Era ancora
nell'età nella quale aveva
bisogno di un documento falso per comprare da bere.
I suoi genitori non erano
particolarmente restrittivi in questo genere di cose,ma d'altro canto
lui non gli aveva mai dato motivo di esserlo.
Era uscito a festeggiare
con i suoi
compagni la sua prima vittoria nel tornei provinciale di boxe e
sentiva ancora l'adrenalina per la gara circolargli per le vene.
All'epoca usciva con una
ragazza: lei
era molto carina e pomiciare con lei non sembrava davvero male.
Quella sera però
non c'era posto per
le ragazze, quella era una serata per veri uomini, guantoni da boxe e
birre.
Blaine era stato entusiasta
del
progetto, ma dopo il primo mezzo sorso di birra era rimasto perplesso
ad asservare il bicchiere pieno di liquido chiaro. Assaporò
per bene
in bocca il sapore amaro e frizzante schioccando la lingua contro il
palato. Si chiese perplesso se non fosse il caso di chiedere agli
altri se quello fosse il normale sapore della birra, o se magari
fosse andata a male.
Ovviamente non se l'era
sentita di
esporsi così tanto e chiedere una cosa del genere,
però appena ebbe
la possibilità di liberarsi dei suoi compagni di squadra non
perse
tempo e gettò quanto più velocemente possibile la
birra che
rimaneva nel suo bicchiere in un cespuglio.
Quando lo invitarono a
tornare a bere
col gruppo la volta successiva dopo le regionali Blaine
improvvisò
un drastico mal di gola seguendo i consigli di recitazione con cui
suo fratello gli aveva rovinato l'esistenza per tutte le vacanze di
Natale.
Fortunatamente quella sera
alla TV
fecero Dirty Dancing e la serata non andò perduta. Come suo
solito
Blaine si era seduto davanti al piccolo televisore glitter di camera
sua e, coperto con una coperta di ciniglia arancione acceso si era
goduto il film facendosi le unghie. Verso la fine del film si
masturbò un po'- non si era mai posto il problema che
potesse non
essere normale masturbarsi davanti a Patrick Swayze- e andò
a
dormire ringraziando il cielo di essersi evitato quella tortura ai
sensi chiamata birra.
Quando quell'estate
diventò una regola
per il suo gruppo ritrovarsi per bere, Blaine era stato costretto a
dover decidere tra la birra e le poppe della sua ragazza, decise che
in fondo la birra non era poi così male. Entro la
metà della
vacanze era single e leggermente asuefatto all'alcol.
Una sera, verso la fine
delle vacanze
estive, passò tutta la sera a fissare una ragazza. I suoi
amici
tentarono di convincerlo a presentarsi e farsi avanti con lei, ma
tutto quello che lui avrebbe voluto sapere era il nome di quella
meraviglia rosa acceso tra le sue mani.
Il bicchiere non era
particolarmente
bello, però il colore translucido della bevanda, la fetta di
lime
intagliata ad arte così da creare una delicata elica verde e
la
fragola matura incastrate nel bordo del bicchiere rendevano quel
cocktail così affascinante che Blaine non petè
davvero fare altro
che fissarlo.
Ad un certo punto la
ragazza si doveva
essere accorta dello sguardo di Blaine, perché ci
provò con lui.
Quella sera a casa Blaine
ricordò con
un brivido di piacere il sapore di fragola sulle labbra di quella
ragazza di cui, davvero, non ricordava il nome.
Fu sono diversi anni dopo
che
finalmente scoprì il nome del cocktail: era al bancone
indeciso su
quale orrido alcolico bere, quando una ragazza chiese urlando al di
sopra della musica un caipiroska alla fragola. La sua scelta a quel
punto fu obbligata. Ignorò bellamente gli sguardi sconvolti
dei suoi
compagni di bevuta che ammutolirono nel vederlo arrivare con quel
bicchiere così rosa.
Quando
finalmente
riuscì a portarsi alla bocca il bicchiere il suo mondo si
ribaltò,
era sempre stato un'amante delle fragole, ma non aveva mai pensato
che un cocktail alcolico con le fragole potesse essere così
buono.
Sentì una dolce rivoluzione all'interno della sua bocca.
Dopo il
quarto
bicchiere uno dei suoi amici, evidentemente più alticcio di
lui, il
che era tutto dire, disse: "Blaine, non puoi bere quella roba!"
Blaine lo guardò interrogativo guardando il quinto bicchiere
pieno
poggiato sul tavolo.
"Perché?"
chiese ingenuamente.
Un
altro suo amico
rise e gli rispose: Blaine quella cosa è così
gay."
Doveva
essere davvero ubiaco perché tutto ciò che
riuscì a replicare:
"beh, torna visto che penso di esserlo."
Quella
sera si
concluse con un silenzio imbarazzato, ma Blaine non riuscì a
spiegarselo fino alla mattina seguente quando, spingendo i palmi
delle sue meni contro gli occhi si promise che non avrebbe mai
più
bevuto in vita sua.
I mesi
che
seguirono furono costellati di imbarazzo e scritte sul suo armadietto
che, davvero, non avrebbe mai voluto leggere.
Quando
si trasferì
alla Dalton Academy la sera della sua festa di benvenuto bevve almeno
cinque caipiroska alla fragola e vomitò rosa, ma solo dopo
aver
pomiciato con uno dell'ultimo anno.
Dal
momento che
quella serata folle aveva portato con se dei terribili postumi, il
peggiore dei quali sembrava essere un tizio che non aveva intenzione
di lasciarlo in pace e non faceva altro che mandargli messaggi di
profondo amore, decise definitivamente che non avrebbe mai dovuto
conoscere io nome di quel cocktail.
Ovviamente
alla
festa di Rachel era andato con le migliori intenzioni di non bere
affatto, fortunatamente non c'era nemmeno il caipiroska, ma
riuscì
comunque a far danno.
Come
diamine gli
era venuto in mente di pomiciare con Rachel Barry?
Fortunatamente
non
appena l'effetto devastante dell'alcol se n'era andato aveva
realizzato che non era proprio il suo genere e tutto si era risolto
per il meglio.
Un anno
dopo
Sebastian l'aveva invitato fuori e lui aveva quasi rovinato la
relazione più bella che potesse desiderare per colpa
dell'alcol.
Davvero,doveva smettere di bere.
Quando
andò a
trovare Kurt a New York per l'ultimo dell'anno, Blaine si era
ripromesso di godersi un po' la vita, sembrava che la scuola avesse
intenzione di mangiarlo vivo.
Certo
non
immaginava che prima di mezzanotte sarebbe stato riverso su un cesso
pubblico con un Kurt molto accigliato a fianco.
Per
mezzanotte si
era, più o meno, ripreso. Kurt lo baciò un po' a
malincuore, ma
stavolta decise che avrebbe veramente smesso di bere.
Molti
anni dopo
Blaine era seduto fuori dal suo pub preferito a New York city a
leggere il times in attesa del suo fidanzato. Kurt scivolò
tra la
folla sorridendo con in mano due bicchieri, uno scuro con una fetta
di limone e una cannuccia colorata, coca cola, l'altro rosa, con una
fetta di lime intagliata e una fragola a galleggiare sulla
superficie.
Gli
avventori del
pub si divisero in clienti fissi, che guardarono con un sorriso
saputo i bicchieri, e i nuovi clienti, che fissarono sconvolti i due
bicchieri.
Kurt
ingorò tutti
gli sguardi tranne il suo e gli porse il bicchiere rosa.
"Sai,
non ho
mai capito perché tu beva quella sbobba dolciastra,"disse ad
un
certo punto durante la serata.
Blaine
sorrise in
attesa di capire dove Kurt volesse andare a parare, "ma mi piace
davvero tanto il sapore di fragola sulle tue labbra."
Risero
insieme
tenendosi la mano sul tavolo e bevendo dai loro bicchieri Fancy col
sottofondo dei rutti da birra di tutti gli altri avventori.
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