Capitolo 1: Californian Holiday
LOS ANGELES, 8 giugno 20XX, h
18.00
*Shaula’s Home*
“Ciao mamma, sono tornata!” esclamò allegra una giovane ragazzina
di quindici anni, richiudendosi la porta di casa alle spalle, dopo aver
fatto entrare anche la migliore amica. Le due si diressero verso la
veranda che si affacciava sul mare, dove una donna sulla quarantina,
decisamente affascinante anche se troppo truccata, le attendeva seduta
dietro una tavola apparecchiata di tutto punto. “Ciao ma’”, ripetè la
ragazza dai capelli castani, gli occhi azzurri come quelli della madre,
posando a terra il borsone della palestra prima di sedersi. “Ciao Shaula,
bentornata! Oh, ci sei anche tu Antares, allora ho fatto bene a preparare
per quattro, visto che di solito ti fermi qui” disse la donna allegra.
L’altra giovane, che aveva lunghi capelli rossi e occhi verdissimi,
rispose con un sorriso:”La ringrazio signora, è stata molto gentile, spero
di non essere di disturbo…”
”Ma no, figurati…Shaula, ti spiacerebbe aspettare di avventarti sul
tuo piatto di pasta?Aspettiamo anche un altro ospite” disse la madre della
ragazza, che si fermò immediatamente, contrariata: aveva capito
tutto.
Non solo era stata una giornata
difficile a scuola, ma quella sera era anche andata ad un allenamento di
ninjitsu che si era rivelato particolarmente tosto, e come se non bastasse
sua madre le invitava pure a cena quell’idiota del suo fidanzato, Rob.
Accidenti, da quando i suoi genitori avevano divorziato, quattro anni
prima, la donna sembrava essersi rammollita di colpo, dato che passava
tutto il tempo a civettare con qualsiasi bel maschio un po’ attempatello
papabile. Rob era il tipo di turno in quel momento, anche se la cosa
cominciava a prendere una piega troppo seria che impensieriva Shaula.
Ed ecco che, poco dopo, fece la
sua comparsa un uomo più giovane di qualche anno di sua madre, che aveva
un fisico da ex culturista gonfiato a furia di bilanciere e diete a base
di carne.
“Ciao Rob” salutò piatta la
ragazzina, per poi concentrarsi unicamente sulla sua cena.
“Mangia piano, o starai male” le
disse l’uomo, ma lei lo ignorò; poi le venne in mente una cosa
importante:”Ma’, sai che mi avevi detto di farti sapere per le vacanze…bè
mi sono organizzata: i ragazzi della mia compagnia vanno per due mesi a
Las Vegas, sai che i genitori di Madeline gestiscono lì uno dei loro
hotel, e ci ospiterebbero gratis in due suite…Che ne pensi, così tu e Rob
potrete stare da soli” aggiunse poi, cercando di essere
convincente.
“Oh tesoro, mi dispiace, ma tu
non mi avevi più detto niente, e io mi sono accordata proprio oggi con tuo
padre…”
Quelle parole risuonarono come
un gong nella testa di Shaula.
“Per-perche, c-che vi siete
detti?”balbettò preoccupata.
“Visto che entrambi staremo via
a lungo per il lavoro, abbiamo pensato che sarebbe stato carino che tu
passassi le vacanze in campeggio con tua sorella”rispose la donna
sorridente.
“COOOSA?!Ma mamma, te ne avevo
pregato di non programmarmi tutto come tuo solito!Non con Mizar!Litighiamo
sempre, e poi…”
“Shaula, non vi vedete da quasi
un anno, è tua sorella, mica un’estranea, e poi potrà venire anche Antares
se vorrà”.
E ti pareva, ogni volta la
stessa storia!Chi era quell’idiota che aveva stabilito la regola non
convenzionale che i figli dei divorziati devono trascorrere l’estate
insieme in uno stupido campeggio?! Per giunta con una sorella maggiore che
non ti può soffrire e che tu detesti perché rappresenta tutto ciò che è
meglio, ciò che non sei e nè mai riuscirai ad essere. Perché questa era
Mizar!
“Dai retta a tua madre, vedrai
che vi divertirete!”intervenne Rob. Shaula avrebbe voluto tirargli un
pugno e urlargli di stare zitto, lui che non sapeva niente.
“Ma mamma…”
“Basta così!-si spazientì la
donna-Ho già prenotato, e sabato tu partirai!”improvvisamente cambiò
tono:”Vedrai, sarà divertente!Andrete nel Michigan, in un bellissimo parco
naturale sulle rive del lago…e poi, mica sarete solo voi!Mi hanno
assicurato che minimo vi saranno altri dieci ragazzi provenienti da tutti
gli States…”continuò, come se niente fosse.
Era inutile, sua madre non
poteva capire. Shaula passò il resto della cena in silenzio, ascoltando a
malapena le fesserie che Rob diceva a proposito di un safari che aveva
fatto in Namibia, dove non conosceva nessuno e tutti gli altri turisti
erano francesi…che mucchio di assurdità.