Di ninjutsu poco azzeccati e grossi guai
Questa One-Shot, in
realtà può essere vista come (anzi direi che lo
è e basta) il seguito di La
faccenda ha i suoi vantaggi di Red
Fox - anche se rispiego la situazione vi consiglio di
leggerla perché è divertente - che mi aveva
colpita molto. Ovviamente ho chiesto e ottenuto il permesso di
sfruttare l'idea.
Rapide puntualizzazioni:
- Naruto e Sasuke sono rivali proprio come all'Accademia: la
storia, quindi, è senza pairing;
- Kushina e Mikoto sono, rispettivamente, le madrine di Sasuke e Naruto;
- Sasuke non è mai partito con Orochimaru per farsi
rafforzare il rett-Ehm, allenarsi in vista della vendetta;
- Ho modificato un noto proverbio in chiave narutiana. Passatemelo, non
ho saputo resistere.
Direi che ho finito, spero di non aver reso Jiraiya, Sasuke, Naruto e
Kushina OOC e grazie a tutti coloro che leggeranno e recensiranno!
Di ninjutsu poco azzeccati e grossi guai
Che Uzumaki Kushina non fosse tanto brava con i ninjutsu era risaputo,
ma questa volta aveva davvero superato se stessa.
Ne
avrebbero riso per anni a Konoha, ad essere ottimisti.
Naruto, però, non sembrava intenzionato a riderci su, anzi,
aveva una vaga aria omicida. O suicida - dipende dai punti di vista -
ed
era perfettamente comprensibile: per colpa della madre che stava
provando un nuovo ninjutsu di sua invenzione, ora, a tredici
anni, si ritrovava nel vecchio e quasi decadente corpo di Jiraiya
mentre quest'ultimo nel suo, giovanissimo e tonico.
Eppure il furbo sennin era riuscito a convincere Naruto a sfruttare il
suo nuovo aspetto per fare cose che non avrebbe potuto con il suo e
questo
era scattato in piedi urlando un "Teme!" così forte che i
vetri di casa avevano oscillato pericolosamente e si era precipitato
immediatamente fuori alla ricerca dell'Uchiha seguito da uno
zompettante Jiraiya-Naruto.
Tutto ciò che poteva fare Kushina ora era mettersi sopra ai
rotoli e trovare una soluzione prima che il suo primogenito si
andasse a cacciare troppo nei guai.
Trovare Uchiha Sasuke e convincerlo a fare un allenamento con lui non
era stato molto difficile: gli era bastato sorridere e chiedergli se
volesse imparare una tecnica utile al suo scontro con Itachi che
quello aveva interrotto il suo addestramento con il Chidori e aveva
seguito immediatamente il sennin.
Più problematico era non chiamarlo "Teme" altrimenti si
sarebbe
scoperto e lo avrebbe ucciso per avergli fatto perdere una giornata di
allenamento. Ai due si aggregò anche Jiraiya-Naruto - per
nulla intenzionato a perdersi la scenetta - e per un secondo l'Uzumaki
temette il peggio quando, al solito sprezzante "Usuratonkachi",
l'Ero-sennin aveva risposto con un
apatico "Sasuke-kun".
Il moro era rimasto un secondo sorpreso fissando
quello che credeva essere Naruto mentre quello vero si sbracciava alle
sue spalle per fargli notare l'errore.
"Andiamo, Sasuke-kun", Naruto-Jiraiya, per distrarlo, si
affrettò a posargli una mano sulla spalla e dovette usare
tutta
la sua forza
di volontà per rimanere serio e non ridere di fronte
all'espressione irritata del moro nel sentirsi chiamare così
"Non ho molto tempo da dedicarti. Se vuoi litigare con l'Er... Naruto
perderai
l'occasione unica e irripetibile di imparare uno dei ninjutsu
più potenti al mondo".
"Mi scusi, sennin, possiamo iniziare subito".
"Allora, Sasuke", Naruto-Jiraiya incrociò le braccia
studiando
l'Uchiha che si andava a posizionare di fronte a lui "Fammi vedere che
sai fare: mostrami, che so, il Katon Goukakyuu no Jutsu...".
Sasuke fece un mezzo sorrisetto, compose velocemente i sigilli
ripetendo sottovoce "Serpente, pecora, scimmia, cinghiale, cavallo,
tigre", per poi urlare "Katon Goukakyuu no Jutsu!", e far uscire le
fiamme dalla propria bocca a formare una sfera infuocata di tre metri
di diametro.
Naruto-Jiraya rimase impassibile e attese che il jutsu si esaurisse.
"Te lo dico chiaro e tondo, Sasuke-kun", scosse la testa facendo
ondeggiare la chioma canuta "Con quella fiamma ti ci puoi fare solo il
barbecue", osservò con vivo interesse l'espressione stupita
dell'altro "Per mettere in difficoltà Itachi ci vuole ben
altro.
Forse non sei capace di imparare la tecnica...".
Una risata fragorosa seguì le sue parole e poi un tonfo:
Jiraiya-Naruto, seduto su un ramo di un albero, era caduto per le
troppe risa. Sasuke digrignò i denti, fulminò
l'altro -
che ancora si rotolava per terra tenendosi lo stomaco - e
tornò
a quello che credeva essere il sennin. "Posso aumentare il diametro
della Palla di Fuoco, non c'è problema", annuì
determinato ma l'indice di Naruto-Jiraiya oscillava per negare.
"Ripeto, barbecue. Gli brucerai le sopracciglia, ma niente di
più. Magari con il Chidori può andare un po'
meglio, ma non ci scommetterei".
Sasuke, con un leggerissimo e quasi impercettibile tic all'occhio
destro, compose i sigilli della tecnica che gli aveva insegnato
Kakashi-sensei e si lanciò contro Naruto-Jiraiya che lo
schivò abbassandosi con una facilità
sorprendente. In realtà si era chinato perché gli
sembrava di aver visto un buono per Teuchi, ma questo non lo avrebbe
mai confessato a Sasuke.
"Eh? Se questa è la tua tecnica più potente siamo
messi davvero male. Perché non ti limiti a ricreare
semplicemente il Clan e per la vendetta aspetti che Itachi sia su una
sedia a rotelle? Forse in quel caso potresti riuscirci...", lo derise
allontanandosi lentamente mentre osservava trucemente Jiraiya-Naruto
che aveva il viso rosso come i capelli di sua madre per via delle
risate.
"Naruto!", si parla del Kyuubi e spuntano le code: la potente voce di
Uzumaki Kushina
si
sentì da dietro l'angolo (o forse a distanza di un isolato)
"Ho trovato la soluzione per riportarti nel tuo corpo e Jiraiya nel
suo".
Naruto-Jiraiya deglutì vistosamente mentre Sasuke iniziava a
fare due più due. "Ah, sei qui!", la moglie del Quarto
Hokage arrivò al campo d'allenamento tenendo fra le mani un
rotolo come se fosse un trofeo "Oh, ci sei anche tu, Sas'ke-kun?".
"Ciao, zia Kushina. Ti dispiace se uccido il tuo unico figlio?",
l'Uchiha, con una minacciosa aura nera intorno al corpo, si
voltò verso Naruto-Jiraiya che ridacchiò
nervosamente "Scherzetto, Sasuke-kun!", disse sudando freddo.
"Mi hai fatto perdere tempo prezioso, Nacchan", sorrise malignamente
"Sai cosa significa questo, vero?".
"Andiamo, ti ho fatto perdere una mezz'oretta, che sarà
mai?", agitò convulsamente le mani davanti a sé
come a dimostrare la sua innocenza.
"In mezz'ora di allenamento serio avrei potuto aumentare il numero
massimo di Chidori da tre a quattro", attivò lo Sharingan e
si mise a correre verso Naruto-Jiraiya "Io ti ammazzo!".
Vista la cattiva aria che tirava, l'Uzumaki si mise a correre urlando a
squarciagola che non poteva ucciderlo prima che fosse diventato Hokage
e implorando aiuto all'Ero-sennin e alla madre.
Kushina osservò il teatrino per un po', seduta con il rotolo
in grembo vicino a Jiraiya-Naruto che cercava di corromperla per
rimanere in quel corpo giovane, e solo quando Naruto-Jiraiya
schizzò in aria con i pantaloni bruciacchiati, colpito in
pieno dal Katon
Goukakyuu no Jutsu seguito dallo sprezzante commento di Sasuke riguardo
ai barbecue a base di prosciutto di usuratonkachi, si decise ad
intervenire per salvare il figlio dall'ira funesta del suo nipote
acquisito promettendo, per calmare quest'ultimo, di bandire il ramen
per un mese.
"Allora, Naruto, cos'hai imparato oggi?", gli domandò la
donna, tenendogli una mano sulla spalla, mentre tornavano a casa.
Lui sorrise continuando ad accarezzarsi il sedere. "Che il teme
è permaloso, l'Ero-sennin è più
vecchio di quanto sembri e che tu, mamma, nei ninjutsu sei addirittura
più scarsa di quanto dicono...", e poi fu scaraventato per
terra.
Kushina si massaggiò il polso pensando che, in fondo, aveva
fermato Sasuke prima del dovuto.
|