Prologo.
Mi trovavo nella cucina di casa mia, intenta a preparare
una merenda per mia figlia Margareth e il suo ragazzo che si trovavano
al piano di sopra. Quando,ad un certo punto,sentii un tonfo provenire
dalla stanza di Margareth.
-Vattene via e non farti
più vedere,stronzo!
Era la voce di mia figlia...ma che diavolo stava
succedendo?
Vidi Nick,il suo ragazzo,scendere le scale. Mi salutò e se
ne andò,triste.
Decisi di salire per chiedere a mia figlia cosa le era successo,quando
la vidi sul letto a pancia in giù a piangere.
-Tesoro,che succede?-
le chiesi preoccupata e mi sedetti di fianco a lei.
-E' uno stronzo,lo odio!-
mi disse singhiozzando.
-Ti va di raccontarmi?-
chiesi,comprensiva.
-Mi ha detto che vuole
lasciarmi,perché è innamorato della mia migliore
amica. O,meglio,ha una storia con lei da un anno e non me l'hanno mai
detto. Mi fanno schifo entrambi.- mi disse lei,calmandosi
un po'.
-Sai,tesoro,mi sono
trovata nella tua stessa situazione,molto tempo fa.- lei
mi guardò incuriosita -ma
poi,ho trovato la persona giusta,che mi ha amata davvero come meritavo.
E sono sicura che per te sarà lo stesso. - le
dissi,cominciando ad accarezzarle i capelli.
-E' papà
questo ragazzo?
-Oh no...-le sorrisi-
questo ragazzo,ormai,vive solo nei miei ricordi.
Mi guardai allo specchio,sempre con il sorriso sulle
labbra. Ogni volta che ero felice,mi appariva una fossetta. L'avevo
sempre odiata,sin da quand'ero piccola. Ma poi,era arrivato lui,a farmi
apprezzare ogni singola parte di me.
Gli occhi mi erano diventati lucidi. Ogni singola volta che mi veniva
in mente lui,una lacrima rigava il mio volto.
Quasi ogni notte mi mettevo a pensare a tutti i momenti passati con
lui. A tutte le volte che diceva di amarmi.
Ma ormai,erano passati molti anni. Troppi. Ed io ero convinta che lui
mi guardava da lassù e mi amava ancora,come lo amavo io.
-Come si chiamava?-
mi chiese Margareth,interrompendo i miei pensieri.
-Justin,era il suo nome.
Il più bello del mondo.
Ormai non riuscivo più a trattenere le
lacrime,nemmeno di fronte a mia figlia. Una goccia di emozione,mi
rigò il volto.
Margareth se ne accorse e con il pollice me l'asciugò.
-Raccontami di lui,mamma.
'Grazie Margareth-volevo dirle- grazie per avermelo chiesto'. Avevo
bisogno di raccontare di lui a qualcuno. Avevo bisogno di trasmettere
quello che avevo provato. E mia figlia,era la persona più
adatta.
HEY
RAGAZZIIIIIIII :3
allora,ho deciso di cominciare questa storia...
a me piace tantissimo bghrjed l'inizio non è un
granché,non sapevo come farla..ma per il seguito ho
tantissime idee!
allora,beh,RECENSITE per
favore çç
baci,ale.
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