Lady Snowblood

di Moriar tea
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Lady Snowblood



Ha i capelli neri e la pelle bianca. E' una figlia della morte, quella bambina, con i capelli neri e la pelle bianca; di un bianco immortale, che fa ripensare alla luna. Siede sul vecchio a gambe aperte, con quello sguardo sfacciato che lui, di certo, trova vergognosamente eccitante. La divisa da scolaretta delle medie stringe quel suo corpo acerbo e immacolato, e lui, con i suoi tozzi occhi da maiale, immagina di insozzare tutta la sua innocenza nel più ignobile dei modi.
Ha manine piccole, che si appoggiano al suo petto con la delicatezza di un fiore. Ma sanno impugnare una lama, quelle sue manine.

-
Guardami, Matsumoto. -
Il vecchio la guarda, quella bambina diabolica. Splendida nella sua innocenza, con quella sua vocetta sottile, deliziosa; una voce che promette piacere, ai più sciocchi anche amore, ma che può offrire solo odio, e dolore, e morte.
- Guarda bene il mio viso. -
Il suo viso è un ovale perfetto, quello di una geisha in miniatura.
- Guarda i miei occhi. -
Occhi grandi, color della pioggia. Sono occhi di donna quelli, non occhi di bambina: gli occhi fatti apposta per sedurre, occhi lucidi e immobili, che non hanno bisogno di sbattere le ciglia per incantarti. Occhi tristi, certo, e arrabbiati; perchè la pioggia, si sa, può provare molta rabbia alle volte.
- Guarda la mia bocca. -
Ha la bocca rossa, che assomiglia a un bocciolo: sembra sangue che macchia la neve. E' una bocca bellissima, la sua, inappropriata di certo in una bambina di soli undici anni. E' una bocca che sa di peccato.
- ..Ho un'aria familiare? -
Il vecchio stringe i denti, sputa disprezzo, sangue e saliva, guarda con orrore il frutto del proprio odio. Non è abbastanza intelligente, neppure adesso, per capire chi è il fautore di quella furia omicida.
- Non assomiglio.. a qualcuno che hai ucciso? -

La bambina chiude gli occhi mentre estrae l'acciaio affilato dal suo corpo. Tira la testa all'indietro e aspetta, godendosi le urla di un vecchio che muore come fossero musica, una musica lenta e bellissima, liberatoria. Respira a pieno l'odore della rivalsa, col sangue del vecchio che le bagna la faccia e le sporca i vestiti; ne ha le mani piene, che le imbrattano la pelle, gocciolando dalle dita. Sono manine piccole e rosse.
Quella bambina, è una figlia della vendetta.





"Lady Snowblood" è il titolo di un vecchio film giapponese degli anni '70 di Fujita Toshiya, da cui Tarantino ha preso spunto per creare il personaggio di O-Ren, e dal quale ne riprende la colonna sonora. Non ho potuto fare a meno di darne una piccola, insignificante citazione. :-)





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