Il sole dietro di noi

di elieli9090
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Ogni anno il primo settembre alla tana si scatenava il delirio ma quell’anno il chiasso era molto ridotto. Solo Hermione Granger per nascita, Weasley per adozione aveva deciso di tornare ad Hogwarts.

Harry Potter aveva colto al volo l’offerta del nuovo ministro della magia e suo caro amico Kingsley e avrebbe iniziato l’addestramento x diventare auror nonostante non avesse ancora conseguito i MAGO. Ma aver sconfitto il più grande mago oscuro di tutti i tempi, un mago così potente e temuto da suscitare ancora terrore al pronunciarne il nome, aveva i suoi vantaggi.

Ron, dopo un primo periodo di smarrimento in cui aveva rifiutato la compagnia di tutti, aveva metabolizzato, o almeno accettato la morte del fratello maggiore. Per un paio di settimane aveva lavorato al fianco di George, il gemello superstite, poi si era lasciato convincere da Harry ad intraprendere con lui il corso da auror.

Ginny, nonostante non avesse nemmeno finito il sesto anno aveva deciso di accettare il ruolo di cercatrice che le era stato offerto presso le Holyhead Harpies.

Hermione aveva fatto di tutto per persuaderli a tornare con lei, soprattutto Ginny, ma non c’era stato nulla da fare. I tre non avevano ceduto, anzi avevano cercato di convincerla ad accettare a sua volta l’irripetibile offerta di Kingsley.  Nessuno aveva desistito dalle proprie posizioni.

E così, il primo settembre, alle 5 del mattina, alla debole luce della bacchetta, nella cameretta buia e silenziosa con il respiro regolare di Ginny in sottofondo.

La porta si aprì con un cigolio sommesso, lasciando filtrare una debole luce.

“c’è niente che posso fare per convincerti a non partire?” le chiese Ron, affacciato dalla porta della camera della sorella.
Hermione guardò il suo amico con un sorriso, il pigiama marrone gli lasciava scoperta buona parte delle caviglie e faceva a pugni con il rosso fuoco dei capelli spettinati

“Ho deciso di farlo Ron.”

“Ma perché?”

“Non sono ancora pronta. Non sono pronta per la vita vera, quella che c’è là fuori. Non so ancora tutto. E non posso affrontare un esame impegnativo come la vita senza il giusto ripasso.”

Ron sorrise, guerra o non guerra Hermione era sempre la stessa. Per lei non era lo studio la cosa importante. Era il sapere. L’ignoto la terrorizzava. Per questo era sempre così ben preparata, così ossessiva nello studiare, perché incognito le faceva troppa paura.

Ginny si mosse nel sogno mugugnando.

“Dai esci un minuto, non svegliamo mia sorella.”

Hermione afferrò una morbida vestaglia, abbandonata su una vecchia poltroncina traballata e sgangherata , e da indossò sopra il pigiama estivo; infilò le ciabatte e seguì l’amico nel giardino.
 
“ mi mancherai quando sarai ad Hogwarts.”  Ron le si avvicinò. Da quel primo bacio durante la grande battaglia non si erano più avvicinati così tanto ma quando le labbra di Ron si posarono sulle sue si rese conto che la guerra cambia tutti.

E che lei non faceva eccezione. 





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