Avengarten
Loki
se la stava ghignando nell'ombra, le mani premute sulla bocca con
forza in modo che nessuno si accorgesse di lui mentre una continua
risata lo stava colpendo alla gola.
Sapeva
che avrebbe vinto. Quella volta li avrebbe sconfitti perché
era lui
il capo indiscusso. L'unico e solo comandante non solo di Asgard ma
dell'intero universo e....
“Preso!”
Una
mano sulla spalla lo fece sobbalzare di scatto mentre alzò
lo
sguardo per poi vedere con la coda dell'occhio Steve sfrecciare verso
uno degli alberi opposti e schiaffare la mano sul tronco, urlando il
suo nome.
Si
alzò indispettito, puntando i piedi a terra e gonfiando le
guance
per poi fare uno sbuffo prolungato con le mani strette a pugno per il
nervosismo e le braccia tese lungo i fianchi.
“Ma non è
possibile! Come hai fatto a trovarmi?”
“Ah-a
hai perso bello mio, tocca a te contare”
“Ma
non è giusto, uffa! Perché devo essere sempre io
quello che sta
sotto?”
“Perché
ti trovi dei nascondigli idioti” una voce sbucò da
una fila di
cespugli al suo lato, seguita dal bimbo a cui apparteneva che stava
armeggiando con due frecce elettroniche di Clint, non più
funzionanti dalla sera prima, e che gli passò ora
perfettamente
intatte e come nuove, ottenendo uno sguardo illuminato dal suddetto
proprietario che si alzò di scatto abbracciandolo.
Loki
guardò male Tony che gli fece un sorrisino finto innocente
di
ricambio mentre gli altri attorno si sollevarono pigramente dalla
posizione stesa che avevano tenuto sull'erba fino a quel momento.
“Quindi
tutti siete riusciti a fare tana?”
Un
giro di cenni d'assenso colpirono nel vivo dell'orgoglio l'acquisito
Asgardiano che tornò a stringere i pugni con più
forza, guardandoli
con astio ma allo stesso tempo con un leggero fastidio ai lati degli
occhi che stavano pungendo.
“Niente
storie, tocca a te adesso” ripeté Steve
indicandolo mentre Bruce,
Thor e Nat si alzarono dall'erba pronti per un'altra partita, con
Clint invece che era completamente perso a rimirare le frecce di
nuovo nelle sue mani e aveva fatto uno scatto verso il campo vicino
con i bersagli per poterle testare.
“Mh
sì certo, come prima e prima ancora e prima di prima
ancora....poi
voi mi fate gli scherzi mentre conto e andate a nascondervi dentro
casa, quando non è nelle regole!”
lamentò con tono piagnucoloso
mentre Tony e Steve si lanciarono un'occhiata accondiscendente
trattenendo un sorrisino da chi la sapeva lunga.
Bruce
scosse la testa e le mani avanti, raggiungendolo e prendendolo per un
braccio per farlo spostare fino all'albero, la solita aria calmante
che ottenne l'effetto desiderato.
“No
dai, sta tranquillo non ti faranno niente, ci penso io a tenerli
d'occhio” disse con una minaccia nascosta, inviando allo
stesso
tempo e non a caso lo stesso sguardo a Tony e Steve che smisero di
ridacchiarsela e tornarono seri fingendo di fare due espressioni
innocenti che non incantarono nessuno.
Loki
roteò gli occhi guardando Bruce ma poi annuendo, sapendo che
non
aveva via libera e che era solo stato sfortunato ad essere il
più
piccolo di tutti. Finiva sempre che era lui il sottomesso e perdente
ad ogni loro gioco, ma prima o poi si sarebbe vendicato.
Oh
se si sarebbe vendicato....non ne avevano neanche un'idea.
“Ok,
ma niente casa d'accordo?” richiese, ora con speranza,
perché per
una volta avrebbe voluto giocare almeno divertendosi e non facendo da
cavia ai tiri mancini di quei due che sembravano essere sempre
d'accordo su tutto.
“Sese
d'accordo d'accordo piattola...però tu conti fino a cento e
non
barare!” ribatté Tony in ricambio, facendo
scuotere la testa a
Bruce con un chiaro atteggiamento di chi sapeva che non sarebbe mai
cambiato e facendo ridere Steve e Nat che gli diedero un cinque.
Loki
lo fulminò ma non disse niente, lanciando uno sguardo a suo
fratello
che, invece, gli fece un sorrisino incoraggiante convincendolo del
tutto.
Sospirò
tra sé e sé rassegnandosi e annuendo, voltandosi
verso l'albero e
cominciando a contare ad alta voce, sentendo per i primi secondi un
veloce frusciare di foglie ed erba dovuto agli spostamenti in corsa
dei suoi amici, poi più niente.
Ecco,
quello era il momento che odiava. Si aspettava sempre che qualcuno
gli arrivasse alle spalle aggredendolo, oppure gli tirasse addosso
qualcosa e non sarebbe stata la prima volta.
Non
sapeva perché Tony, Steve e Clint si divertivano a prenderlo
in giro
o far fare a lui i giochi più umilianti esistenti dove
finiva sempre
che Nat, suo fratello e Bruce arrivavano per toglierlo dai guai
sgridando gli altri.
Almeno
ora sembrava che la calma piatta fosse reale e il silenzio totale
attorno a lui gli faceva credere che quella volta sarebbe stata
diversa. Arrivato a quasi ottanta non era ancora successo niente e
tirò un sospiro di sollievo, pensando che avrebbe potuto
finalmente
divertirsi, quando il cento uscì dalla sua bocca.
“Arrivo
eh!” urlò al nulla.
Si
staccò dall'albero, voltandosi e guardandosi intorno
rivedendo solo
la serie di alberi, cespugli e aiuole ormai famigliari che erano
sempre allo stesso posto.
Anche
quel momento lo odiava perché non sapeva mai da dove
cominciare.
Poi
pensò che era venuto il momento di vendicarsi. Davvero. Per
una
volta.
Toccava
a lui far sottomettere gli altri.
Chiuse
gli occhi, concentrandosi e stringendo i pugni. Ancora non era molto
bravo nel riuscirci ma si stava allenando e il silenzio che aveva
attorno gli era utile per affinare i sensi.
Quando
due suoi doppi si ritrovarono al suo fianco muovendosi insieme a lui
il ghigno iniziale tornò a far parte del suo viso e riprese
la
ricerca degli altri, con due paia d'occhi in più.
Il
problema fu che il suo piano venne sventato da un altro paio di occhi
che notarono la scena e Loki non fu abbastanza veloce da schivare un
disco rotondo che gli arrivò dritto sulla nuca.
Non
era proprio un disco ma...
“Ahio!”
si girò di scatto, mentre gli altri suoi doppi scomparvero
per la
concentrazione che cadde e si passò una mano tra i capelli
con le
lacrime agli occhi per il colpo preso mentre vide Steve uscire da un
gruppo di massi dietro cui si era accucciato.
“Mi
hai fatto male, Steve!” piagnucolò con il dolore
che si stava
espandendo lungo il collo e la testa mentre l'altro lo raggiunse con
qualche passo e le mani sui fianchi, in una di esse lo scudo piccolo
che era tornato al proprietario di spontanea volontà.
“Tu
bari piccoletto! Pensavi di poterci fregare?!”
“Uffa
ma..”
“Cosa
c'è questa volta?” la voce di Nat li interruppe,
anch'essa sbucata
da una fila di cespugli non poco distante con le braccia aperte ai
lati del corpo e uno sguardo spazientito.
“Loki
bara, voleva prenderci con lo sdoppiamento quando non vale!”
Nat
roteò gli occhi al cielo “C'è
né sempre una, non è divertente
giocare così e potresti lasciarlo in pace una volta ogni
tanto”
Loki
la guardò grato, anche se le lacrime stavano ancora
spingendo per
uscire e non era poi così sicuro di essere orgoglioso che
una
femmina prendesse le sue difese, ma la sua salvezza lo raggiunse
quando vide anche suo fratello e gli altri tornare verso di loro,
attirati dalle voci, e gli corse incontro facendogli fare
un'espressione interrogativa.
“Fratellone?!”
“Cosa
c'è, perché piangi?”
“Perché
Steve mi ha colpito e mi ha fatto male!” disse indicandolo
dopo
essersi attaccato al mantello del fratello, stretto nei pugni, con
gli occhi gocciolanti.
Steve
alzò gli occhi al cielo esasperato sbuffando anche se
ribatté il
cinque che Tony gli aveva appena alzato per fargli capire il suo
consenso, entrambi risero.
Thor,
sentita quella frase, riguardò Steve ora con rabbia per poi
mettersi
le mani sui fianchi e l'espressione accigliata addosso.
“Perché
non la finisci un po' di trattarlo male?”
“Perché
è più forte di me, ok? Non puoi non
farlo..insomma guardalo, è un
cosino piccolino che non sa neanche combattere e..”
“Ehi!
Non parlare così di mio fratello!”
Loki
si mise del tutto a piangere.
“Ahiahi”
fece Tony grattandosi la nuca con indifferenza sapendo cosa sarebbe
successo di lì a poco mentre il futuro soldato e il semidio
si
stavano mandando potenti scariche elettriche con lo sguardo.
“Oh
maddai, deve farsi proteggere dal fratello maggiore o altrimenti
è
sempre lì che piange” rincarò ma Thor
aveva già steso un braccio
di lato, la mano aperta e gli altri si erano allontanati sapendo che
non avrebbero potuto fare niente per impedire la scena successiva.
Come
un fulmine, anticipato solo da uno spostamento d'aria, nella sua mano
comparve un piccolo martello in zero secondi che Thor
impugnò con
forza allontanando con un braccio suo fratello per poi mettersi in
difesa, cosa che fece anche Steve.
“Non
vincerai”
“Lo
vedremo”
Bruce
e Nat si scambiarono uno sguardo rassegnato scuotendo la testa e
sospirando mentre si sedettero per terra, accanto a Tony che si era
appena appoggiato con le mani sull'erba stendendo il corpo
all'indietro, assistendo alla rissa davanti a loro.
Loki
li raggiunse, asciugandosi le guance e il naso sedendosi vicino a Nat
che gli appoggiò una mano sulla spalla per rassicurarlo.
“Non
volevo che litigassero” biascicò sottovoce, il
tono ancora
impastato.
“Nah,
fanno sempre così, non cambieranno mai”
affermò con tono ovvio
mentre lui la guardò grato.
“Certo che anche tu potresti
evitare di usare sempre lo sdoppiamento ogni volta che vuoi farcela
pagare, sei prevedibile sai?”
“Tony!!”
lo rimproverarono sia Bruce che Nat all'unisono facendogli alzare le
spalle con indifferenza.
“Che
ho detto?”
“Ahh
lascia perdere”
“Ci
penso io” fece Bruce notando che i due davanti a
sé non avevano
nessuna intenzione di smettere e le uniche cose che ci stavano
andando di mezzo erano piante, alberi e cespugli sradicati.
Tony
batté le mani una volta per poi sfregarsele, con fare
compiaciuto.
“Uh
uh adesso sì che viene il bello”
Nat
sospirò roteando gli occhi contando su Bruce che era l'unico
che
avrebbe potuto fermarli quando, invece, le sue speranze vennero
distrutte appena anch'esso si buttò nella mischia subito
dopo aver
ottenuto molti più centimetri rispetto alla sua statura e
aver
cambiato colore della pelle in verde.
“Cosa?
Ma come?....Bruce! Smettila di farti sempre convincere!”
cercò di
urlarglielo ma lui non la sentì di striscio.
Tony
rise, ghignando “Te l'avevo detto che c'era il bello
ora”
Il
piccolo Hulk, se così poteva essere definito nonostante i
raggiunti
otto anni, divenne parte integrante della lotta tra Thor e Steve
generando solo un polverone immane che li nascose alla vista dei loro
spettatori che furono costretti ad alzarsi e spostarsi per non essere
travolti.
Tony,
lo sguardo che brillava, Nat e Loki che li stavano osservando
scettici e con poca spinta.
Attirato
dai rumori anche Clint tornò indietro correndo, convinto di
poter
partecipare e unirsi alla combriccola pure lui quando le sue fantasie
furono distrutte da una voce forte subito dopo un verso di sorpresa
che fece fermare all'istante anche tutti gli altri.
“Bambini
smettetela!”
I
tre in mezzo al giardino si bloccarono di botto, Hulk che stava
tenendo Steve per la vita sollevato per aria che, a sua volta
fermò
a mezz'aria lo scudo con cui aveva cercato di colpire Thor e
quest'ultimo con il martello indirizzato verso un piede di Hulk ma
poi interrotto di getto la sua traiettoria.
Voltarono
lo sguardo, fingendo un sorrisino innocente mentre gli altri quattro
se la ridevano come iene.
“Sì
zio Nick?” fecero all'unisono con un falso tono
accondiscendente.
L'uomo
scosse la testa, mettendosi le mani sui fianchi e sbuffando mentre i
combattenti appena interrotti lasciarono andare le prese reciproche e
cercarono di sistemarsi come meglio riuscirono.
“Quante
volte vi ho detto che non dovete giocare alla lotta tra di voi e che
non dovete portare fuori le armi?!” rimproverò con
tono secco.
“Ma
sono loro che vengono da noi” si giustificò Steve
mentre Thor
annuiva mesto.
“E
poi è colpa sua” continuò indicando in
mezzo alla folla davanti a
sé facendo voltare tutti gli sguardi dei presenti verso Loki
che si
nascose come un fulmine dietro al mantello di Fury, sbucando solo in
parte.
“Non
è vero, hanno cominciato loro!”
“No
sei tu che sei sempre una palla al piede”
“Ehi!
Smettila di parlare così a mio fratello”
E...avrebbero
ricominciato facilmente se Fury non si fosse mosso personalmente per
fermarli e non farli azzuffare di nuovo.
“Basta,
fermi! Silenzio” tutti si zittirono, Bruce che nel momento di
calma
era tornato normale era corso a nascondersi dietro a un cespuglio per
evitare che tutti lo vedessero nudo.
Fury
guardò le teste chinate che aveva davanti, Thor e Steve con
gli
sguardi abbassati verso il terreno e le spalle strette.
“Non
voglio più ripetervelo o un giorno vi farete male
davvero”
“Sì
zio Nick” dissero in coro con poca spinta e una leggera
lamentela.
“Comunque
Loki è un piagnucolone” sussurrò Steve
a denti stretti.
“Ti
ho sentito”
“Ah!”
“Okok
faremo i bravi” concessero in ultimo guardando il comandante
che
aveva alzato una mano dopo quell'ulteriore scambio di frasi.
“Bene...forza
dentro ora, è pronta la cena”
Non
bastò dirlo che una nuova ondata di furie si
fiondò dentro casa
eccetto Tony che si diresse verso Bruce passandogli la sua giacca per
evitargli di doversela fare a piedi in quel modo fino alla sua
camera.
“Sai
amico verde, penso che a continuare in questo modo Loki un giorno ce
la farà pagare davvero ma non so perché la cosa
non mi preoccupa
più di tanto”
Bruce
gli lanciò uno sguardo sarcastico mentre l'altro si mise le
mani in
tasca, cominciando a camminare verso l'edificio.
“E
perché mai?”
Tony
scrollò le spalle con indifferenza “Non lo so,
così...tanto per
dire, ma non mi sembra che abbia tutta questa forza”
“E'
ancora piccolo Tony e secondo me non ci conviene rendercelo
nemico”
“Sarà,
vedremo....un giorno”