E
un'altra si aggiunge a tutte quelle già sparse sul pavimento.
Neanche
una goccia esce fuori, mentre rotola, con un piccolo e leggero rumore tocca le
compagne.
Ma
quel rumore è un vero urlo nella tua testa.
La
barba di tre giorni, quel vivere nell’apatia totale, senza altra compagnia che
la tua birra. Hai vissuto giorni nutrendoti di lei, per dimenticare, credendo
che questa donna potesse fartene scordare un’altra.
E
via, un altro tappo se ne va, e il liquido dorato ti scende per la gola, tutto
d’un fiato, finché anche questa lascia la sua casa.
Nessun
pensiero attraversa la tua mente, siete solo tu e lei, lei a cui avevi
rinunciato per l’unica, per renderla felice.
Nausea.
Corri in bagno, e lasci anima e corpo nel lavandino.
Acqua
bagna i tuoi occhi. No, non hai ancora aperto il rubinetto: quelle sono
lacrime.
Affrontala
realtà, piccolo uomo ! Lei se ne è
andata e non tornerà più, e neanche tu, con i tuoi studi, puoi riportarla
indietro.
Come
ci si sente, sapendo che esistono cose che neanche tu puoi cambiare?
Come
ci si sente, sapendo che tutto quello in cui hai sempre creduto era solo
un’altra bugia, un’altra illusione caduta come un muro di paglia contro il
soffio del vento?
Come
ci si sente, sapendo che anche con la tua scienza quello che ami non potrà mai
essere per sempre tuo?
Già, proprio tu, che uomo ti credevi? Solo perché
hai creato donne mezze animali, credevi di poter fare di tutto.
Ed è stato questo il tuo errore.
Ritorni in salotto, non ti fermi, ne apri un'altra.
Forse la vuoi finire qui, per raggiungere lei, il tuo angelo rosa.
Credi che ne sarebbe felice, se tu facessi questo?
Tanto, la vita è tua.
La chiave la possiedi tu. Arrivederci, piccolo uomo.
E ricordati:
LIVE OR EXIST,
YOU HAVE THE KEY.