Ciao a tutti come ho scritto nell’introduzione
questa è la traduzione di una bellissima fic delle cronache di narnia come
protagonisti Peter e Edmund….si riallaccia alle
avventure de “il leone la strega e l’armadio” e poi se ne distacca sviluppando
comunque da subito una trama a parte. L’autore di questa fic è di Suborbital.
La mia è solo una semplice traduzione…non ho né alterato né modificato niente
della sua storia, ho cercato solo di tradurla al meglio.
Ciao a tutti e Buona lettura!
Daniel
Giusto e Magnifico – Il prezzo della redenzione
2° parte
Il Ritorno
Quando
Peter finalmente rivide Edmund, non era sicuro di cosa provare o pensare. Si
sentiva euforico ma non poteva azzardarsi a toccare Edmund. Aslan aveva detto
di lasciare il passato al passato, ma Peter non riusciva a scrollarsi di dosso
la sensazione di frustrazione e di tradimento di cui Edmund era responsabile. Come
aveva potuto, il suo stesso fratello, aver fatto ciò alla sua famiglia? Come
aveva potuto aver fatto ciò a lui? Aveva isolato Edmund così tanto che lui non
aveva avuto altra scelta se non quella di allontanarsi sul suo sentiero?
Peter sapeva esattamente ora come
e perché lo aveva fatto, grazie ad Aslan. Era stato grato ad Aslan di aver
inviato Oremus a salvare Edmund. Era grato, più di ogni
altra cosa, del fatto che ora Edmund fosse finalmente al sicuro. E tuttavia, non era sicuro di come poter parlare con Edmund.
Non era sicuro di cosa dirgli. Mentre Susan e Lucy
Avevano abbracciato suo fratello, Peter era rimasto fermo, incerto su cosa
doveva dire o fare.
“Cerca di non sparire” era stato
tutto ciò che era riuscito a dire a Edmund.
Una volta che Edmund si era ritirato nella sua tenda Susan aveva guardato Peter
accigliata. L’aveva preso in disparte e gli aveva parlato in un tono che solo
lei riusciva ad avere. Peter era stato tentato di ricordarle chi era il leader,
ma sapeva che ciò l’avrebbe fatta infuriare ancora di
più.
“Aslan ci ha detto di lasciare il
passato al passato. Lui è tuo fratello. Dobbiamo perdonarlo…io
e Lucy lo abbiamo fatto. Perché tu no?” disse
Susan prima di uscire infuriata e allontanarsi insieme a Lucy.
“E’ colpa mia, Su” le sussurro
dietro Peter, “Non c’è niente da perdonare.”
Il sacrificio degli angeli
Peter guardò con ansia la Strega
Bianca mentre stava di fronte ad Aslan. Era terrificante ben al
di là di come egli si era immaginato. Il suo portamento gelido e
calcolatore gli faceva venire i brividi per tutto il corpo. Si chiese come
aveva fatto Edmund a cadere sotto il suo incantesimo. Peter pensò che la Strega
aveva avuto una bella faccia tosta a chiedere di
parlare con Aslan. Aveva la sfrontatezza di farsi vedere nel campo dei suoi
stessi nemici.
“C’è un traditore tra i tuoi,
Aslan” disse Jadis con un tono calmo e gelido al tempo stesso.
“Nessuna offesa
ti è stata arrecata da lui, strega” replicò Aslan
“Hai forse dimenticato le leggi
sulle quali Narnia si fonda?”
“Non osare citare la Grande Magia
in mia presenza, strega.” ruggì
Aslan “Io c’ero quando è stata scritta”.
“Allora certo ricorderai che ogni
traditore appartiene a me. Il suo sangue è di mia proprietà.”
Peter aveva sentito abbastanza.
Non poteva stare ad ascoltare le richieste della Strega un minuto di più. C’era
un fuoco nel suo cuore che ardeva di rabbia…finché il suo cuore gli sarebbe
battuto nel petto, non avrebbe lasciato che nessuno ferisse Edmund di nuovo.
“Prova a venire a prenderlo
allora” disse Peter sfoderando la spada.
Peter avanzò verso la Strega,
pieno sia di paura che di determinazione. Lei si mosse appena di fronte al suo
scoppio d’ira.
“Pensi davvero che la mera forza
possa togliermi ciò che è mio di diritto?” disse Jadis come se la
determinazione di Peter fosse niente altro che una
seccatura, “Piccolo re”.
“Aslan sa che se io non avrò il
sangue del traditore, come vuole la legge, allora tutta Narnia verrà distrutta, dall’acqua e dalle fiamme.” disse Jadis guardando intorno la folla che si era radunata
prima di puntare in dito contro Edmund, “Quel ragazzo morirà…sulla tavola di
pietra, come tradizione. Non oserai rifiutarmelo.”
“Ora basta, parlerò da solo con
te” disse Aslan prima di entrare nella sua tenda.
La grande
folla aspettò con trepidazione e ansia mentre la Strega Bianca e il Grande Leone
deliberavano. Peter volse lo sguardo verso Edmund e vide uno sguardo confuso sulla suo faccia. Ma c’era anche
qualcos’altro. Qualcosa che instillò terrore nel cuore di
Peter. Lui e il fratello avevano a stento parlato da quando Edmund era
tornato, e quando lo avevano fatto erano stati sempre formali. Edmund sembrava
distante da lui e Peter si sentiva in colpa come se fosse lui la causa della
separazione di Edmund dal resto dei suoi fratelli. E tuttavia da quando Edmund era ritornato Peter vedeva che
in lui c’era qualcosa che non riusciva a comprendere. Qualcosa che faceva sembrare
Edmund sollevato e gravato da un pesante fardello al tempo stesso.
“Peter…”disse Edmund,
sorprendendo il fratello.
Peter stava quasi per congedare
Edmund, incerto su cosa poter dire o fare per risolvere la situazione. E tuttavia si sentiva ancora tormentato dalla sua colpa di
aver lasciato che Edmund si sentisse così solo. Eppure vedeva negli occhi di Edmund che lui non se ne sarebbe andato senza una
risposta.
“Peter, mi perdoni?” chiese
Edmund guardando Peter negli occhi.
“Aslan ci ha detto di lasciare…”
iniziò a dire Peter, ma venne subito interrotto da
Edmund.
“Peter…mi perdoni?”
Peter non si aspettava una
domanda così diretta da Edmund. E l’espressione di rassegnazione che Edmund
aveva dipinta sul volto quando aveva pronunciato
quelle parole, lo metteva a disagio ancor di più. Che
cosa aveva fatto cambiare Edmund da quando era tornato? La sua astuzia maligna
e il suo grondante sarcasmo erano spariti del tutto. Non aveva incrociato lo
sguardo di nessuno ancora. E sembrava portare nel cuore un fardello ancora più
pesante di quanto avesse mai portato prima. Anche in
quel momento…Peter poteva leggerlo chiaramente negli occhi di
Edmund. L’intensità della precedente esperienza con Jadis e ora la
domanda di Edmund era più di quanto Peter potesse tollerare.
“Peter, ho bisogno di saperlo”
insisté Edmund
“Ed,
io…” iniziò a dire Peter mentre Jadis emergeva dalla tenda.
Edmund guardò Peter accigliato
per la delusione prima di volgere lo sguardo verso Jadis. Peter aspettò con
ansia che Aslan riemergesse dalla tenda e quando Aslan
uscì Peter emise un sospiro di sollievo. Non avrebbe giurato che la Strega non
volesse provare a fare qualcosa di sinistro mentre era da sola con Aslan.
Con la coda dell’occhio Peter
capì l’intenzione che Edmund aveva e che stava per compiere. Edmund stava
studiando lo sguardo ed il portamento di Alsan che
sembrava emanare ora molta tristezza e questo non faceva altro che rendere
Edmund più risoluto e determinato.
“Ella ha
rinunciato al sangue…” incominciò a dire Aslan prima che Edmund cominciasse ad
urlare.
“No!” urlò
Edmund “Ha ragione lei! Io sono il traditore!”
Peter si allontanò da Peter e
dalle sue sorelle. Si avvicinò a Jadis mentre continuava a guardare sia
l’esercito di Aslan che il manipolo delle truppe di
Jadis. Quando parlò sembrò che parlasse come ad una
confessione. Il cuore di Peter iniziò a battere di ansietà
e di paura mentre Edmund si allontanava da lui.
“Ed, che
stai facendo!” disse Peter avanzando verso di lui.
“Stai indietro,
Peter…devo farlo.” disse Edmund con le labbra
tremanti e un tremito nella voce.
“Parla, Edmund. Che cosa è che devi dirci?” disse Jadis con un sorriso gelido e privo
di emozioni
“Ho tradito la mia famiglia. Ho
tradito Narnia. Ho tradito tutti quelli che amo. Verrò con te di mia spontanea
volontà.” disse Edmund prima che Jadis si muovesse in
avanti per prenderlo.
“No, Ed!” urlò Peter. “Che stai facendo?”
“Strega abbiamo un patto” ruggì
Aslan “Lascia andare il figlio di Adamo”
“Ma lui
mi si è consegnato liberamente. Davvero lo vuoi provare della possibilità della
redenzione?”
Aslan ruggì il ruggito di un
centinaio di leoni. Jadis diede subito il segnale che Edmund fosse
liberato. Peter non avrebbe mai creduto di poter avere così tanta paura in vita
sua.
“Va bene, Aslan. Come desideri. Ma ricordati che abbiamo un patto.” Disse Jadis mentre
risaliva sul suo trono.
“Sarà onorato, Strega”
Edmund rimase a guardare con la
disperazione negli occhi mentre Jadis lasciava il campo col suo manipolo. Si
voltò per un attimo indietro a dare ad Edmund un ultimo sguardo ed un attimo
dopo era sparita. Edmund affondò la testa fra le
braccia e i suoi occhi divennero pieni di disperazione. Guardò Peter con uno
sguardo uno sguardo pieno di confusione e disperazione, che lo guardò con le
stesse emozioni nel cuore.
“Ed, che cosa era tutto ciò?”
chiese Peter mentre realizzava che per poco non aveva
perso suo fratello un’altra volta.
“Ed, a
cosa stavi pensando?” chiese Susan mentre sia lei che Peter si precipitavano da
Edmund.
“Credevo che fosse la cosa giusta
da fare…per tutti” disse Edmund con un singhiozzo disperato.
Prima che Susan e Peter potessero dire qualsiasi cosa, Edmund se ne andò via
lentamente, lasciando i suoi fratelli più grandi con uno sguardo di confusione
negli occhi. Susan si coprì la bocca con una mano mentre le lacrime le rigavano
il volto.
“Peter che cosa non va in
Edmund?” urlò Susan dalla disperazione.
Peter non poteva credere a quello
che Edmund aveva appena detto. Appena comprese appieno il significato di quelle
parole Peter trasalì. E nonostante
tutto Edmund sembrava così calmo e determinato in quello che stava per fare.
Tutto sul suo volto faceva capire che era molto dispiaciuto di non essere
riuscito a sacrificarsi alla regina.
“Va tutto bene, Su. Me ne occuperò io, te lo prometto.” disse
Peter abbracciando la sorella, “Gli parlerò io”
“Peter cammina con me per qualche
minuto” ordinò Aslan.
Peter baciò Susan sulla guancia
rassicurandola prima di unirsi ad Aslan. Il leone sembrava triste e Peter non avrebbe mai potuto immaginare quale patto aveva stretto con
la Strega Bianca. I due camminarono fino al punto più alto della collina così
da poter vedere la strega Bianca andarsene con le sue truppe.
“Peter, tuo fratello sta
percorrendo una pericolosa linea di confine tra la disperazione e la
rassegnazione” disse Aslan guardano Peter. “Tu sei la
sua unica speranza”
“Cosa devo
fare Aslan” chiede Peter con preoccupazione, “Non l’ha mai visto in queste
condizioni”
“Non posso dirti cosa fare. Tu
farai ciò che deve essere fatto o non lo farai, non c’è
nessun’altra possibilità. Ma ricorda…se fallisci il suo fato sarà lo stesso che
avrebbe potuto essere oggi.”
Con queste parole che risuonavano
nella mente di Peter, Aslan se ne andò. Peter guardò
in lontananza la Strega Bianca desiderando trafiggerla con la sua spada e far
finire quell’orribile guerra ancora prima che cominciasse.
Invece si mise a ripensare al profondo significato delle parole di Aslan Aveva come la sensazione che di essere all’apice di
qualcosa che avrebbe cambiato la sua vita, per sempre. Non era sicuro che fosse
l’imminente battaglia con la Strega Bianca, o la situazione con Edmund, o
qualcosa di completamente diverso. In quel momento la sua più grande preoccupazione era suo fratello. Era davvero così
desideroso di morire? Peter l’avrebbe scoperto presto. Sapeva che presto
sarebbe arrivato il momento di aver a che fare con Edmund una
volta per tutte. Anche se questo voleva dire
rivisitare una storia che aveva quasi dimenticato.
Prima di entrare nella notte
Peter stava disteso nel letto
sveglio. Non riusciva a chiudere occhio. Tutto ciò a cui riusciva a pensare era
la battaglia imminente, e suo fratello. Edmund non aveva parlato a Peter da
quando la Strega Bianca aveva lasciato il campo. Noncurante del fatto che Edmund
non gli aveva parlato, Peter stava attento a non perderlo di vista. L’ultima
cosa che voleva era che Edmund scappasse di notte per andare a sacrificarsi
alla tavola di pietra. Peter sapeva che se avessero vinto la battaglia contro
Jadis, tutto si sarebbe sistemato.
Si voltò verso di lui per vedere
il delicato alzarsi e abbassarsi del suo petto, all’altro lato della tenda.
Peter si chiese cosa avrebbe dovuto fare per riportare Edmund a fidarsi di lui,
come faceva un tempo. Avrebbe dato qualsiasi cosa per avere indietro l’Edmund
sarcastico o per poterci parlare senza averlo in realtà così distante da sé.
In silenzio negli occhi di Peter
iniziarono a formarsi delle lacrime mentre guardava Edmund dormire. Se solo Edmund avesse saputo quanto in realtà era amato, quanto
Peter avrebbe fatto per lui.
“Non inizierai a piangere, Peter”
si disse a se stesso sussurrando. “Non lo farai”
Peter iniziò a chiedersi cosa
avesse voluto dire Aslan quando aveva detto che Peter era l’unica speranza di Edmund. Incominciò a chiedersi perché e come faceva Aslan
a osservare e capire le cose come se provenisse da un
altro mondo. Come faceva a sapere cose che persino Peter aveva
quasi dimenticato. Perché Aslan gli aveva fatto
ricordare quel bacio? Era stato semplicemente per fargli capire che era stato
in quel momento che Edmund aveva perso la sua fiducia in Peter?
“Smettila di mentirmi” le
parole di Edmund echeggiarono nella mente di Peter
“Non può essere” si disse Peter
fra sé e sé. “Certamente lì era stato quando Edmund aveva perso fiducia in
Peter ma…c’era dell’altro?”
Perché peter era stato così
dilaniato nel profondo dal tradimento di Edmund? Solo
perché erano fratelli? O era una cosa ben più
profonda? Era da talmente tanto tempo che lui e Edmund avevano
una relazione basata solo sul risentimento e sulla disapprovazione reciproca
che Peter aveva quasi dimenticato il sentimento che fluiva tra loro prima
dell’inizio di tutto questo. Quel calore che era solito
avvolgerli quando erano insieme. Era qualcosa che non condivideva né con
Susan né con Lucy . Certamente non era quella
sensazione che aveva condiviso con Edmund quando si erano baciati, quel giorno.
Peter scosse la
testa confuso.
“Ed…”
disse Peter all’improvviso “dobbiamo
parlare, Ed?”
Il petto di Edmund
si alzava e si abbassava come pochi istanti prima. Si era a mala pena stirato.
Peter non voleva disturbare suo fratello ma aveva bisogno di parlargli prima di
avere il compito di guidarlo in battaglia la mattina dopo. Doveva parlargli
subito.
“Ed…sei
sveglio?”
“Ed !”
urlò Peter
“Che
cosa c’è?” chiese Edmund mentre apriva i
suoi occhi lentamente per guardare Peter.
“Dobbiamo parlare, Ed”
“Ora?” mugugnò Edmund
stiracchiandosi “Sono stanco…lasciami in pace, Peter”
“Che c’è
che non va, Ed? Perché ti comporti così…”
“Sono stanco, Peter” possiamo
parlare dopo la battaglia. Disse Edmund girandosi dall’altra parte.
“Ed…” implorò Peter, “Che c’è che non va? Perché ti comporti in
un modo così strano con me? Sei arrabbiato?”
“Buonanotte, Peter” disse Edmund
in un tono così perentoria da far capire a Peter che
la conversazione era finita.
“Mi prometti che parleremo dopo
la battaglia?”
Edmund non rispose. E forse
questo ferì Peter più di ogni altra cosa. Sentì un
torrente caldo di lacrime scendergli sulla faccia mentre si rendeva conto che,
benché lui e Edmund fossero nella stessa stanza, c’era
un oceano che li separava. Peter si voltò verso il muro e pianse amaramente
fino ad addormentarsi. Anche
se sapeva che non sarebbe stata una buona cosa piangere, sperava che nell’oscurità
della notte ciò non avrebbe fatto alcuna differenza.