Mu dell'Ariete. >>
<< Eh? >>
Mu alzò la faccia all'improvviso terrorizzato nell'aver sentito pronunciato il suo nome.
Tutti si accorsero che quel
maledetto di Shion non aveva tenuto nascosto niente e il capo delle S.S
naziste teneva in mano il fascicolo personale di ognuno di loro dove
c'era scritto vita, morte, miracoli e anche minchiate fatte.
Il perfido lo sapeva e
pareva che si stesse divertendo un mondo a palesare davanti agli altri
le già citate minchiate tra cui parecchie di alcuni dei presenti
erano davvero di proporzioni immani.
<< Mu di
Aries...vediamo...ottimo guerriero, fortissima capacità di
telecinesi, provieni dal Pamir vedo, eccellente riparatore di Cloth
e...visto combattere si e no due volte. >>
Il maestro alzò semplicemente gli occhi.
<< Sei pacifista per caso? >>
<< Ehmm...no ma...>>
<< Eh mamma mia! Questo non da manco il tempo di rispondere! >> disse Mu offeso incrocoando le braccia.
<< Andiamo avanti. Aldebaran di Taurus. >>
<< Presente. >> disse il torone da dietro.
Il curriculum di Aldebaran
non aveva assolutamente niente di brutto e quindi mentre lo leggeva il
sacro Toro guardò Saga li vicino che aveva nascosto la faccia
tra le braccia.
<< Che hai? >> chiese.
<< Non voglio manco pensare a quello che succederà quando adesso leggerà il mio. Catastrofe. >>
Quello continuava mentre
gli veniva da ridere nel leggere che Aldebaran era un ottimo cuoco e
che preferiva non far riparare l'Armatura perchè il corno
spezzato faceva più chic.
Aldebaran si sentì
sprofondare nella vergogna quando il perfido lesse che il suo piatto
preferito erano le lasagne al forno.
<< Continuiamo. Saga e Kanon di Gemini. Chi è Saga? >>
Dalle profondità dell'abisso in cui voleva sparire Saga alzò un braccio.
<< Io. >>
<< Bene, vediamo...accipicchia un curriculum di tutto rispetto questo. Molta forza, dedizione alle cause.... >>
Quella pausa di sospensione
mentre leggeva non preannunciò niente di buono, infatti
alzò un sopracciglio mentre Saga era diventato piccolo piccolo
consapevole che si stava per toccare il tasto dolente.
<< e...ha cercato di uccidere Atena in fasce senza riuscirci, ha ucciso il Gran Sacerdote e ne ha preso il posto? >>
Saga boccheggiava.
<< Ehm...non proprio
preso...cioè...quasi...però sono rinsavito perchè
mi sono beccato una scettrata immane nello stomaco. >>
<< Potrei sapere come ha fatto? No perchè ora sono curioso. >>
<< Si...ero io...cioè non proprio io...ero io ma non ero io... >>
Quello continuava a guardarlo come se fosse un pazzo furioso mentre Aiolos quasi gongolava.
<< Vendetta finalmente! >>
<< E ora con chi sto
parlando? Con lei o con quello che non è lei? >>
continuava il maligno nella sua tortura psicologica.
<< Con me, me medesimo, l'altro non c'è più...credo. >>
<< Va bene, andiamo avanti. >>
<< Ma non è detto che non possa resuscitare. >> disse Saga incacchiato come una iena sottovoce.
<< Buono, calmo. >> lo consolò Shaka.
<< Kanon di Gemini? Ah vedo che siete gemelli. >>
Kanon aveva continuato a
piangere e a ridere con la faccia nascosta nel block notes ma quel
divertimento, chissà perchè, finì subito non
appena sentì il suo nome.
<< Kanon di
Gemini...non è mai stato un Cavaliere però ha giurato di
servire fedelmente Atena. Questa è una cosa buona, però
prima...ha istigato il fratello al tradimento e all'omicidio di Atena,
evaso dalla prigione di Capo Sunion, si è messo al servizio del
dio Nettuno come Generale e...ha provato a prenderne il posto? >>
Il maestro era sempre più interdetto.
<< No, quel curriculum è sbagliato perchè io non
volevo prendere il posto di Nettuno, mica sono un dio! Volevo
semplicemente...usarlo un pochino per soddisfare i miei bisogni. Tutto
qui. >>
<< E meno male
che è tutto qui! Complimenti, bella famiglia. E...nel suo caso
parlo con lei o con un'altro lei? >>
A quella battuta tutta la classe di infami cominciò a ridere a crepapelle.
Kanon voleva morire.
<< No no, io sono sempre stato io. >>
<< Death Mask di Cancer... >>
Il maestro si fermò
subito mentre Death Mask batteva nervosamente il piede a terra, l'altro
sgranò gli occhi mentre leggeva.
<<
Omicida...abbandonato addirittura dalla sua Armatura...colleziona i
trofei delle sue vittime...sapeva che il Gran Sacerdote era in
realtà Gemini ma gli è andato dietro lo stesso! >>
Finì di leggere.
<< Chi è questo baldo giovane? >>
<< Sono qua dietro, nella fila dei dementi e degli psicopatici. >>
<< Bhè...non
c'è che dire...complimenti vivissimi anche a lei. Comicio a
pensare che il lavoro con voi non sarà facile. >>
Death Mask avrebbe voluto
ucciderlo all'istante però non lo aveva torturato come aveva
fatto con Saga quindi ci passò sopra.
<< Aiolia di
Leo...coraggio, forza d'animo...bhè anche questo è
ottimo. Ti sei lasciato soggiogare mentalmente da...Saga di Gemini.
>>
<< Ehmmm...era un
colpo abbastanza potente, praticamente per farti passare l'effetto devi
uccidere qualcuno. >> rispose Aiolia con la massima
semplicità mentre Aiolos si copriva la faccia con la mano.
<< Shaka di Virgo...riesce a parlare con Buddha ed è il Santo più vicino alla dea Atena. >>
Shaka era rimasto impassibile, il maestro scese dalla cattedra e si avvicinò a lui.
<< Facciamo
così, per quanto riguarda che parli con il Buddha...se mi
prometti che cambi spacciatore ci passo sopra. >>
Nella mente di Shaka
stavano cominciando ad affollarsi le immagini del detestabile omino
inutile privato di tutti i sensi, ma siccome chi ha più prudenza
la usa era meglio starsene, per il momento, buoni.
Il folletto dovette quasi
saltare per rimettersi seduto sulla scrivania ma la sua faccia
diventava sempre più seria, forse perchè pensava cha a
tutti serviva più uno psichiatra che un professore.
<< Dohko di Libra...Cavaliere d'Oro anche nella precedente Guerra Sacra? Stiamo scherzando? >>
Dohko si affrettò a mettersi in piedi.
<< Vede, io e il Gran
Sacerdote Shion eravamo compagni e abbiamo vissuto a lungo
perchè avevamo entrambi un'importantissima missione data da
Atena, cioè lui era stato nominato Gran Sacerdote e io...va
bene, basta. >>
<< Ecco appunto. Voglio chiedere conferma al Gran Sacerdote. >>
<< Faccia come vuole,
ma è lui che ha scritto quella roba la sopra. >>
continuò Dohko che era partito in quarta con la sfida al
professore.
Il professore
afferrò il gesso e lo lanciò indelicatamente verso Dohko,
questi lo evitò e guardò il prof a occhi spalancati.
<< Non tollero quando qualcuno mi tratta con superficialità, è chiaro? >>
Prese ad urlare come un
ossesso sull'educazione che a loro mancava, cominciò con un
sermone terribile, alla fine, come se niente fosse, ricominciò
con i curriculum e tutti si guardarono cercando di capire perchè
stava dando dei matti a loro quando lui ne meritava il titolo di capo.
<< Milo di
Scorpio...mi scusi, perchè qui c'è scritto che quando lei
combatte è un po' sadico? In che senso? Me lo spieghi
perchè io non riesco proprio a capire. >>
Milo si alzò contento di essere stato l'unico alla quale il prof avesse fatto una domanda sensata.
<< Vede, è il
mio colpo, si tratta della Scarlet Needle, è un colpo che ti fa
prima quindici buchi e poi ti uccide lentamente, non sono io ad essere
sadico. >>
Il maestro lo ascoltava ad
occhi chiusi come se stesse frugando nei recessi della sua testa e a
Milo questo infastidiva, infastidiva molto.
<< Però lei...il colpo lo lancia. >>
<< E per forza! E' il mio colpo, dovrò lanciarlo per forza, no? >>
Quella risposta così
ovvia come per prenderlo in giro non piacque al folletto che aggiunse
una regola alle altre citate prima.
<< Regola numero tre, mi ricorderò anche la faccia di tutti quelli che vogliono farmi passare da stupido. >>
Milo si era condannato a morte da solo.
<< Così t' impari a rispondere meglio. >> lo sgridò Camus.
<< Aiolos di
Sagitter...per questo voglio una spiegazione veramente convincente, che
significa "ha salvato Atena, etichettato come traditore, rimasto morto
per tutto il tempo? >>
Aiolos si alzò guardando Shura e già pregustando la seconda, agognata vendetta.
<< Dunque, il signor
"ero io ma non ero io" qua dietro si è fatto scoppiare la brocca
che c' ha al posto della testa e quindi voleva pugnalare Atena ma io
l'ho impedito, ora siccome a lui non è andato giù mi ha
fatto etichettare come traditore e il qui presente vicino a me Shura di
Capricorn è stato ben felice di eseguire l'ordine dato dal matto
che diceva di impalarmi alla prima occasione. Il resto non glielo so
spiegare, non so perchè sono l'unico a essere rimasto sempre
morto. Bhò! >>
Tokas ascoltò la spiegazione poi cercò di fare mente locale e alla fine fece la sua conclusione.
<< Saga, lei è sempre in mezzo come l'erba cattiva! >>
<< Vero? >> rispose l'altro da dietro.
<< Shura di Capricorn...lei è quello che ha...insomma ha fatto fuori il suo compagno di banco Aiolos? >>
Shura si guardò attorno.
<< Si, però io come Cavaliere ho eseguito l'ordine dato da... >>
<< Aspetti, glielo leggo nella mente...l'ordine dato da Saga? >>
<< Bhè si. >>
<< Che novità! >>
Alle orecchie del maestro non sfuggì la battuta di Death Mask ai danni di Saga.
<< Uh uh uh...quello che voleva dominare il mondo...hi hi hi. >>
<< Signor Death Mask,
leggendo il suo curriculum lei è forse peggio del mancato
dominatore del mondo quindi taccia! >>
Saga lo guardò e
poi, senza un minimo di ritegno disse "tiè" facendo un gesto con
un dito poco ortodosso e aggiungendoci anche la linguaccia.
<< Camus di Acquarius...è francese. >>
<< Si. >> disse Camus freddo.
<< E' anche un bravo maestro. >>
<< Si. >> gelido.
<< Ha sacrificato la vita per permettere ad un suo allievo di raggiungere lo zero assoluto. >>
<< E allora? >>
Il maestro scese dalla cattedra.
<< Sia un pochino più caloroso quando parla con me, e poi la vita per questo la sacrificano i tonti. >>
Il maestro si voltò
per mettersi di nuovo seduto e Camus esplose, cominciò ad
afferrare tutto quello che trovava nel tentativo di lanciarglielo
contro.
<< Maledetto...come osa? Come osa? >>
Mu e Aphrodite che gli
stavano vicini gli toglievano dalle mani tutto quello che lui afferrava
e alla fine furono costretti a spingerlo a forza sotto il banco per
cercare di calmarlo a furia di pedate, il tutto nell'indifferenza del
professore.
<< Naaaa lasciate
stare, prima o poi si calmerà. Anzi, regola numero quattro, le
sbroccate all'indirizzo del personale docente verranno punite con una
nota di demerito su questi curriculum già fin troppo...strani.
>>
Camus si rimise seduto sul banco ma sbuffava come un muflone, tutto rosso in viso e coi capelli spettinati.
<< Finalmente l'ultimo di voi...Aphrodite di Pisces. >>
E lì nessuno potè risparmiarsi la risatina, soprattutto Death Mask.
<< Si, dunque...prima di tutto vorrei capire una cosa...del tipo a che sesso appartieni. >>
Aphrodite lo guardò
scandalizzato mentre Death Mask, precipitato nell'abisso dell'indecenza
non la smetteva più di ridere.
Il professore continuava a
parlare con Aphrodite che cercava di giustificare il suo aspetto che
era sempre stato bellissimo per quanto riguarda il Saint dei Pesci, ma
mentre parlava andò all'ultima fila, afferrò Death Mask
per il collo e gli fece dare una craniata sul banco.
<< Non vi dovete
approfittare di me perchè sono basso, ricordate che sono un
insegnante e conosco anche io tecniche che possono farvi molto male.
>>
Il professore scandiva ogni
parola sottolineandone l'importanza con una capocciata di Death Mask
sul banco, non appena fu contento lo lasciò semitramortito
tornando alla cattedra.
<< E ora ragazzi,
faremo cinque minuti di pausa e poi torneremo qui tutti allegri e
spensierati perchè arriva il momento di spiegarvi come si
svolgeranno le lezioni.
Vista la presentazione le stesse lezioni cominciavano a rappresentare per tutti un pericolo mortale.
CONTINUA....
|